Raimondo Marino è intervenuto sugli 88.100 di ElleRadio nella trasmissione Laziali On Air, condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:

La Lazio è un gruppo perfetto ed il merito è tutto di Inzaghi: la qualità maggiore è vedere ragazzi che si vogliono bene, che danno il massimo per aiutarsi in campo. Sapevo che i risultati sarebbero arrivati. Ho visto molto bene Correa, mi sta sbalordendo come personalità, non ha paura di puntare l’uomo e se ne vedono pochi che hanno questo carisma, c’è gente che butta via il pallone per non prendersi responsabilità.

Da difensore mi sta piacendo moltissimo anche Francesco Acerbi, per la sua umiltà: quando uno è umile e gioca col cuore difficilmente cambia le partite. Il problema nella Lazio è la mancanza di ricambi di alto livello, soprattutto alla luce dei tre impegni che devono affrontare: secondo me servirebbe qualcosa in più a centrocampo, i ragazzi non sono dei robot, devono fronteggiare alti e bassi.

Secondo me in un periodo come quello di oggi, in cui un calciatore viene più seguito e preparato, un giocatore come Diego Armando Maradona avrebbe ottenuto ancora di più dal suo talento. Una volta si giocava a uomo come Maradona, oggi a zona dandogli il tempo di pensare, con la sua furbizia avrebbe fatto sfracelli. Oggi non riescono a fermare Cristiano Ronaldo, che rispetto a Maradona, con tutti il rispetto… non c’è paragone dai. Quando c’era il lavoro fisico in allenamento si presentava un’ora e mezzo dopo, incantando in allenamento.

Stamattina parlavo di Icardi con mio figlio più piccolo, laziale sfegatato: sono convinto che dietro ciò che sta accadendo ci sia una società più importante che sta muovendo i fili, quello che penso è che se lascerà l’Inter resterà in Italia.

Con Cragnotti la Lazio ha vinto perché ha rinforzato la squadra quando già era forte: anche Lotito avrebbe potuto vincere se avesse rilanciato quando già aveva fatto precedentemente bene. Lo stesso problema lo ha De Laurentiis, che a un passo dalla Juventus non ha comprato ma ha venduto. Se la Juventus vuole vincere tutto non deve puntare sull’allenatore o comprare Marino, ma giocatori di personalità capaci di vincere su tutti i fronti. E la qualità si paga.

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