Giuseppe Signori, ex bomber della Lazio e tre volte capocannoniere della Serie A, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia per parlare dell’uscita del suo libro “Fuorigioco”, che racconta la sua lunga vicenda giudiziaria conclusasi con la piena assoluzione.

“Sono stati 10 anni duri ma bisogna guardare sempre avanti, ecco perché ho voluto mettere come sottotitolo del libro “perde chi si arrende”, perché l’importante è non perdersi mai d’animo”.

“Il 29 di maggio su Sky andrà in onda un docufilm e rientrare all’Olimpico mi ha fatto una grande impressione, soprattutto rivederlo completamente vuoto è stata una sensazione brutta, sei a casa tua ma è come se non ci fosse nessuno”.

“Rinunciare alla prescrizione non è stato difficile perché non mi sarebbe piaciuto uscire dalla situazione in maniera non del tutto chiara, non mi interessava metterci qualche anno in più ma abbiamo deciso di andare fino in fondo e il risultato è stato alla fine più che ottimo.”

“Quando uno è fuori da un certo giro è sempre difficile rientrare ma mi piacerebbe iniziare ad allenare, magari partendo dai ragazzini perché penso che con loro bisogna essere più insegnanti che allenatori.”

“Auguro a Immobile di prendere Piola nella classifica dei bomber di tutti i tempi, io dico sempre che non sono uno che “rosica” ma apprezza quello che ha fatto e ben venga se qualcuno riuscirà a battere ogni record rendendo grande la Lazio.

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