Paolo Monelli, ex attaccante di Lazio e Fiorentina, è intervenuto sugli 88.100 di ElleRadio nella trasmissione Laziali On Air, condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:
“Credo che dopo dieci minuti iniziali la Lazio è venuta fuori molto bene nella partita di ieri, dopo il gol ha avuto altre occasioni importanti per chiudere la partita. Tra gli alti e bassi di quest’anno però la Fiorentina ha dimostrato di avere la capacità di non mollare mai, non va data per vinta. L’unica colpa della Lazio ieri è relativa alla mancanza di cattiveria che non ha permesso di chiudere la partita.”
“Quasi tutti i singoli nella Lazio hanno giocato a un buon livello, anche Patric ha giocato una partita di qualità. Singolarmente la Lazio ha qualcosa in più a livello di tecnica rispetto alla Fiorentina, con Milinkovic-Savic e Luis Alberto in buona forma. Immobile resta il bomber della squadra, a volte invece di tentare di spaccare la porta dovrebbe cercare qualche gol un po’ più semplice, piazzandola. Credo che il Derby, come avviene sempre quando viene vinto, abbia apportato energie supplementari nei calciatori.”
“Pioli e Inzaghi sono due allenatori che hanno acquisito una buona esperienza. Ci vuole anche un pizzico di buona sorte perché non tutte le sostituzioni vanno sempre a buon fine, io dico sempre che l’allenatore più bravo non è quello che azzecca la formazione iniziale, ma quello che sa leggere le partite e apportare i giusti correttivi in corsa.”
“Correa è uno di quei giocatori a loro agio nel puntare l’uomo, che sanno fare la differenza. In Serie A ce ne sono pochi con queste qualità. C’era da aspettarsi anche un rendimento ottimo da parte di Acerbi, un giocatore pulito, non falloso, che sa anche impostare ed eccelle nel gioco aereo. Non è una sorpresa, col Sassuolo si era già espresso per anni a questi livelli, è senz’altro un ottimo acquisto.”
“In campionato, tolta la Juventus che domina ormai da otto anni, l’equilibrio è tornato a farla da padrone, la Serie A resta il torneo più difficile d’Europa. Tutte le squadre fanno fatica a vincere anche con le cosiddette piccole, come il Torino ieri a Frosinone.”
“In Italia si parla tutto l’anno di mercato: per quella che è la mia idea la situazione Icardi è stata gestita male da entrambe le parti. Con due anni residui di contratto bisognava discutere e capire le esigenze del campo, fissando giugno come appuntamento per parlare del rinnovo. So che ogni situazione è diversa ma sarebbe stata la soluzione di maggiore buonsenso.”
“In Juventus-Atletico Madrid tutto mi sembra possibile, la scorsa settimana la Champions ha dimostrato cosa può accadere e quante sorprese possono verificarsi. Un 2-0 è nella corde della Juventus, sarà fondamentale per i bianconeri non subire gol nella prima mezz’ora, ma le possibilità per ribaltare il risultato ci sono.”