Fabrizio Maffei è intervenuto sugli 88.100 di ElleRadio nella trasmissione Laziali On Air condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:

“Sono principalmente due gli aspetti che mi hanno sorpreso di questo derby. Da una parte la grinta e la giusta determinazione dimostrata sin dall’inizio dalla Lazio e di contro l’arrendevolezza e l’incapacità di reazione da parte della Roma. Non perché i giallorossi siano stati diversi dal solito, ma perché la Lazio ha avuto un’abilità superiore nei raddoppi e nel disinnescare elementi come El Shaarawy, Dzeko o Zaniolo. Non so se la Roma sia scesa in campo con presunzione, ma sicuramente ha fatto una gran brutta figura al cospetto di una Lazio eccellente.”

Mi rifaccio alle parole di Simone Inzaghi, non contano i moduli ma i giocatori in campo, l’applicazione, l’attenzione e la concentrazione sono le doti che hanno consentito di stravincere questo derby.

Su Bastos si può dire tutto e il contrario di tutto: regala delle prestazioni molto convincenti, cadendo a volte in momenti di scarsa concentrazione che lo costringono a figure non belle per un calciatore professionista in Serie A. Contro la Roma ha fatto una gran partita, dovrebbe riuscire il modo e la maniera per essere concentrato per novanta minuti più recupero.

Bloccare Zaniolo è stata una delle chiavi di volta per vincere in questo modo la partita. Il talento giallorosso ha dimostrato di avere numeri importanti, ma ne contesto la posizione in campo: è stato relegato sulla fascia destra a subire l’uno contro uno con Radu: sinceramente lo vedrei meglio tra le linee a centrocampo piuttosto che isolato sull’esterno.

C’è stato anche un ottimo Milinkovic-Savic, ha dato grande sostanza a centrocampo fatta eccezione per un paio di leziosismi. Con l’ingresso in campo di Parolo la Lazio è tornata a dominare a centrocampo sfociando nell’azione con quattordici tocchi di fila che ha portato al gol di Cataldi. Evidentemente questa cosa però ha colpito solo me, perché non ho visto celebrata dai media questa azione come avrebbe meritato.

Correa ha giocato una partita, oltre che di qualità tecnica che già aveva messo in mostra, anche di grandissimo piglio. Questo è un merito dello spogliatoio e di Simone Inzaghi che ha responsabilizzato al meglio ogni elemento del gruppo in questa partita. Credo che Correa sia un giocatore in crescita che sarà responsabilizzato in fretta, deve solo togliersi il vizio di voler entrare a volte in porta con tutto il pallone, tentando magari più spesso il tiro, anche dalla distanza. Contro le difese un po’ lente va a nozze, certo anche l’assenza di Manolas ha pesato in questo senso.

Napoli-Juventus ieri sera ha messo definitivamente la parola fine sulla lotta Scudetto, dal terzo posto in giù invece la Serie A si fa appassionante, con la lotta per la Champions e l’Europa League che vede protagoniste diverse squadre. La Lazio ha avuto parecchi problemi ultimamente, ma partite come quella di sabato dimostrano che è assolutamente in corsa, senza dimenticare che il 3-0 vale la superiorità nello scontro diretto con la Roma.

La Lazio comunque ora è attesa da una partita molto delicata e difficile a Firenze. Una delle chiavi di volta per contrastare la Roma sia stato il controllo che Marusic ha esercitato su Kolarov. Al “Franchi” però rilancerei Romulo, che è un giocatore di grande sostanza che a me piace molto. Si potrebbe rilanciare anche Luiz Felipe in difesa se fosse pienamente recuperato dall’infermeria.

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