di Fabio BELLI

E’ una Lazio forgiata nell’acciaio giapponese di Hattori Hanzo: chi ha visto Kill Bill lo sa, per rialzarsi da certe cadute ci vuole un’anima prima che un cuore, la Lazio stasera ha avuto entrambe le cose, giocando un derby super contro una squadra oltremodo esaltata dopo una settimana europea che aveva dato indicazioni opposte rispetto a quanto visto stasera.

FORMAZIONI – Inzaghi resta saldo sui suoi principi nella scelta dei titolari. Due sole variazioni rispetto all’Europa League, Marusic riprende il suo posto sulla fascia destra in luogo di Dusan Basta e Felipe Anderson parte accanto a Immobile in attacco, con Luis Alberto in panchina. Tra i giallorossi, Di Francesco conferma la difesa a tre, Schick e Nainggolan si muovono al fianco di Dzeko in attacco, sulla fascia destra viene preferito Bruno Peres a Florenzi.

DUE CHANCE PER PAROLO – Il derby inizia con entrambe le squadre che pressano alto. La Lazio entra bene in partita e gli affondi di Felipe Anderson creano più di qualche grattacapo alla difesa giallorossa. Al 7′ Parolo si avventa su un pallone invitante vagante in area, ma calcia alto. All’11’ brutto pallone perso da Lucas Leiva, Dzeko ne approfitta e il brasiliano rimedia la prima ammonizione della partita per fermare il bosniaco. C’è grande equilibrio, la linea difensiva degli avversari resta altissima e Immobile in due occasioni non scappa via d’un soffio, ma viene fischiato il fuorigioco. Al 31′ giallo anche per Juan Jesus: intervento da “arancione”, molto duro il fallo del difensore brasiliano sulla caviglia di Parolo. Proprio il centrocampista aveva avuto un’altra chance poco prima, non agganciando in area un pallone che l’avrebbe portato a battere a rete solo davanti ad Allison.

SPAVENTO BRUNO PERES – E’ una Lazio convincente, ma nel quarto d’ora finale del primo tempo arriva la fiammata avversaria. Lazio un po’ sbilanciata, al 36′ Luiz Felipe si fa ammonire in una sortita d’attacco. E un minuto dopo, Nainggolan trova il passaggio giusto in diagonale per Bruno Peres che brucia Lulic e conclude in diagonale: il pallone si stampa sul palo a Strakosha battuto. I giallorossi accelerano e la difesa laziale deve sbrogliare un paio di matasse pericolose: al 40′, per contenere un’accelerazione di Schick sulla destra, si fa ammonire anche Radu. Si va all’intervallo senza recupero.

DOMINIO LAZIO, BRIVIDI FINALI – Ci si aspetta una Lazio in calando, invece la squadra di Inzaghi è padrona del campo almeno per buona metà del secondo tempo. Gli allenatori calano le prime mosse, con Schick sostituti da Under e il doppio cambio Luis Alberto-Lukaku per Felipe Anderson e Lulic per la Lazio. La Lazio ci prova ma a 10′ dalla fine Radu strattona Under: già ammonito viene espulso. Entra Bastos per resistere, ma nel finale succede di tutto. Strakosha salva su Dzeko, poi il bosniaco arriva a bruciare Bastos di testa, ma la traversa gli nega il gol. Si chiude con un pazzesco pallonetto quasi da centrocampo di Milinkovic-Savic, che per poco non beffa Alisson: si chiude in parità un derby vero, anni 90.

IL TABELLINO

LAZIO-ROMA 0-0

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe, de Vrij, Radu; Marusic, Parolo, Leiva, Milinkovic, Lulic (59′ Lukaku); Felipe Anderson (59′ Luis Alberto), Immobile (82′ Bastos). A disp. Guerrieri, Vargic, Caceres, Wallace, Basta, Murgia, Di Gennaro, Nani, Caicedo.  All. Simone Inzaghi

ROMA (3-4-3): Alisson, Fazio, Manolas (73′ Florenzi), Jesus; Peres (82′ El Shaarawy), Strootman, De Rossi, Kolarov; Schick (55’Under), Nainggolan, Dzeko. A disp. Skorupski, Lobont, Capradossi, Pellegrini Lo., Silva, Pellegrini, Gonalons, Gerson, Antonucci. All. Eusebio Di Francesco

ARBITRO: Mazzoleni (sez. Bergamo).

Ass: Preti-Paganesi. IV: Maresca. VAR: Rocchi. AVAR: Di Fiore.

NOTE. Ammoniti: 11′ Leiva (L), 31′ Jesus (R), 36′ Luiz Felipe (L), 39′ Radu (L), 62′ Strootman (R). Espulsi: 80′ Radu (L) per doppia ammonizione Recupero: 4′ st.

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