Gene Gnocchi è intervenuto nella trasmissione radiofonica Laziali On Air, condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:

Dal punto di vista dell’ironia mi è venuto in mente che se gli Europei del 2020 sono stati rimandati, Ventura ha chiesto se si potevano rimandare anche i Mondiali del 2018. Scherzi a parte ritengo che questa sia la soluzione migliore, anche se bisogna vedere se questa soluzione può essere compatibile con i tempi di ripresa. Si parla di ricominciare a fine aprile, mi sembra una previsione ottimista vista la diffusione dei contagi ma credo che se ci si riuscisse sarebbe importante, per cause di forza maggiore ormai di sport non si parla più neanche sui giornali in questi giorni.

Qualche giorno fa ho detto che mi farebbe piacere se la Lazio riuscisse a vincere lo Scudetto: la penso così perché un altro successo della Juventus comporterebbe un eccesso di monotonia, ma anche perché la Lazio assieme all’Atalanta produce un gioco straordinario, il migliore della Serie A. Io sono un fervente ammiratore di Luis Alberto, ma potrei metterci anche Correa, Milinkovic-Savic e molti altri: la Lazio esprime il calcio che più amo, quello propositivo e che sa divertire.

L’Inter sta vivendo una stagione difficile per Godin, a centrocampo credo che l’unico che si salva sia Brozovic, stanno facendo un buon campionato ma a me piacciono le squadre ricche di piedi buoni e l’Inter in questo momento ne ha pochi. Gattuso ha trovato un Napoli un po’ sgonfio in termini di motivazioni e lo sta ricostruendo, Demme è meno aggressivo di Allan ma è più ragionatore e penso gli servisse un giocatore di questo tipo, anche se è stato importantissimo veder entrare in forma Fabian Ruiz che secondo me è imprescindibile. La Roma nell’ultimo periodo ha pagato molto la perdita di Zaniolo e anche di Diawara, che era tornato quello di Bologna, che sapeva giocare in verticale. Troppi infortuni per i giallorossi e un amalgama che non è mai preciso, Mancini come regista basso e Veretout non hanno funzionato al meglio.

Luis Alberto mi piace innanzitutto perché gioca un po’ come facevo io, senza peccare di falsa modestia. Vederlo avanzare palla al piede con quello incedere senza nessuno in grado di prenderlo è fantastico, mi immedesimo in lui perché anch’io quando mi divertivo a giocare mi immalinconivo nel non toccare troppi palloni. Ha poi una capacità nell’ultimo passaggio straordinaria, quando gioca dico anche a mia moglie: oggi mi faccio 90 minuti di Luis Alberto, non disturbatemi!

Simone Inzaghi mi ha sempre colpito perché era uno di cui, come allenatore, gli addetti ai lavori parlavano benissimo già da quando allenava la Primavera e quando chi conosce il calcio perché lo vive tutti i giorni si sbilancia così e bene stare a sentire. Gasperini a Bergamo ha trovato una dimensione ideale e soprattuto ha avuto intuizioni geniali, dal pieno rilancio di Ilicic all’abbassamento di Gomez che ricorda un po’ quello che faceva Brolin nel grande Parma, avere un centrocampista basso di statura che salta l’uomo e può innescare le due punte è un’arma micidiale.

Il Parma negli ultimi anni ha fatto dei miracoli, considerando come si è salvato l’anno scorso nonostante non avesse potuto impostare la stagione per il caso Calaiò, quest’anno è una squadra che può vincere o perdere con tutte ma ha svolto un lavoro straordinario. La Juventus ha ancora la potenzialità di fare un campionato a parte, toglie Dybala e mette Higuain, toglie Ronaldo mette Douglas Costa, poi Pjanic, Bentancur, Ramsey… quest’anno ha scontato forse quest’abbondanza con Sarri che preferisce lavorare con un gruppo definito, ma credo che tutta questa qualità alla fine verrà fuori.

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