Ciccio Graziani è intervenuto sugli 88.100 di ElleRadio nella trasmissione Laziali On Air, condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:

Quando giocavo in Serie B mi chiamavano il Piccolo Chinaglia, gli assomigliavo da giovane nel modo di correre e di giocare. Poi ho avuto la fortuna di andare con lui in Nazionale e di dormire nella stessa stanza prima di una partita a Roma contro la Polonia. Ho sempre avuto una predilezione per lui, come modello d’attaccante e di calciatore.

Il Mondiale secondo me è un po’ al ribasso dal punto di vista qualitativo, la Spagna che perde contro la Russia è una sorpresa assoluta. Credo che questo Mondiale dal punto di vista dell’innovazione calcistica non ci stia dando nulla di nuovo. Dal punto di vista delle emozioni e del calore sugli spalti e i colori dei tifosi è sicuramente il grande appuntamento che ci si aspettava. Al momento le stelle sono Mbappé e Neymar, peccato che le stelle siano tutte fuori dall’Italia. Vedo comunque la Francia favorita per la vittoria finale, è più compatta di un Brasile che pure ha tutti giocatori evoluti tatticamente, grazie alla militanza nelle squadre europee.

Cristiano Ronaldo potrebbe portare il vento di una nuova sfida alla Juventus, le basi per essere più competitiva e puntare alla Champions League. Io dubito che la trattativa vada in porto, i costi mi sembrano proibitivi anche per una società come quella bianconera che pure in Italia è l’unica che può fare un pensierino su un giocatore del genere.

Non so cosa si siano promessi Carlo con De Laurentiis, ma sono sicuro che Ancelotti vorrà un Napoli competitivo e per ora gli azzurri si sono mossi poco. C’è da dire che i partenopei hanno meccanismi talmente collaudati che vanno da soli, forse meno ci si mettono le mani sopra, meglio è. L’Inter ha preso un giocatore come Nainggolan secondo me a un valore inferiore rispetto a quanto vale realmente, vedremo alla fine se la Roma sarà più o meno competitiva dell’anno scorso alla luce anche della possibile cessione di Alisson.

La Lazio può lottare tranquillamente per un posto tra le prime quattro. Ha perso De Vrij, ma per restare competitiva non deve perdere né Immobile né Milinkovic-Savic, mentre reperire un sostituto di Felipe Anderson sul mercato può essere più facile. La Lazio deve azzeccare due-tre operazioni per restare ai livelli dell’anno scorso, perdere Milinkovic sarebbe pesante anche se secondo me la valutazione, pur in un mercato impazzito come quello degli ultimi tempi, di 150 milioni sia eccessiva. A 100 milioni, che sono sempre una grossa cifra, Lotito cederebbe comunque il giocatore per reinvestire su giocatori importanti, considerando che le intuizioni sempre importanti che la Lazio ha avuto sul mercato.

Sembra che i cinesi del Milan siano venuti in Italia solo per fare danni, investendo tanti soldi e rincorrendone altri tra fondi d’investimento e prestiti. Nemmeno l’obiettivo minimo dell’Europa League è stato mantenuto, anche se l’UEFA ha usato una mano pesante che si era risparmiata in altri casi. Dispiace che una proprietà che arriva dall’estero si mette in condizione di fare più danni dei benefici apportati.

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