di Danilo GALDINO

L’unico modo per rispondere a insulti, critiche e illazioni, è il campo. È la che devi dimostrare con i fatti e con l’azione il tuo valore. In questi ultimi giorni subito dopo la cocente e rocambolesca eliminazione dall’Europa League, diversi Laziali avevano ricoperto di frasi e commenti eccessivamente feroci e irriconoscenti la Banda Inzaghi. Sì lo stesso gruppo che dall’estate scorsa ad oggi ha fatto esultare e festeggiare gli stessi detrattori tante e tante volte. Molti erano passati in pochi minuti dagli accostamenti alle Lazio più belle di sempre del passato, e gli elogi ed il complimenti per il bel gioco brillante e propositivo sviluppato, a parole come: “indegni”, “pipponi”, “vergogna”. Nel tifoso Laziale più labile e irriconoscente, mezz’ora di sbandamento, aveva cancellato tutto. Le amnesie difensive della notte austriaca, avevano di colpo fatto dimenticare la Supercoppa Italiana vinta il 13 agosto contro la squadra che potrebbe in questa stagione vincere il settimo scudetto consecutivo e la quarta coppa Italia di fila. Quelle tre reti subite in quattro minuti, avevano fatto svanire dalla testa di questi Laziali le immagini del fantastico cammino fatto nelle coppe quest’anno, sfiorando una semifinale europea e l’ennesima finale di coppa Italia. Non era facile affrontare la squadra che tutta Italia ha celebrato e festeggiato per giorni dopo la vittoria contro il Barcellona, non era per niente semplice scrollarsi di dosso i dubbi, le incertezze ed il pessimismo, che aveva generato la montagna di letame mediatico riservatoci nelle ultime 72 ore. Fino a poche ore prima della partita, in molti da una parte e dall’altra, avanzano pronostici di goleada da parte giallorossa, qualcuno dichiarava spocchiosamente che sarebbe bastata la loro Primavera per batterci, altri che i due giorni di riposo in più avrebbero permesso alla squadra di Di Francesco di correre di più e stravincere facilmente la partita. Si è letto e sentito veramente di tutto, pur di depotenziare la Lazio nostra e tirare la volata al terzo posto all’altra squadra di questa città, ma… si c’è un ma, che non è stato preso in considerazione: il cuore di questa Banda Inzaghi e di tutto il suo popolo. L’unico modo per rispondere a insulti, critiche e illazioni, è il campo. È la che devi dimostrare con i fatti e con l’azione il tuo valore. I nostri ragazzi ci hanno regalato una prestazione di cuore e sudore, maschia e intensa, hanno risposto colpo su colpo dall’inizio alla fine, dimostrando che le 75 reti fatte in campionato ed i 61 punti totalizzati non sono frutto del caso. La partita di ieri, ha fatto capire a tutti che non c’è il grande divario tecnico che la quasi totalità dei giornalisti e degli addetti ai lavori vogliono far credere, che arrivati alla trentaduesima giornata di campionato il terzo posto a pari merito riflette quali sono i veri valori che il campo esprime. Una squadra che doveva lottare per lo scudetto e un’altra considerata da ottavo posto, sono invece testa a testa per conquistare una piazza che permetterebbe di giocare la Champions nella prossima stagione. Quasi inutile e scontato rimarcare la solita schiacciante vittoria sugli spalti: da una parte l’ineguagliabile Curva Nord continua a fare scuola e regalare meravigliose scenografie che annichiliscono i dirimpettai e sottolineano puntualmente il grande divario stilistico, creativo e operativo che c’è tra le due tifoserie. L’unico modo per rispondere a insulti, critiche e illazioni, è il campo. È la che devi dimostrare con i fatti e con l’azione il tuo valore. Così è per tutti… e così è stato ieri!!! Questa Banda Inzaghi merita tutto il nostro sostegno e l’unico modo per guastare la festa a chi aveva già pianificato la spartizione della torta è restare uniti senza mai cedere o mollare, fino alle 22:40 del 20 maggio. In quel preciso istante al triplice fischio dell’arbitro designato per Lazio-Inter, terminerà il campionato e tireremo le somme. Ora non c’è spazio per le considerazioni o i giudizi, tra 60 ore si tornerà in campo al Franchi di Firenze, un’altra tappa difficile e importante da superare, con la consapevolezza che la vera Lazio nostra è quella ammirata ieri, è quella della prima ora di Salisburgo, è quella che gioca bene e segna tanto dall’inizio della stagione. Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!!!

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