di Fabio BELLI

Le pagelle dello sfortunato ko della Lazio sul campo del Genoa:

Strakosha 7: Due parate eccellenti nel primo tempo su Rolon e Sanabria, non può nulla sui gol subiti.

Patric 6: Qualche sbavatura, ma già giocando in un ruolo non suo deve spesso cambiare posizione. Prova di buon livello impreziosita dalla voglia che ci mette, non si tira mai indietro.

Acerbi 6: Prova di grande attenzione, purtroppo nel finale cede anche lui un po’ alla fatica.

Radu 7: Nel primo tempo annulla Lazovic, nella ripresa si arrende dopo aver stretto i denti il più possibile: dopo di lui, il crollo.

Bruno Jordao (dal 27’st) 6: Piace la personalità con cui entra in campo, può essere finalmente pronto per rivelarsi una risorsa in più in una rosa ora affamata di alternative a causa degli infortuni.

Marusic 5.5: Cede di schianto dopo una buona partenza, ormai è ripetitivo dire che è molto più a suo agio negli affondi che nelle chiusure.

Romulo 6.5: Di fronte agli ex compagni non si emoziona ma offre una prova di grande spessore, peraltro da interno di centrocampo, come non giocava da un po’. Un errore sostituirlo.

Lucas Leiva (dal 19’st) 5: Un disastro, suo malgrado. Inzaghi gli chiede lo sforzo per mantenere lo 0-1, lui manda il pallone dell’1-1 a sbattere su Sanabria. E nel finale da centrale va in tilt: certo non è il suo ruolo, certo la sua esperienza proprio non si vede, stavolta.

Badelj 7: Finalmente una prova eccellente per un calciatore molto atteso: si sblocca e meriterebbe la doppietta con una traversa incredibile a negargliela, giganteggia nelle giocate e nel dettare i tempi a centrocampo. Purtroppo anche lui cede nel durissimo quarto d’ora finale.

Cataldi 5.5: Né carne né pesce, solo un discreto aperitivo da mezz’ora di discreto livello, ma anche per lui era difficile mantenere a posizione.

Lulic 6: La generosità non gli manca, cerca di metterci un pizzico di rigore tattico più del solito, anchese alla fine anche la sua batteria si esaurisce.

Correa 5.5: Anche lui non al meglio da un po’, pecca nell’ultimo passaggio, sempre ritardato. Ma piazzerebbe il pallone giusto dello 0-2, se non ci fosse Radu a toglierlo dall’angolino.

Immobile 6.5: Sembra al 30%, ma è già tanto. Perfetto il duetto con Badelj che porta al vantaggio laziale, si gestisce da campione con qualche affondo in meno, ma la presenza si sente eccome.

Caicedo (dal 10’st) 5: Ci si accorge pochissimo della sua presenza in campo, stavolta anche il suo proverbiale spirito di sacrificio vacilla. Non riesce ad aiutare la squadra a restare alta, quindi liscia tragicamente di testa l’ultimo pallone che finisce sul piede avvelenato di Criscito.

L’all. S. Inzaghi 5.5: Di attenuanti ne ha tante, per giunta con nove assenze presenta per un’ora una squadra reattiva e ben messa in campo. Ma con i cambi si complica la vita: e se Caicedo doveva per forza rilevare Immobile per la condizione fisica del bomber, è incomprensibile gettare in campo un Lucas Leiva claudicante al posto di Romulo, perfettamente inserito nel match. Decisione, quantomeno, affrettata.

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