L’avv. Gian Luca Mignogna, promotore della rivendicazione per l’assegnazione dello Scudetto 1915 alla Lazio, è intervenuto sugli 88.100 di ElleRadio nella trasmissione Laziali On Air condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:

Il derby ha lasciato una carica molto positiva in tutto l’ambiente laziale, ma anche due certezze importante: la Lazio ha vinto il derby surclassando la Roma sotto tutti gli aspetti. E’ stata la grande vittoria di Simone Inzaghi e del suo staff, e questa vittoria porta la firma del tecnico. Ho visto il pressing alto sulle punte, marcature studiate in difesa, attenzione maniacale nei particolari. Il secondo aspetto riguarda il fatto che la Lazio ha un problema che si ripete spesso: continua a vincere solo con le piccole.

A tutte le persone forestiere che vengono a Roma e vogliono sentirsi romani, come hanno fatto alcune attrici o rapper in tempi recenti, consiglierei di studiare qualche testo di storia romana o farsi qualche passeggiata per la Roma antica: lasciassero però stare la Lazio perché noi non permettiamo a nessuno di infangarla. Quest’anno dice che la Lazio ha la quarta media spettatori della Serie A.

Per quanto riguarda lo Scudetto 1915, è imminente la nomina della nuova Commissione di esperti della FIGC, che secondo me dovrebbe avvenire entro una decina di giorni. Sarà interessante capire da chi sarà composta: personalmente ho grande fiducia nel presidente Gravina, mi piacciono i criteri che ha stabilito per l’eventuali assegnazioni: rigorosità, carattere storico e carattere scientifico. Dal punto di vista giuridico la rivendicazione è impeccabile, dal punto di vista storico sono state colmate lacune enormi dal nostro lavoro. E infine, dal punto di vista morale cosa potrebbe esserci da eccepire, considerando i sacrifici compiuti nella Grande Guerra da tanti protagonisti di quella squadra? C’è grande attesa ma anche grande conforto sotto l’aspetto di quello che siamo riuscito a fare sotto l’aspetto delle ricerche storiche e documentali.

Non vedo l’ora di potermi confrontare con la Commissione: quando c’è stata la lunga crisi istituzionale del calcio italiano che ha congelato la vicenda non ci siamo di certo fermati nelle ricerche con tutto lo staff che segue la vicenda. Il fascicolo è ormai davvero corposo e i contenuti, che misteriosamente sono stati sotterrati a partire da una certa data, sono stati riportati alla luce. C’è da chiedersi come sia stato possibile dare in pasto all’Italia del calcio una verità smentita da documenti resi irreperibili per decenni.

Gravina è una persona che trasmette grande credibilità ed autorevolezza, sicuramente di grande spessore. Ieri ha affermato: “Lavoriamo per dare credibilità ad un sistema che stava soffrendo.” Non sta perdendo occasione per cercare di rianimare un sistema istituzionale che stava vivendo degli scontri tra opposte fazioni. Invece i principi dello sport sono sempre quelli Olimpici, le esigenze del fatturato sono fondamentali ma sono i principi romantici del calcio a far appassionare la gente e se il sistema non riuscisse da acquisire di nuovo questa credibilità il calcio avrebbe le ore contate.

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