Marco Parolo, centrocapista biancoceleste, è intervenuto al termine della gara casalinga contro la Fiorentina ai microfoni di Lazio Style Channel, 233 di Sky.

“Ho capito che per concedermi un calcio di rigore devono abbattermi: al 40’, infatti, l’intervento di Veretout nei miei confronti è falloso, poiché il centrocampista viola mi ha contrastato con un gomito e con un ginocchio togliendomi l’equilibrio necessario per calciare in porta; in questa circostanza il VAR sarebbe potuto sicuramente intervenire. Il rigore? Un’esagerazione, la situazione che ha portato all’assegnazione del penalty per i viola è veramente al limite poiché Pezzella si allunga verso la sfera con una gamba tesa, nonostante Caicedo sia in anticipo. La tecnologia, inoltre, non dovrebbe intervenire in una situazione poco chiara, altrimenti si rischia di decretare un rigore per ogni contatto in area. Questi tre punti per noi sarebbero stati fondamentali, ma abbiamo comunque mosso la nostra classifica ottenendo un altro punto. Ora, dovremo capire perché non siamo riusciti a blindare il risultato: nella seconda frazione avevamo più spazi a disposizione per chiudere la sfida.

Massa al termine della partita ci ha detto che ha fischiato lo stesso rigore che aveva assegnato domenica scorsa in Torino-Chievo, ma in quella circostanza Belotti, se non ci fosse stato l’intervento di Gobbi, avrebbe potuto controllare il pallone; Pezzella, invece, non avrebbe mai avuto a sua disposizione la sfera. In campo non avevamo la giusta percezione di quanto era accaduto, ci eravamo fidati del VAR, poi abbiamo visto entrare in campo il nostro Direttore Sportivo Igli Tare e devo dare ragione a quest’ultimo perché ci sono stati tolti due punti. Dovevamo gestire meglio le nostre ripartenze nella seconda frazione di gioco, abbiamo peccato un po’ di stanchezza, ma dobbiamo anche crescere e portare a casa anche vittorie di misura.

Se non ci fosse stato questo rigore, avremmo vinto con grinta una partita, questo non è avvenuto ed ora vorremo andare a Genova per vincere. Domenica, sfidando la Sampdoria, si affronteranno due compagini arrabbiate, vedremo chi lo sarà di più. Il VAR è uno strumento e deve essere utilizzato e sfruttato al meglio poiché la decisione finale spetta sempre all’arbitro ed alla sua interpretazione personale: la tecnologia, dal canto suo, deve crescere e stabilire con chiarezza le situazioni da analizzare. Il VAR sta aiutando tantissimo in quest’edizione della Serie A, ma deve essere utilizzato nel modo migliore. In futuro si dovrà demarcare la linea tra gli episodi da prendere sotto esame e quelli su cui sorvolare”.

(fonte: sslazio.it)

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