di Danilo GALDINO

“Resistere significa semplicemente tirare fuori i coglioni, e meno sono le chance più dolce è la vittoria.”
Lo scrittore americano Charles Bukowski riassume e sintetizza perfettamente la differenza tra uomini e omuncoli, tra vincenti e perdenti, tra i Laziali e tutti gli altri.
La Banda Inzaghi è un gruppo che ha dimostrato negli ultimi tre anni, di avere le palle d’acciaio e fino ad oggi ha sempre incarnato alla perfezione l’essenza di un popolo mai domo, che ha saputo sempre resistere e vincere ogni battaglia.
Lazio e Laziali, sono l’estensione ed il proseguimento l’una degli altri, è impossibile dividere ciò che è inseparabile. Anche domenica sera a Firenze, la Lazio nostra è stata scortata e sostenuta da duemila e trecento poeti guerrieri biancocelesti, che hanno permesso ai nostri ragazzi di giocare come fossero allo stadio Olimpico di Roma.
“Resistere significa semplicemente tirare fuori i coglioni, e meno sono le chance più dolce è la vittoria.”
Settimana dopo settimana, gli errori e le sviste arbitrali continuano ad essere la ciambella di salvataggio delle solite squadre in difficoltà, che annaspano in un mare di problemi, ma per mille motivi non possono e devono affondare. Il campionato italiano è sempre meno credibile, si ripetono ogni anno le stesse imbarazzanti situazioni, eppure c’è chi tra di noi ancora si indigna per un pareggio ottenuto in uno stadio difficile da espugnare per chiunque, anziché scagliarsi rabbiosamente contro chi manipola e falsa un torneo a proprio piacimento.
Per l’ennesima volta i nostri ragazzi dovranno dimostrare a tutti di avere il carattere, la convinzione, la tenacia e la forza delle squadre battagliere, che nonostante tutto e tutti, procedono la loro marcia.
Questa Lazio nostra nel tempo è stata sempre più forte di tutto: degli infortuni, delle squalifiche, dei torti arbitrali, della stanchezza… questa Banda Inzaghi ha sempre saputo reagire.
Questa Lazio è tosta e compatta, è ricca di talento e qualità, si nutre dell’amore incondizionato del suo popolo e non molla mai.
In campo loro hanno sempre corso e lottato, sugli spalti noi li abbiamo sostenuti sempre più forte, un rapporto che partita dopo partita, mese dopo mese, stagione dopo stagione, è diventato sempre più simbiotico. Noi e loro, uniti… Noi e loro, una cosa sola!
Questo è ciò che ha spaventato tutti in campo e fuori, dagli avversari costretti a rincorrere su un campo di gioco, a quelli costretti a scrivere e screditare quotidianamente tutto il popolo Laziale.
C’è un’immagine che non è mai mancata in questi anni, un momento che si è sempre consumato e vissuto orgogliosamente insieme. Sia dopo una vittoria, che dopo un deludente pareggio come quello di domenica. Al triplice fischio dell’arbitro di turno, su qualsiasi campo d’Italia e d’Europa, tutti ci hanno sempre regalato un “Grazie!”.
Dal Mister inzaghi, ai ragazzi più giovani, dai veterani del gruppo a tutto lo staff tecnico, sono sempre venuti ad abbracciare la propria gente, ed è questa l’immagine più bella, significativa e rappresentativa, di cosa si è costruito nel corso del tempo.
“Resistere significa semplicemente tirare fuori i coglioni, e meno sono le chance più dolce è la vittoria.”
La vittoria infatti ha un sapore dolce, e ad ogni vittoria che ci hanno regalato questi ragazzi il nostro cuore è esploso di gioia e orgoglio. Nell’amaro di una sconfitta c’è quell’ingrediente essenziale che serve per vincere.
Da quel ritiro punitivo di Norcia siamo arrivati qua, una vittoria dopo l’altra siamo arrivati qua. Ora bisogna continua a resistere e continuare a correre, perché saper resistere e soffrire è ciò che contraddistingue il Laziale da sempre: in campo, sugli spalti e nella vita di tutti i giorni.
Domenica sarà un’altra occasione speciale per abbracciarci e viverci come piace a noi, in compagnia di parenti, amici e figli del nostro stesso sentimento. Si tornerà all’antico, a giocare alle ore 15:00 a casa nostra contro il Parma, proprio come accadeva quando eravamo bambini e non esistono posticipi e anticipi. Sarà l’occasione per prendere per mano nostro figlio e rivivere le stesse emozioni di quando lo faceva nostro padre con noi, sarà l’occasione per rilanciare l’ennesima sfida al mondo intero, sarà l’occasione per vivere un attimo d’eterno insieme a chi si ama. È sempre stato così e continua ad esserlo da 119 anni ininterrottamente, più ci hanno combattuto, più ci siamo compattati e difesi, più hanno provato a farci fuori e più li abbiamo battuti e sconfitti. Da qualche settimana la Banda Inzaghi è tornata a giocare come ci ha abituati negli ultimi tre anni, quindi nulla è impossibile da raggiungere insieme.
Badate, i ragazzi sono, i ragazzi sono, i ragazzi, sono in giro…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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