di Fabio BELLI

Facile a dirsi, essere più forti del proprio destino: ma quando anche Luis Alberto in allungo è stramazzato a terra, Inzaghi ha pensato come per la Lazio la maledizione Champions sembri ineluttabile. Di sicuro nulla può essere facile, di sicuro mentre l’Inter maramaldeggiava a Udine contro una squadra di fantasmi, i biancazzurri hanno trovato una super-Atalanta, fermata solo da uno Strakosha che dopo le critiche post Bologna e Salisburgo, nell’ultimo periodo è tornato ad essere quello di inizio stagione: un fenomeno. Tutto da giocare per la Champions, sia chiaro, ma il sogno di non vivere un Lazio-Inter da batticuore all’ultima giornata sembra ormai svanito.

FORMAZIONI – Tutto come previsto per la Lazio, Simone Inzaghi inserisce Caceres nella difesa a tre al fianco di Luiz Felipe e De Vrij, Murgia viene confermato al centro della mediana e Caicedo in attacco viene supportato da Luis Alberto con Felipe Anderson in panchina. Così vengono sostituiti i tre assenti di lusso Radu, Parolo e Immobile. Nell’Atalanta out Bastoni e Caldara in difesa, Spinazzola sulla fascia e Petagna in attacco. In difesa giocano Toloi, Palomino e Masiello, in attacco viene confermato l’enfant prodige Barrow.

APPROCCIO HORROR, POI CI PENSA CAICEDO – E proprio Barrow colpisce dopo appena 2′: Lulic e Luis Alberto perdono malamente un pallone a centrocampo di cui si impossessa De Roon, filtrante per Barrow che trova De Vrij fuori posizione e per l’attaccante orobico è un gioco da ragazzi battere Strakosha. Ma è l’approccio laziale ad essere da horror: dopo 9′ altro pasticcio in area, Cristante appoggia per Gomez che coglie un clamoroso palo a Strakosha battuto. Barrow spreca un altro ottimo contropiede per i bergamaschi, la Lazio faticosamente prova a riorganizzarsi e Simone Inzaghi allerta Felipe Anderson, mentre Luiz Felipe da diffidato rimedia un’ammonizione che lo costringerà a saltare la trasferta di Crotone. La Lazio al 24′ si aggrappa agli uomini di maggiore qualità e trova il pari: lancio di Milinkovic-Savic, strepitoso aggancio in area per Luis Alberto che serve a Caicedo un pallone da spingere semplicemente in rete.

TEGOLA LUIS ALBERTO – La Lazio è ora di nuovo in partita, anche se l’Atalanta è sempre pericolosa. E Felipe Anderson deve entrare lo stesso: al 35′ Luis Alberto prova ad agganciare un pallone in allungo e si infortuna in maniera simile a quanto fatto da Immobile a Torino. Il brasiliano al 42′ si rende protagonista di una super-serpentina in area, ma viene murato da Castagne proprio sul più bello. Una conclusione dalla distanza di Freuler dimostra comunque come l’Atalanta sia in grado di rendersi pericolosa in qualsiasi momento.

SAN STRAKOSHA – Nel secondo tempo la Lazio prova a gettare il cuore oltre l’ostacolo ma è costretta a mostrare la corda. Dopo un intervento di Luiz Felipe su Gomez, Inzaghi toglie il brasiliano ed inserisce Bastos, quindi esce Caicedo e al suo posto come falso nueve viene avanzato Milinkovic-Savic. A parte un gran tiro di De Vrij dopo 4′, le occasioni sono tutte dell’Atalanta: in particolare, miracolose due parate di Strakosha su Freuler e nel finale su Gomez, ma va segnalato anche un salvataggio di Bastos su conclusione di Ilicic (subentrato a inizio ripresa a Barrow) praticamente a colpo sicuro. Il punto complica la corsa Champions, ma per quanto visto in campo alla Lazio può e deve stare più che bene.

IL TABELLINO

LAZIO-ATALANTA 1-1

Marcatori: 2′ Barrow (A), 24′ Caicedo (L)

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe (55′ Bastos), de Vrij, Caceres; Marusic, Murgia, Leiva, Milinkovic, Lulic; Luis Alberto (37′ Felipe Anderson), Caicedo (68′ Lukaku).  A disp. Guerrieri, Vargic, Patric, Crecco, Wallace, Basta, Di Gennaro, Nani. All. Simone Inzaghi

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Palomino, Masiello; Castagne (71′ Hateboer), De Roon, Freuler, Gosens; Cristante; Gomez, Barrow (52′ Ilicic). A disp. Gollini, Rossi, Mancini, Bolis, Del Prato, Kulusevski, Haas, Cornelius. All. Gian Piero Gasperini

ARBITRO: Banti (sez. Livorno).

Ass: Meli-Vivenzi. IV: Maresca. VAR: Pairetto. AVAR: Vuoto.

NOTE. Ammoniti: 21′ Luiz Felipe (L), 48′ Masiello (A), 68′ Murgia (L), 74′ Milinkovic (L), 90′ Toloi (A). Recupero: 2′ pt; 3′ st.

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