di Fabio BELLI
Se io posso cambiare, tutto il mondo può cambiare, diceva un pugile un po’ suonato nel classico momento di lucidità: Inzaghi se lo ricorda e cambia anche lui al momento giusto, trovando l’oro da una panchina che fino a massimo due stagioni fa era una miniera di stagno. Berisha e Correa, due nomi nuovi che servivano ad una squadra che una rinfrescata se l’è data anche cambiando pelle in difesa. Ancora un “clean sheet” come va di moda dire ora, più un Immobile che all’azzurro preferisce ancora una volta il biancazzurro: stavolta né Lasagna nè Tortellini, la via Emilia si becca due saltimbocca alla romana e via, verso nuove avventure.
FORMAZIONI – Inzaghi scioglie i ballottaggi con Luiz Felipe che vince su Wallace in difesa, Patric a destra al posto di Marusic e il ritorno di Luis Alberto al fianco di Ciro Immobile, con Correa inizialmente in panchina. Nel Parma out Gervinho, spazio al tridente composto da Siligardi, Inglese e Di Gaudio.
PATRIC SFIORA IL VANTAGGIO – Primo tempo non memorabile, col passare dei minuti la Lazio prende in mano la supremazia territoriale, giocando praticamente tutti gli ultimi 10′ nella metà campo gialloblu. Ma le occasioni da gol arrivano col contagocce. Il Parma prima mette paura a Strakosha con una conclusione “strozzata” di Gagliolo da centro area, su cross da calcio d’angolo, che finisce però docilmente tra le braccia del portiere albanese. Poi, solo ripartenze per la squadra di D’Aversa, con Inglese che ignora colpevolmente Di Gaudio tutto solo e Stulac che al 37′ scappa via a Lucas Leiva e Radu, facendosi però murare la conclusione. Interessante al 31′ una punizione dello stesso Stulac che finisce di poco fuori. Pochi lampi di Lazio nella prima mezz’ora, su cross di Patric è Immobile a non arrivare d’un soffio al colpo di testa vincente, mentre Milinkovic-Savic e Luis Alberto restano le brutte copie viste negli ultimi due mesi. Ammonizione per Lucas Leiva e per Gobbi, al 41′ però una sventagliata di Acerbi pesca Patric che conclude da posizione ravvicinata, un grande intervento di Sepe salva il Parma. Dopo un corner di Luis Alberto sul quale i laziali non arrivano d’un soffio al tap-in vincente, si va all’intervallo senza recupero.
IMMOBILE-CORREA, SI VOLA! – La Lazio inizia con grande piglio il secondo tempo, con Immobile che manca subito il vantaggio sotto misura. Quindi Sepe salva su Luis Alberto e Milinkovic-Savic dal limite conclude debolmente. Inzaghi sente il momento favorevole e opera il doppio cambio con Berisha e Correa inseriti al posto di Lucas Leiva e Luis Alberto. Il kosovaro e l’argentino si muovono molto bene negli spazi, il Parma non si rende mai pericoloso ma continua a coprire al meglio la propria metà campo. Fino al 35′, quando Correa infila sulla sinistra Ciciretti e mette nel mezzo dove Berisha ruba il tempo a Gagliolo, che lo aggancia da dietro: netto calcio di rigore che Immobile trasforma di potenza. E’ la svolta, in contropiede la Lazio dispone a suo piacimento del Parma senza rischiare, anzi, su assist di Correa, Immobile si divora il raddoppio. All’ultimo minuto di recupero però i due si scambiano di posto, e il “Tucu” piazza a fil di palo il preziosissimo 0-2 per una Lazio concreta e soprattutto mai così solida nei due anni e mezzo di Inzaghi.
IL TABELLINO
PARMA-LAZIO 0-2
Marcatori: 81′ Immobile (L), 90’+4′ Correa (L)
PARMA (4-3-3): Sepe; Iacoponi, Bruno Alves, Gagliolo, Gobbi; Rigoni, Stulac, Barillà; Siligardi (79′ Ciciretti), Inglese (56′ Ceravolo), Di Gaudio (67′ Biabiany). A disp.: Bagheria, Frattali, Bastoni, Gazzola, Deiola, Scozzarella, Sprocati. All.: D’Aversa.
LAZIO (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Radu; Patric (91′ Marusic), Parolo, Leiva (57′ Berisha), Milinkovic, Lulic; Luis Alberto (57′ Correa), Immobile. A disp.: Proto, Guerrieri, Caceres, Wallace, Bastos, Cataldi, Murgia, Lukaku, Caicedo All.: Inzaghi.
Arbitro: Fabbri (sez. Ravenna)
Assistenti: Preti – Alassio
IV Uomo: Massa V.A.R.: Mazzoleni A.V.A.R.: Lo Cicero
NOTE. Ammoniti: 30′ Leiva (L), 32′ Gobbi (P), 47′ Siligardi (P), 50′ Luis Alberto (L), 88′ Milinkovic (L)