di Danilo GALDINO
“In principio, dunque, era la noia, volgarmente chiamata caos. Iddio, annoiatosi della noia, creò la terra, il cielo, l’acqua, gli animali, le piante, Adamo ed Eva; i quali ultimi, annoiandosi a loro volta del paradiso, mangiarono il frutto proibito. Iddio si annoiò di loro e li cacciò dall’Eden”.
La penna di Alberto Moravia spiega la genesi della noia e i danni che provoca. Moravia nacque a Roma ed iniziò a scrivere giovanissimo, forse per combattere la noia o più semplicemente per seguire una vocazione ed una passione, che scorreva nelle sue vene.
La noia è come l’assenzio, si sorseggia continuamente e lentamente intorbidisce le menti e indebolisce lo spirito e l’animo.
Il periodo estivo è per noi Laziali, ma un po’ per molti tifosi delle squadre di serie A, il momento dell’anno in cui ci si sbronza più facilmente di noia, complice la fine del calcio giocato le emozioni vengono narcotizzate a colpi di notizie depotenzianti, frutto dell’inadeguatezza di una comunicazione eternamente ostile e senza un dna biancoceleste. La noia, la noia, la noia… la noia di assistere giorno dopo giorno, all’assenza di sussulti, sorprese e sobbalzi, la noia di leggere decine e decine di nomi buttati a casaccio solo per riempire il bicchiere di fiele e farlo ingurgitare a tante persone sempre più in balia della noia.
La noia di ascoltare persone che non vivono e conoscono la Lazio ed i Laziali, e si lanciano in discorsi che non fanno altro che alimentare ulteriormente il pessimismo ed il malessere che qualche anima oscura non smette un solo giorno di creare. Gli effetti negativi della mancata qualificazione in Champions e di un deludente ottavo posto, hanno lasciato dubbi e perplessità, ma la vittoria della settima Coppa Italia della nostra storia, ha provocato tanto dolore a due terzi dell’Italia pallonata che tifava Atalanta il 15 maggio scorso. Il seme dell’insoddisfazione e della negatività rosicchia spietatamente tutto e tutti.
La noia che genera l’estenuante attesa della situazione legata all’ingaggio di nuovi rinforzi: ancora qualche giorno e potremmo abbracciare calciatori come Lazzari, Jony e Vavro. La noia che provoca l’attesa dell’arrivo di un attaccante di talento che possa eventualmente sostituire Caicedo e all’occorrenza affiancare adeguatamente il nostro bomber Ciro Immobile. Dopo che per quasi due anni si era dato per fatto Wesley, ieri è iniziata a circolare l’ipotesi Giovanni Simeone. Il cognome ed il sangue di questo ragazzo evoca emozioni indimenticabili. La noia che scaturisce dai dubbi legati alla permanenza o la partenza di Sergej Milinkovic Savic, la noia viene provocata dalle notizie continue con il segno meno davanti veicolate dai soliti franchi tiratori.
La noia trova terreno fertile nell’incertezza, nei ritardi incomprensibili e privi di spiegazioni. A soli quindici giorni dal ritiro di Auronzo di Cadore che sancirà l’inizio ufficiale della nuova stagione 2019-2020, ancora non è stata comunicata la data in cui si potranno sottoscrivere i nuovi abbonamenti.
La noia e l’insoddisfazione, si combattono con l’azione, con il desiderio irrefrenabile e la passione indomita, la noia si annienta con l’amore che ogni giorno ci proietta verso nuove sfide, la noia si argina con segnali inequivocabili e che diano a tutti dei chiari input sul presente ed il futuro prossimo.
Muovere critiche feroci, esagerate e pretestuose verso chi sta lavorando, è sbagliato e non porta a nulla di buono. Nel momento in cui inizierà il campionato e si chiuderà il calciomercato, si potranno muovere critiche o elogi, ma ora servirebbero delle certezze a spazzar via la montagna di dubbi che viene scaricata sulle spalle dei Laziali da tutti gli organi d’informazione sportivi e non.
Il calendario ricorda che per tutti l’estate finirà il 23 settembre, per tutti tranne che per noi tifosi. L’estate di noia e chiacchiere terminerà tra un paio di settimane quando partiremo per il consueto ritiro precampionato sotto le tre cime di Lavaredo, l’estate dei tormentoni musicali e di mercato proseguirà per altre nove settimane, l’estate del Mondiale di calcio femminile giocato in Francia riparte per le nostre ragazze domani pomeriggio alle 15:00 contro l’Olanda e ci sta aiutando a combattere la noia. Serve una scossa, serve un’accelerata, serve un segnale forte e incoraggiante appena partirà ufficialmente il mercato e si potranno iniziare a depositare i primi contratti.
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!