Daniele Rindone, giornalista del Corriere dello Sport, è intervenuto sui 101.3 di Centro Suono Lazio nella trasmissione Laziali On Air, condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:

Credo che nessuno stia correndo la Lazio in questo momento storico. La Juventus mi sembra in difficoltà, continua ad essere un ibrido senza un’identità di gioco, con Ronaldo che riesce sempre a spiccare con una continuità di gol che non aveva avuto all’inizio della stagione. L’Inter deve fare dei conti con delle assenze ma viene trascinata da Lukaku, la Lazio in questo momento è la squadra più completa e più temibile.

Il Verona non è la Spal o la Sampdoria, ha espresso valori ed equilibri tecnico-tattici diversi, mi aspetto una partita molto più combattuta e difficile. Gli scaligeri non verranno qui a suicidarsi come ha fatto la Spal, gioca sugli avversari e sa colpire in contropiede, Sampdoria ed estensi hanno giocato troppo a viso aperto, forse, per non farsi schiacciare ma alla fine si sono fatte tramortire in mezz’ora.

L’assenza di Amrabat sarà pesante per il Verona perché è un giocatore che garantisce equilibrio e quantità, del Verona colpisce l’impianto tattico che Juric è riuscito a costruire, hanno messo in difficoltà tutte le grandi quest’anno. Se la Lazio conferma la sua forza agonistica non ce n’è per nessuno quest’anno, vedremo se il Verona avrà la forza di arginare questo strapotere.

Per Correa si ragiona di giorno in giorno e di partita in partita, finché Ciro e Caicedo reggono a Correa sarà concesso del tempo in più per non rischiare delle ricadute. L’argentino si trascina dei problemi dalla fine di gennaio, era stato un rischio farlo giocare a Napoli, poi ha frenato di nuovo e alla fine va considerato che questa sarà l’ultima settimana con tre impegni, meglio andare cauti considerando quanto possono essere insidiosi gli infortuni al polpaccio.

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