di Fabio BELLI

Difficile dire dove finiscano i meriti del Napoli e inizino gli errori della Lazio in una partita in cui i partenopei a tratti spadroneggiano, in altri invece soffrono terribilmente una Lazio coraggiosa ma piegata dalle scelte iniziali (Lulic-Lukaku a fasce invertite funzionano male, Correa indispensabile), dall’assenza di Milinkovic-Savic sulle palle alte nel finale (serviva toglierlo?). Ma è proprio Milinkovic-Savic che gioca in manrira suicida la palla che costringe Acerbi all’espulsione, non certo cristallina soprattutto perché Rocchi nel primo tempo inventa un’ammonizione assurda. Addio record per il centrale, la Lazio ora guarda con preoccupazione la sfida con la Juventus per le assenze, ma a Napoli si è visto un carattere quasi inedito: tornerà utile?

FORMAZIONI – Nessuna sorpresa, scelte quasi obbligate per Carlo Ancelotti con Kolulibaly, Allan e Lorenzo Insigne out per squalifica e Hamsik fuori per infortunio. 4-4-2 con Maksimovic al centro della difesa e Diawara a centrocampo, Fabian Ruiz gioca sulla sinistra e Mertens fa coppia con Milik in avanti. Nella Lazio torna Luiz Felipe nella difesa a tre, confermata l’inversione di fascia per Lulic che gioca a destra lasciando spazio a sinistra a Jordan Lukaku. Luis Alberto sostiene Immobile, Correa parte dalla panchina.

LAMPO MILINKOVIC, POI MILIK-SHOW – Partenza a buoni ritmi e dopo 5′ la Lazio ha un’ottima occasione per passare: Lucas Leiva pesca l’inserimento in area di Milinkovic-Savic, che di testa a due passi dalla porta trova una grande respinta di Meret a negargli il gol. Il Napoli fatica ad accelerare i giri del suo possesso palla, ma al 12′ risponde con un’occasione super: triangolazione “larga” tra Milik e Mario Rui, col polacco che arriva in area sul cross del portoghese e scarica sul palo una gran botta che aveva lasciato pietrificato Strakosha. Lazio un po’ spaventata dal pericolo corso ma sempre in partita, con Milinkovic-Savic che impegna di nuovo Meret al 18′ con un destro a girare. 2′ dopo il serbo viene però ammonito per un fallo su Callejon che era scattato bene sulla destra nella metà campo laziale. Subito dopo è ancora Milik show, col polacco che, servito da Zielinski, di testa brucia sul tempo Radu cogliendo il suo secondo palo anche per l’intervento di Strakosha, quindi con un diagonale fa la barba al palo.

CALLEJON-MILIK, CHE BOTTA! – La Lazio però c’è, riesce a manovrare in velocità in avanti e al 25′ è ancora Milinkovic-Savic a scaldare i guantoni di Meret. Al 27′ però deve arrendersi, tra le lacrime, Luiz Felipe: guaio muscolare che non sembra di poco conto, anche se il brasiliano esce comunque sulle sue gambe. Al suo posto Inzaghi inserisce Bastos. E proprio l’angolano non sale su un brutto pallone perso da Lucas Leiva, il Napoli scende inesorabile e Mertens apre facilmente sulla destra per Callejon, che non lascia scampo a Strakosha. Subito dopo, fallo di Acerbi al limite dell’area: la trasformazione di Milik su punizione è magistrale, l’uno-due azzurro è servito. La Lazio accusa il colpo e i 10′ finali sono una passerella per il Napoli che si trova a gestire un comodo doppio vantaggio.

DENTRO IL “TUCU”, TERZO PALO NAPOLI – Nella ripresa Inzaghi cambia la Lazio, con la difesa che può scalare a quattro con Bastos a destra e Lulic a sinistra e Correa che prende il posto di Jordan Lukaku. E il “Tucu” ravviva la Lazio, impegnando prima Meret e poi sfiorando il gol di testa su cross di Lulic, piazzando il pallone sul secondo palo senza fortuna. Ci prova anche Luis Alberto dalla distanza al 10′, la Lazio per forza di cose prova a vivacizzarsi per non consegnarsi agli avversari. Gli spazi però per il Napoli si moltiplicano, e al 12′ i partenopei colgono il terzo legno della partita, con Fabian Ruiz che scarica sul palo dopo una dormita della difesa laziale, quindi Strakosha dice di no a Mertens. Sul capovolgimento di fronte però la Lazio quasi la riapre, con Immobile che conclude forte in area, il rimbalzo è insidioso ma Meret è sempre attentissimo.

ACCORCIA IMMOBILE, ESPULSO ACERBI – Arriverebbe anche il quarto palo azzurro con Callejon, ma lo spagnolo era in netto fuorigioco sul colpo di testa. Al 20′ però Correa trova il corridoio giusto per Immobile, gran giocata del bomber che piazza il pallone sul secondo palo, stavolta Meret non può farci nulla. La Lazio sembra di nuovo in partita, ma al 25′ ecco il patatrac: gestione palla in difesa, Bastos scarica su Milinkovic-Savic che con una giocata “leggera” costringe Acerbi al secondo fallo da ammonizione. Una mazzata per Inzaghi che inserisce Patric per il serbo, mentre Ancelotti inserisce Verdi per Diawara, cercando il colpo del ko. Al 34′ Bastos cerca di potenza il colpo a sorpresa, il pallone sorvola non di molto la traversa. La Lazio è encomiabile nella pressione finale in inferiorità numerica, ma manca il guizzo in una serata che lascia parecchi rimpianti.

IL TABELLINO

SERIE A

NAPOLI-LAZIO 2-1

Marcatori: 34′ Callejon (N), 37′ Milik (N), 65′ Immobile (L)

NAPOLI (4-4-2): Meret; Malcuit, Albiol, Maksimovic, Mario Rui; Callejon (87′ Hysaj), Fabian Ruiz, Diawara (72′ Verdi), Zielinski; Milik, Mertens (82′ Ounas). A disp.: Ospina, Karnezis, Ghoulam, Luperto, Rog. All. Carlo Ancelotti

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe (28′ Bastos), Acerbi, Radu; Lulic, Parolo, Leiva, Milinkovic (72′ Patric), Lukaku (46′ Correa); Luis Alberto, Immobile. A disp.: Proto, Guerrieri, Wallace, Durmisi, Badelj, Cataldi, Berisha, Neto, Caicedo. All. Simone Inzaghi

Arbitro: Gianluca Rocchi (sez. di Firenze)

Ass.: Tegoni – Alassio

IV uomo: Massa. VAR: Manganiello. AVAR: Peretti

NOTE. Ammoniti: 20′ Milinkovic (L), 36′ Acerbi (L), 87′ Luis Alberto (L), 88′ Zielinski (N), 91′ Lulic (L). Espulso: 70′ Acerbi (L) per doppia ammonizione. Recuperi: 2′ pt; 4′ st.

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