di Danilo GALDINO

Società Sportiva Lazio 1900… Di padre in figlio!
Mai come in questo giorno dell’anno, il primo pensiero va a chi ci ha donato il tesoro più prezioso che esista, un regalo condiviso con la persona che si può amare e rispettare di più, una guida e un maestro di vita, il primo amico che hai abbracciato dopo una vittoria e quello che ti ha rincuorato dopo un risultato deludente. Il primo gigante visto come un supereroe, che un bel giorno ha preso la tua piccola mano e ti ha accompagnato in quel fantastico mondo fatto di persone festanti, di sciarpe e bandiere del colore del cielo, di canzoni e boati che non si possono più dimenticare.
Oggi non è un 19 marzo come tanti altri, oggi è una festa del papà particolare per tutti i padri ed i figli del nostro paese, costretti a convivere con l’angoscia e la frustrazione di una pandemia che ci tiene a distanza di sicurezza, che ci impedisce di abbracciarci e baciarci come consuetudine, che isola e confina i giovani ed i meno giovani.
Caro papà, ci avevi preparato ad affrontare tante situazioni che la vita ci avrebbe messo davanti nel corso del tempo, ma questa proprio no… Neanche tu avresti mai immaginato di dover stare lontano dai tuoi nipoti o dai tuoi figli per il bene comune e generale. Ci hai insegnato a restare sempre uniti, nei momenti gioiosi e soprattutto tra le difficoltà, perché una famiglia si vede nel momento del bisogno. Questa è sempre stata la prima regola dentro e fuori lo stadio, per strada come dentro casa, ma stavolta non ci è permesso. Il nemico da affrontare non ha un volto ben definito, non parla una lingua più o meno comprensibile, non ha dei colori identificativi che non abbiamo mai amato, questa volta il nemico potrei essere anche io senza saperlo.
Lo stare forzatamente divisi e lontani, è una vera tortura che deprime ed indebolisce ogni giorno di più. Queste ultime settimane senza la Lazio nostra e senza lo stadio, sono dannatamente tristi, perché niente e nessuno potrà darci indietro i giorni persi e tutte quelle emozioni che puntualmente ci siamo regalati accanto alla nostra Banda Inzaghi.
“Papà quando mi riporti allo stadio?”, la domanda di una figlia a cui non saper dare una risposta è una sconfitta per un padre premuroso e innamorato.
“Bello de papà, allora che hanno deciso? Me ce riporti presto a vedè la partita?”, la richiesta di un anziano papà a cui non saper dare una risposta è il rammarico più grande per un giovane figlio rispettoso e riconoscente.
Questo maledetto Coronavirus non lo dimenticheremo mai più, perché ci ha colpito dritti al cuore, negando ciò che amiamo fare di più insieme alle persone a cui teniamo: vivere e condividere sogni e piacevoli abitudini.
La festa del papà è stata spesso snobbata è sottovalutata, ma è forse uno dei giorni più importanti dell’anno, perché ci permette di riflettere su ciò che abbiamo avuto e ciò che siamo diventati, ci permette di ricordare e rivivere con intensità tutto quello che ci è stato donato e trasmesso. L’amore di un padre per un figlio é come una bottiglia di vino pregiato: aumenta di valore con il passare degli anni, lo si comprende e apprezza pienamente solamente dopo parecchio tempo, noi siamo il frutto dell’ottimo lavoro o degli errori commessi dai nostri genitori, generazioni diverse a confronto e spesso in continuo scontro, il ciclo della vita aiuta a capire chi era tuo padre e cosa sei stato tu.
Sicuramente chi ci ha sempre ripetuto che “la mamma è sempre la mamma”, non sbagliava, ma anche “un papà è sempre un papà”…
In questa incredibile stagione, molti padri si sono regalati momenti indimenticabili con i propri figli: ventuno risultati utili consecutivi non era mai accaduto prima nella nostra storia. Ogni singola vittoria ed ogni singola rete, hanno regalato abbracci, sorrisi e lacrime di gioia, che resteranno per sempre nel cuore di tutti, perché l’amore puro e incondizionato vince il tempo, batte la paura e sconfigge anche la morte.
Tanti auguri a chi non dimentica un solo giorno di essere padre, a chi continua ad esserlo in modo esemplare nonostante le separazioni e le distanze, a chi affronta le difficoltà quotidiane con coraggio e senso del dovere, a chi lotta senza tregua per alimentare i sorrisi di chi ama.
Tanti auguri a tutti quei papà che continuano a vegliare e proteggere i propri figli dall’alto di una nuvola…
Tanti auguri Luigi Bigiarelli, padre fondatore di una meravigliosa creatura di centoventi anni che continua a far innamorare moltissime persone di tutte le età.
Società Sportiva Lazio 1900… Di padre in figlio… “Sempre e per sempre, dalla stessa parte ci troverai…”
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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