di Fabio BELLI

Sono EuroDeliri, il pubblico a casa come durante l’Ed Sullivan Show urla e si strappa i capelli (chi non ce l’ha trovasse alternative): di fronte non ci sono i 4 di Liverpool ma i 3 Eurogol di Immobile, immenso bomber anche in Champions League, e Parolo che vive la sua favola trovando il gol sul massimo palcoscenico europeo dopo una lunga carriera. Tutto bellissimo, tutto meritatissimo: se lo Zenit sembra poca cosa è tutto merito della super Lazio che dopo essere entrata tra le bellissime del Continente, “vede” la top 16 e continua a crescere sempre più, alla faccia di un inizio di stagione travagliato.

FORMAZIONI – Inzaghi mescola un po’ le carte in difesa con Hoedt e Patric titolari, Parolo mantiene il suo posto a centrocampo in attesa del recupero di Milinkovic-Savic, mentre in attacco Ciro Immobile torna finalmente a giocare in Champions al fianco del Tucu Correa. Nello Zenit c’è subito Mostovoy, che era partito dalla panchina a San Pietroburgo, in attacco confermati Erokhin e Dzyuba.

IMMOBILE E PAROLO CECCHINI, MA DZYUBA… – Dopo appena 3′ la Lazio è già in vantaggio: bordata di Immobile dal limite dell’area su appoggio di Lucas Leiva, traiettoria imparabile per Kerzakhov. Che viene di nuovo impegnato dalla distanza al 16′ da una bordata di Luis Alberto: la Lazio intuisce le difficoltà del portiere avversario e al 22′, dopo un pallone lavorato splendidamente da Correa, è Parolo che trova la secca staffilata che si infila all’angolino, sempre da fuori. Tutto facile? La Lazio purtroppo si addormenta e al 25′ lo Zenit è di nuovo in partita, su traversone di Rakitskiy la marcatura di Acerbi su Dzyuba è troppo morbida, il centravanti russo può girarsi e infilare Reina. La Lazio però fa strage di palle gol: al 28′ Luis Acerbi, servito da Correa, calcia addosso al portiere a tu per tu con Kerzakhov. Nello Zenit va ko Douglas Santos, sostituito da Sutormin al 34′. Correa è incontenibile, al 40′ semina il panico in difesa e serve Parolo che calcia fuori un rigore in movimento. Quindi al 46′, alla fine del recupero, serve un pallone d’oro a Lazzari che tutto solo a centro area permette a Kerzakhov il grande intervento.

CIRO FA 132 – Lo Zenit prova a iniziare con buon piglio la ripresa, ma la Lazio ha sempre Correa ad orchestrare il gioco in maniera sublime: grande apertura del Tucu per Lazzari che dalla destra affonda e mette nel mezzo, dove Immobile viene abbattuto da Barros. E’ calcio di rigore che lo stesso Immobile trasforma, realizzando il suo gol numero 132 con la maglia della Lazio. Al 17′ su cross ben calibrato a centro area da Acerbi, Correa avrebbe anche la chance per trovare la gloria personale, ma non riesce a schiacciare di testa col pallone che finisce alto. Progressivamente Inzaghi cambia, Luiz Felipe e Akpa Akpro sostituiscono Patric e Parolo, quindi Lucas Leiva e Lazzari lasciano spazio a Cataldi e Fares, infine Immobile viene rilevato da Muriqi, che ha la chance per sbloccarsi ma viene fermato da un intervento alla disperata da Kerzakhov. Ma alla Lazio è sufficiente così, ora gli ottavi di finale di Champions sono una prospettiva davvero credibile.

IL TABELLINO

CHAMPIONS LEAGUE

LAZIO-ZENIT 3-1

Marcatori: 3′, 55′ rig. Immobile (L), 22′ Parolo (L), 25′ Dzyuba (Z)

LAZIO (3-5-2): Reina; Patric (60′ Luiz Felipe), Hoedt, Acerbi; Lazzari (68′ Fares), Parolo (60′ Akpa Akpro), Leiva (68′ Cataldi), Luis Alberto, Marusic; Correa, Immobile (81′ Muriqi). A disp.: Strakosha, Furlanetto, Radu, Armini, Djavan Anderson, Pereira, Caicedo. All.: Simone Inzaghi.

ZENIT (3-5-2): Kerzhakov; Lovren, Rakitsky, Zhirkov (73′ Azmoun); Malcom, Kuzyaev, Barrios (59′ Driussi), Santos (37′ Sutormin), Mostovoy (59′ Musaev); Erokhin (73′ Shamkin), Dzyuba. A disp.: Lunev, Vasyutin, Prokhin. All.: Sergej Semak.

Arbitro: Michael Oliver (ENG)

Ass.: Stuart Burt (ENG) – Simon Bennett (ENG)

IV uomo: Andrew Madley (ENG). V.A.R.: Chris Kavanagh (ENG). A.V.A.R.: Craig Pawson (ENG)

NOTE. Ammoniti: 38′ Barrios (Z), 48′ Lovren (Z), 76′ Rakitsky (Z), 89′ Acerbi (L). Recuperi: 1′ pt; 3′ st.

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