Raffaele Ametrano, ex Cagliari, è intervenuto sugli 88.100 di ElleRadio nella trasmissione Laziali On Air, condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:

E’ difficile dare un giudizio preciso dall’esterno, ma la Lazio un anno fa appariva sicuramente come una sorpresa, quest’anno era chiamata invece al difficile compito di riconfermarsi. Gli infortuni hanno avuto il loro peso, qualcosa forse si è rotto a livello di feeling in campo e in Serie A si pagano subito le conseguenze quando qualcosa non va.

Qualche modifica tattica ci può stare, ma anche l’assenza di alcuni calciatori non aiuta a trovare le varianti necessarie di fronte ad avversari che studiano bene le caratteristiche di ogni squadra, Lazio compresa. Ritrovare la forma di calciatori come Milinkovic-Savic e Lucas Leiva potrà essere fondamentale, fortunatamente il campionato sta aspettando la Lazio che è ancora a due punti dalla Champions, Simone Inzaghi è un tecnico di grande bravura e saprà trovare le soluzioni necessarie.

Senza Lucas Leiva i giocatori più offensivi come Milinkovic-Savic sono meno liberi, mentalmente e tatticamente, anche se per un giocatore così importante non sono dieci metri in più o in meno da coprire in campo che fare la differenza. Milinkovic come la Lazio sta pagando la necessità di riconfermarsi ad altissimi livelli, ha fatto talmente bene l’anno scorso che non è facile ripetersi.

Tra le cosiddette “piccole” il Cagliari è la squadra più attrezzata in Serie A, abbina gioventù ed esperienza e giocatori come Barella che rappresentano il futuro del calcio italiano. I sardi sanno cosa devono fare, a Roma sapranno chiudersi bene e colpire nelle ripartenze con giocatori veloci come Sau e Joao Pedro. Lo spartito tattico della partita credo sarà chiaro, poi come sempre gli episodi faranno la differenza.

Quest’anno ho visto giocare la Lazio a Udine e mi ha impressionato per qualità offensiva, l’importante è trovare l’equilibrio giusto, mantenendo la forza in attacco cercando nel contempo di subire qualche gol in meno. E’ importante cercare di non tirare troppo la coperta senza perdere quel gioco spensierato che aveva fatto la fortuna della Lazio l’anno scorso.

Proprio a Udine mi è piaciuto tantissimo Correa, che ha evitato anche un’altra sconfitta contro il Milan. E’ un calciatore importante, giovane, che può crescere in esperienza se Inzaghi gli concederà maggiore minutaggio, ovviamente al fianco di Immobile che è diventato un punto di riferimento troppo importante. Credo che il problema della Lazio in questo momento non sia la fase offensiva, ma il giusto equilibrio che in questa stagione sta faticando a trovare.

Nel calcio di oggi ci sono giocatori di grande qualità, campioni a cui manca però quella forza mentale che c’era nei migliori giocatori dei tempi quando giocavo io. Anche il Milan ieri si è dimostrato in difficoltà nonostante la grande occasione, problemi che ha avuto anche la Roma perdendo in casa contro squadre di bassa classifica. Per questo dico che la Serie A quest’anno ha un livello medio-basso, non per le qualità tecniche che non mancano, ma per una certa mancanza di mentalità a livello generale.

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