di Fabio BELLI

A Napoli si sono consumate molte giornate nere tra la Lazio e la classe arbitrale: al gol negato a Brocchi, l’espulsione di Leiva in Coppa Italia e chi più ne ha più ne metta si aggiunge il rigore “ribaltato” all’alba di una partita che probabilmente sarà decisiva per il campionato. In più, un pestone non visto di Politano su Immobile grida vendetta. Non mancano però i lati da dimenticare di una squadra che poi si è sfaldata, forse inevitabilmente, e che ora è chiamata a portare in salvo, per la fine di questa stagione, l’Europa. League.

FORMAZIONI – C’è anche Luis Alberto nella Lazio, mentre Marusic viene confermato in difesa, con lo spagnolo segnalato acciaccato alla vigilia. Nel Napoli Gattuso lancia Manolas al fianco di Koulibaly in difesa e sul tridente Mertens-Politano-Insigne.

DI BELLO SCATENATO – La svolta della partita c’è già al 6′: su una ripartenza micidiale Lazzari viene mandato per le terre, sembrerebbe rigore netto e invece Di Bello, con la regia di Irrati al VAR, va a ripescare una zampata di Milinkovic su Manolas che appare tra l’altro non andata neanche pienamente a segno, col serbo che colpisce il pallone. Il rigore è per il Napoli e Insigne non sbaglia. Al 12′ Mertens beffa il fuorigioco laziale e serve Politano, che beffa Reina sul primo palo. Lazio neanche fortunata, al 19′ una rasoiata di Correa a colpo sicuro si stampa sul palo interno a portiere battuto, quindi incredibile come un pestone di Politano su Immobile, che esce anche malconcio dall’azione, non venga rivisto neppure al VAR.

L’ALLEGRA FAGIOLATA TEXANA – Con queste premesse la ripresa è una fiera del calcio allegro e scriteriato: subito gol annullato a Zielinski, poi al 7′ grande intervento di Meret su Milinkovic-Savic e sulla conseguente ripartenza il destro a giro di Insigne non perdona. Al quarto d’ora c’è anche il tocco raffinato di Mertens a punire la Lazio, che sul 4-0 però ha un sussulto d’orgoglio, complici anche le sostituzioni: bella palla in profondità di Andreas Pereira per Immobile che accorcia, quindi una pennellata di Milinkovic-Savic su punizione riporta la Lazio a -2. Per lo scontro diretto sarebbe importante ma la serata è proprio no: Acerbi perde una palla sanguinosa e Reina si fa beffare di nuovo sul suo palo, stavolta da Osimhen. Nel finale Akpa Akpro, Cataldi e Muriqi mancano il 5-3: serata nerissima che mette una pietra non definitiva ma sicuramente molto pesante da rimuovere sulle ambizioni Champions.

IL TABELLINO

SERIE A

NAPOLI-LAZIO 5-2

Marcatori: 6′ rig., 53′ Insigne (N), 12′ Politano (N), 65′ Mertens (N), 70′ Immobile (L), 74′ Milinkovic (L), 80′ Osimhen (N)

NAPOLI (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Manolas (71′ Rrahamani), Koulibaly, Hysaj; Fabian Ruiz, Bakayoko (89′ Lobotka); Politano (71′ Lozano), Zielinski (82′ Elmas), Insigne; Mertens (71′ Osimhen). A disp.: Contini, Idasiak, Zedadka, Cioffi, Maksimovic, Mario Rui, Petagna. All.: Gennaro Gattuso

LAZIO (3-5-2): Reina; Marusic, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic (83′ Akpa Akpro), Leiva (58′ Cataldi), Luis Alberto (64′ A. Pereira), Fares (64′ Lulic); Correa, Immobile (83′ Muriqi). A disp.: Strakosha, Patric, Hoedt, Armini, Musacchio, Parolo, Caicedo. All.: Massimiliano Farris

Arbitro: Marco Di Bello (sez. di Brindisi)

Assistenti: Alassio, Tegoni

IV uomo: Abisso. V.A.R.: Irrati. A.V.A.R.: Bindoni

NOTE. Ammoniti: 5′ Milinkovic (L), 14′ Manolas (N), 29′ Leiva (L), 45’+2′ Mertens (N), 48′ Immobile (L), Di Lorenzo (N), 75′ Pereira (N)

Recuperi: 3′ pt; 4′ st.

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