L’avvocato Gian Luca Mignogna è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione Laziali On Air:

Siamo molto soddisfatti della nascita del Comitato Consumatori Lazio, il primo al mondo di questo tipo che fa riferimento a una squadra di calcio. Ci rende orgogliosi poter tutelare il tifoso nel caso in cui determinati diritti vengano calpestati, quando dovesse accadere qualcosa il Comitato interverrà e si farà sentire. Devo ringraziare il Corriere dello Sport che ha dedicato la prima pagina e due pagine interne alla nostra convention.

In occasione della convention abbiamo capito di aver creato un evento di rilevanza nazionale. Ci dispiace che parte del mondo della comunicazione laziale abbia snobbato un po’ questa iniziativa, ma noi andiamo avanti per la nostra strada e siamo convinti di essere nel giusto. Nelle ultime partite l’applicazione del protocollo VAR è stato più corretto per la Lazio, secondo noi non è un caso. Andiamo avanti perché abbiamo come obiettivo di cercare ad arrivare ad una riforma che riguarda il metodo di utilizzo della VAR, magari rendendo pubblici i dialoghi tra arbitro e assistente e facendo chiarezza sulle immagini che passano nella cabina del VAR. Il giornalista Antonello Sette, intervenuto alla convention, ha spiegato come di fatto per gli assistenti le immagini a disposizione sono 18: impossibile non vedere correttamente l’azione del fallo di Caicedo contro la Fiorentina. E anche il fallo di mano di Cutrone a Milano, che sui telefonini girava già pochissimi minuti dopo, mentre l’AIA ha spiegato che quelle immagini sono arrivate agli arbitri solo all’intervallo.

Ora cercheremo di incrementare le adesioni, anche se qualche sito ha deciso di non mettere queste notizie, o parlarne quando era finita la raccolta delle adesioni o indicando posti sbagliati per gli incontri con gli aderenti. Probabilmente il mondo della comunicazione laziale deve crescere, il nemico sportivo non è all’interno ma all’esterno. L’importante sarebbe capire che alcune battaglie comuni, nate per tutelare i diritti laziali, dovrebbero essere sposate da chiunque. Tra le varie istanze, quella per lo Scudetto 1915 resterà il nostro cavallo di battaglia e aspettiamo un incontro con i commissari, ritornati dalle Olimpiadi in Corea, per riuscire a riavviare i contatti istituzionali per portare il titolo nella bacheca della Lazio.

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