di Francesca ORSINO

Oliviero Garlini, ex bomber di Lazio ed Atalanta, è intervenuto sugli 88.100 di ElleRadio nella trasmissione Laziali On Air, condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli, nel giorno della finalissima di Coppa Italia tra biancazzurri e bergamaschi.

Questa sera la cosa più importante è che sia una partita corretta, soprattutto sugli spalti. Speriamo bene e che vinca il migliore, sono due squadre che hanno assolutamente bisogno di vincere, per garantirsi l’Europa League dai gironi questa è la partita ideale.

La Lazio ha qualcosa in più sotto l’aspetto tecnico, per quanto riguarda la fisicità l’Atalanta è una squadra forte, che non molla mai a differenza di quanto è capitato qualche volta alla Lazio quest’anno.

Quando le cose non vanno bene, ed è capitato anche a me in carriere, un attaccante deve cercare l’aiuto dei compagni. Immobile ora non riesce a trovare il gol ma non deve demordere. Farei sicuramente giocare Correa, un giocatore che sta bene sia mentalmente sia fisicamente. Così come per fare la differenza c’è bisogno di far giocare Luis Alberto e se è disponibile Milinkovic-Savic. L’importante è capire che per vincere queste partite serve innanzitutto la testa. L’Atalanta parte lenta ma sa cambiare ritmo all’improvviso e quando succede sono problemi per gli avversari.

L’esperienza dell’allenatore è diversa rispetto a quella dei giocatori. La partita la decide chi scende in campo, Inzaghi deve essere bravo a collocare i suoi giocatori al posto giusto che dovranno essere bravi a marcare a uomo, visto che spesso l’Atalanta in attacco viene giù con sei-sette uomini. Come detto nella Lazio vedo Correa come potenziale protagonista, tra i bergamaschi attendono tutti Ilicic ma un altro uomo chiave sarà Papu Gomez, sa creare superiorità numerica e spesso sarà necessario raddoppiare la marcatura su di lui.

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