di Danilo GALDINO

Si narra che un giorno Pandora scoperchiò il vaso, liberando così tutti i mali del mondo, che erano gli spiriti maligni della vecchiaia, gelosia, malattia, pazzia e il vizio. Sul fondo del vaso rimase soltanto la speranza, che non fece in tempo ad uscire prima che il vaso venisse nuovamente chiuso. Dopo l’apertura del vaso il mondo divenne un luogo desolato, spettrale ed inospitale, molto simile ad un deserto, finché Pandora non decise di riaprirlo e far uscire anche la speranza, ed il mondo come d’incanto riprese a vivere. La speranza è l’unico antidoto che abbiamo per affrontare e superare ogni agente destabilizzante e depotenziante, la speranza è quella componente che ti permette di affrontare gli infortuni che colpiscono in modo chirurgico i petali più importanti di una rosa bella è che sta sbalordendo tutti: Immobile, Parolo, Radu e ora anche Luis Alberto. La speranza è quella che ti permette di mantenere sempre il giusto atteggiamento per compiere gli ultimi due passi che ci separano da un sogno incredibile. La partita di ieri contro un’ottima avversaria come l’Atalanta ha evidenziato per l’ennesima volta un fattore: questa Banda Inzaghi ci mette sempre tanto cuore, cercando di affrontare e superare tutti gli avversari e gli episodi negativi che piovono sulle nostre teste. Il vaso di Pandora del calcio italiano è stato aperto da diversi mesi e tutto il male che tiene in pugno questo splendido gioco è uscito fuori: risultati condizionati da direzioni arbitrali discutibili, errori troppo spesso a senso unico, squadre che crollano o si scansano davanti a certi avversari, squadre altamente indebitate sostenute e spinte verso l’alto. Le ultime giornate della serie A sono sempre uguali da troppo tempo, in modo più o meno plateale e sfacciato, vengono decise le sorti di chi deve partecipare a certe competizioni, chi deve beneficiare di certi compensi economici, chi deve essere tagliato fuori da alcune situazioni e chi dovrà continuare o meno a giocare nella massima categoria. Sapevamo bene che avremmo dovuto lottare fino all’ultimo minuto del 20 maggio prossimo per centrare qualcosa che potrebbe avere l’effetto di un vero cataclisma per interessi ed equilibri economici del nostro calcio. Ce lo hanno fatto capire a più riprese nel corso di questa stagione, quindi ritrovarci a più due punti dall’Inter e a due punti di distanza dagli altri, non è qualcosa che lascia spiazzati e sorpresi. Sappiamo bene che il prossimo turno è già in parte deciso: l’Inter affronterà a San Siro un Sassuolo che non ha più nulla da chiedere al campionato e sarà sicuramente poco motivato e battagliero. Stesso discorso per l’altra squadra di questa città che come ormai abitudine ospiterà la squadra più forte d’Italia ampiamente svuotata di stimoli visto il quasi matematico settimo scudetto vinto di seguito. La caduta del nostro prossimo avversario nello scontro salvezza contro i clivensi, ci farà trovare un ambiente caldo a Crotone domenica pomeriggio. Ci sono riusciti, e “casualmente” l’ultima giornata in casa contro l’Inter sarà per forza di cose determinante, questo è ciò che volevano i burattinai del calcio italiano e questo è ciò che sarà. C’è un ma… qualcosa che è rimasto in fondo al vaso di Pandora e come sempre può spazzar via tutto ciò che di scorretto, sporco e ingiusto, imprigiona il mondo pallonaro: la speranza!!! All’interno della speranza, trovano rifugio forze che neanche si immaginava di possedere, la fede irriducibile e incrollabile, il coraggio che ti porta sempre a rialzarti dopo ogni caduta, la tenacia che azzera i problemi e anestetizza la stanchezza. Nella speranza affondano le radici della ribellione e sbocciano le imprese più straordinarie. Non sarà facile mantenere la calma e la lucidità, ma nulla di speciale e incredibile lo è mai stato. Ora serve solo e soltanto stringere i denti e andare avanti, ora bisogna soltanto resistere. Uniti e compatti resistere… due settimane in cui bisognerà sfidare il mondo intero, sostenendoci e trasmettendoci speranza l’un con l’altro. Siamo a due passi da ciò che meritiamo di conquistare più di chiunque altro, quindi resisti, fammi sentire che esisti, ne abbiamo avuti di momenti tristi, non lasciamoci andare così, un miracolo no, ma tentare si può… Resisti! Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!!!

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.