di Danilo GALDINO (foto © Roberto PROIETTO)

“Conta solo vincere!”
Questo pensiero è stato espresso da tutti i più importanti allenatori, dirigenti e sportivi della storia. Questo concetto è un vero mantra per chi cerca ogni giorno di avvicinarsi al traguardo prefissato, quasi un’ossessione maniacale per chi deve zittire nemici invidiosi di tutte le specie.
Dopo aver dilapidato la bella vittoria di Milano contro l’Inter, racimolando un solo punto nelle ultime tre gare con Spal, Sassuolo e Milan, non ci potevamo più permettere di perdere altre partite, contava solo vincere!
“Sí, ma la Banda Inzaghi non ha giocato bene nel secondo tempo…”
A dirlo sono gli stessi che la sabato sera criticavano la buona prestazione contro il Milan che non aveva portato neanche un punto in classifica.
Se è bella, ma non vince, brontolano e si lamentano, se è meno bella e si portano a casa punti preziosi, brontolano e criticano eccessivamente. Strano comportamento quello di certi Laziali, che non riescono più a godere della gioia di una vittoria.
“Si ma se… si però… certe vittorie sono pericolose e non lasciano presagire nulla di buono per il futuro… con l’Udinese devi vincere tanto a poco se vuoi arrivare in Champions…”
A scrivere e commentare tutto ciò, non sono i tifosi delle altre squadre invidiosi e preoccupati per la classifica che da ieri sera con il recupero vinto, torna ad essere aperta ad ogni possibilità, ma quelli che millantano di amare e sostenere la Lazio nostra.
“Vincere non è importante: è la sola cosa che conta…”
Queste sono le parole di Giampiero Boniperti e sono impresse sulla parete d’ingresso dello Juventus Museum, per far capire immediatamente a tutti i visitatori qual è la mentalità della squadra più titolata d’Italia.
Lo sanno bene a Torino dove nonostante stiano per festeggiare l’ottavo scudetto consecutivo, sono stati travolti dalle critiche per l’eliminazione in Champions per mano dell’Ajax.
“Conta solo vincere!”
È quello che avranno detto ieri i tifosi del Tottenham e del Liverpool dopo aver conquistato l’accesso alla semifinale di una manifestazione piena di sorprese: Ajax, Tottenham, Liverpool e Barcellona. Tra queste quattro squadre uscirà la nuova Regina d’Europa.
“Conta solo vincere!!!”
In questo momento della stagione conta solo vincere, era fondamentale farlo ieri è lo sarà ugualmente sabato pomeriggio in un turno di campionato apparentemente favorevole. Sicuramente l’approccio della squadra nel secondo tempo non è piaciuto nè a Inzaghi, nè a tutti noi, ma questi tre punti recuperati sono tutto quello che contava. A poco più di un mese dalla fine di tutto, non sono ammessi cali di tensione e concentrazione, la supponenza ed il sentirsi appagati non porta da nessuna parte. Rischiare di riaprire una partite per l’ennesima disattenzione in area di rigore, non va bene. È un concetto che devono comprendere tutti i nostri ragazzi: da quelli con più limiti come Durmisi e Patric, a quelli con più esperienza come il Capitano Senad Lulic. Abbiamo commesso tre falli da rigore nelle ultime quattro giornate di campionato, episodi facilmente evitabili e che ci sono costati diversi punti pesanti. Serve attenzione e concentrazione massima, se vogliamo conquistare qualcosa di importante come il quarto posto. Ieri la Banda Inzaghi è stata trascinata alla vittoria da quei giocatori che non vengono considerati delle stelle e spesso sono stati oggetto di critiche feroci: Strakosha, Caicedo, Patric, Parolo e Luis Felipe, ci hanno permesso di arrivare a quota 52 punti e metterci sulla scia dell’Atalanta e degli altri.
Si era detto un po’ tutti che l’Udinese non sarebbe stato un avversario facile, che era una squadra in un buon periodo di forma, motivata e in piena lotta per non retrocedere. Un impegno difficile a soli quattro giorni dalla sconfitta con il Milan e senza i nostri due attaccanti più fantasiosi, ma fatta eccezione per la prima parte del secondo tempo, la Lazio nostra non ha mai rischiato nulla e ha saputo gestire al meglio l’incontro.
Nel caso non si fosse vinto ieri, tutto sarebbe stato più compromesso, non sarebbe interessato a nessuno quanto possesso palla avrebbe fatto la squadra, quante azioni da rete create, quanti pali colpiti, quante triangolazioni spettacolari chiuse o quante giocate ad effetto ci avrebbero regalato i nostri ragazzi. Senza quei 3 punti preziosi, tutto sarebbe stato vano, tutto sarebbe stato sommerso in pochi istanti dalle critiche di chi attende da tre anni il funerale di una squadra che fa soffrire molte persone e ruba la scena ad altri club più pubblicizzati e indebitati.
“Contava solo vincere!!!”
Se lo saranno ripetuti i nostri ragazzi in campo e tutti i Laziali presenti allo stadio, felici di esultare per una vittoria importante, senza porsi troppe domande o creare inutili rimpianti.
È normale pretendere di più dalla nostra Banda Inzaghi, è scontato ricercare sempre la bella Lazio vista nel derby e con l’Inter, ma considerando le difficoltà che in questo campionato stanno incontrando un po’ tutte le squadre, contava solo vincere per fare un importante balzo in avanti.
Fino a qualche giorno fa, in molti annunciavano la fine anticipata di una stagione, il crollo di una squadra che lotta contro tutto e tutti da tre anni, ed invece la Lazio nostra anche per quest’anno è stabilmente nelle alte sfere della classifica a dar fastidio.
“Conta solo vincere!”
È quello che dobbiamo ripeterci in queste ore che precedono la partita di sabato contro il Chievo Verona.
Un altro impegno da non sottovalutare, dove conterà solo e soltanto vincere.
Sorridi e lasciati rapire da questa voglia trascinante di Lazio nostra, perché anche per quest’anno, io sono ancora qua… eh già…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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