Il Responsabile del Settore Giovanile della Lazio, Mauro Bianchessi, ha rilasciato una lunga e interessante intervista al portale tuttomercatoweb.com. Dopo l’esperienza al Milan che ha portato grandi frutti, Bianchessi è passato in biancazzurro e ha fatto il punto sullo stato delle cose arrivato ormai quasi alla fine della sua prima stagione alla Lazio:

Roma è una piazza difficile dove alcune famiglie creano pressione ed aspettative attorno ai loro figli e questo è sbagliato. I genitori devono supportare il percorso dei propri ragazzi mantenendo come valore prioritario la scuola che è l’unica certezza che hanno, poi il calcio come seconda opportunità. Oggi ci sono 27 giocatori che militano in serie A e che ho visto crescere, ma tutti questi giocatori oltre ad essere bravi calcisticamente hanno un’altra cosa in comune, ovvero la famiglia che non ha mai creato né pressioni né aspettative attorno a loro“.

La forza della Lazio sta nel suo presidente che, per quello che riguarda il Settore Giovanile, dall’estate scorsa segue in prima persona tutta la programmazione. La volontà del dottor Lotito è riuscire ad avere un Settore Giovanile in grado di sfornare giocatori per la prima squadra. Ora è il momento della semina, cioè del lavoro programmato, ma il primo step di verifica di questo lavoro sarà tra quattro anni. Oggi il Presidente ha creato una struttura di uomini specializzati in questo settore e a breve ci sarà un ulteriore investimento nelle strutture sportive per la prossima stagione sportiva”.

La prima squadra della Lazio è ormai divenuta una realtà consolidata a livello internazionale e le scelte volute dal Presidente si sono rivelate nel tempo vincenti. Ora è iniziata una nuova sfida, quella di portare il settore giovanile ad alti livelli e per fare questo ritengo sia importante il confronto con le realtà più blasonate d’Europa. Siamo molto concentrati sulle fasce di età di 13-14 anni perché partendo da questa età possiamo incidere nei prossimi anni col nostro lavoro. Confrontarsi con i top club porterà ai ragazzi benefici sia a livello di stimoli che di esperienza”.

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