di Fabio BELLI

Se il Toro non ha mai perso ancora in trasferta un motivo ci sarà, se la designazione di Irrati aveva scatenato più di qualche mal di pancia, un motivo ci sarà stato. E il motivo di Lazio-Torino ha suonato la canzone di sempre: Lazio in crescita ma ancora senza qualche certezza, granata solidi e capaci di colpire due legni e mancare anche un gol fatto, tutto con De Silvestri. Il gol arriva però su un rigore di manica larghissima, Irrati indispone, ammonisce e alla fine espelle: se si vogliono meno polemiche, occorre anche meno inadeguatezza per un palcoscenico come la Serie A che non è Holiday on Ice, anche se Belotti scivola stile Kostner. Carolina, non Kevin che avrebbe applaudito la fucilata western di Sergej, motivo per sorridere oltre al fatto che il 30 dicembre consegna una Lazio quarta, ma ancora con tanto da chiedere al girone di ritorno.

FORMAZIONI – Inzaghi resta fedele al 3-4-2-1 che gli ha dato soddisfazione nelle ultime due partite. Lui Felipe mantiene il suo posto in difesa, Correa quello in attacco. Si riaccomoda in panchina Lucas Leiva con Parolo in cabina di regia. 3-5-2 nel Torino di Mazzarri che recupera Sirigu in porta, con Meité a centrocampo e Zaza in panchina, Iago Falque e Belotti fanno coppia sul fronte offensivo.

DEJA VU IRRATI – La partita inizia col Torino compatto nella propria metà campo e la Lazio che prova a fare la partita. Proteste biancazzurre per un contatto tra Ansaldi e Marusic, ma Irrati lascia proseguire, anche se rivedendo l’azione i dubbi non mancano. La Lazio fa circolare la palla ma è il Torino a spaventare Strakosha al 16′, con De Silvestri che di testa colpisce la traversa. La Lazio si fa vedere in avanti in maniera significativa per due volte con Immobile, prima con una conclusione a fil di palo, poi con una girata in area che viene respinta d’istinto da Sirigu in angolo. L’ultimo quarto d’ora si gioca a ritmi bassi, ma nel finale Irrati vede una “cintura” di Marusic a Belotti sulla quale il centravanti granata sembra accentuare molto. Arriva però il rigore che lo stesso Belotti trasforma, portando il Toro in vantaggio all’intervallo.

LA BOMBA DI SERGEJ – La Lazio prova a iniziare con piglio diverso la ripresa, Inzaghi dopo pochi minuti passa a quattro dietro inserendo Lucas Leiva al posto di Radu. A scuotere la situazione ci pensa una bomba di Milinkovic-Savic, uno dei gol più belli con la maglia della Lazio per il serbo sempre più vicino ai suoi livelli d’un tempo. Appena prima però era stato De Silvestri, su un pallone carambolato proprio su Lucas Leiva, a mancare la palla del vantaggio. Dall’altra parte, ci pensa Djidji a salvare due volte la porta granata, su Milinkovic prima e su Luis Alberto poi. Finale infuocato: ancora Lorenzo De Silvestri di testa timbra il palo, quindi Irrati espelle Marusic, rosso diretto discutibile a 4′ dal novantesimo, quindi deve fare lo stesso con Meité che spintona Acerbi. In dieci contro dieci è la Lazio a chiudere in avanti, ma il 2-1 non arriva, con Caicedo gettato nella mischia. Di più oggi non si potevano fare, anche se le rivali, inevitabilmente, si avvicinano.

IL TABELLINO

SERIE A

Lazio-Torino 1-1

Marcatore: 45’+3′ rig. Belotti (T), 62′ Milinkovic (L)

LAZIO (3-4-2-1): Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Radu (57′ Leiva); Marusic, Parolo, Milinkovic, Lulic; Correa (64′ Wallace), Luis Alberto (84′ Caicedo); Immobile. A disp.: Proto, Guerrieri, Bastos, Patric, Lukaku, Murgia, Badelj, Cataldi. All. Simone Inzaghi

TORINO (3-5-2):  Sirigu; Izzo (51′ Moretti, 83′ Lyanco), Nkoulou, Djidji; De Silvestri, Baselli (71′ Lukic), Rincon, Meite, Ansaldi; Iago Falque, Belotti. A disp.: Ichazo, Rosati, Bremer, Aina, Berenguer, Parigini, Soriano, Edera, Zaza. All.: Walter Mazzarri

Arbitro: Massimiliano Irrati (sez. di Pistoia)

Ass.: Peretti – Schenone

IV uomo: Nasca. VAR: Orsato. AVAR: Costanzo

NOTE. Ammoniti: 14′ Djidji (T), 27′ Correa (L), 41′ Izzo (T), 57′ Luiz Felipe (L), 75′ Luis Alberto (L), 80′ Lukic (T), 90′ Rincon (T), 90’+1′ Leiva (L). Espulsi: 86′ Marusic (L), 90′ Meite (T). Recuperi: 1′ pt; 5′ st.

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