di Danilo GALDINO

“Niente puoi raggiungere se non lo sogni. Tutto ciò che esiste, è prima stato concepito come un sogno, tutto ciò che è stato realizzato, è stato prima pensato. Una cosa è certa, se non immagini… non realizzerai”.
Tra i vari pensieri che ci ha regalato Stephen Littleword, questo è tra i più illuminati, perché alla base di ogni grande impresa che gli uomini hanno realizzato nel corso della storia, c’è sempre stato un sogno.
Ma cos’è un sogno?
Molti in modo superficiale si limitano ad associare la parola sogno alla definizione che si trova sul vocabolario della lingua italiana: “Attività mentale che si svolge durante il sonno, caratterizzata da impressioni visive, sensazioni e pensieri non coordinati tra loro logicamente, ma esprimenti desideri, ricordi, emozioni inconsce.”
Tanti, troppi, non comprendono che sognare da coscienti e con gli occhi aperti, non é folle utopia, ma ideare, progettare, pianificare e vedere, ciò che tanti hanno paura ad affrontare o addirittura immaginare. Perché? Perché perseguire un sogno implica sacrificio, fatica, rischi… quindi sognano solo le persone più coraggiose, audaci e anticonformiste.
Il nostro sogno più grande non si interrompe o svanisce al risveglio, non dura una manciata di minuti ad occhi chiusi, il nostro sogno ci accompagna un’intera vita, ha i colori del cielo e come tutto ciò che è veramente straordinario, unisce, aggrega e viene condiviso da un’infinità di persone.
Ad ogni stagione il nostro sogno magicamente riparte da zero e sta solo e soltanto a noi trovare la forza, la determinazione ed il coraggio di sostenerlo.
I prossimi 5 giorni saranno molto importanti per il nostro sogno, perché ci avvicineranno ad una doppia sfida di campionato che non ammette distrazioni di alcun genere.
Temevamo in tanti il ciclo di campionato ribattezzato infernale: Atalanta, Fiorentina, Torino e Milan.
Molti auspicavano il colpo finale ad una squadra che non aveva brillato con continuità in questo avvio di stagione ed invece il cuore di questo gruppo e le reti del suo bomber, hanno portato a casa quattro punti sui sei disponibili. Con il passare dei giorni, tutti stanno comprendendo il vero valore dell’impresa fatta dieci giorni fa. Rimontare tre reti all’Atalanta di Gasperini, di questi tempi è qualcosa per pochi in Italia, riuscire a sbancare l’Artemio Franchi di Firenze subito dopo la beffarda sconfitta di Glasgow è un altro capolavoro. I viola precedente avevano strappato un punto alla Juventus, uno ai bergamaschi e strapazzato il Milan a San Siro.
Neanche il tempo di festeggiare l’importante vittoria in Toscana, che domani sera verrà il Torino di Mazzarri e Belotti a farci visita.
Vincere diventa fondamentale per continuare a cullare speranze di un piazzamento Champions, anche perché domani alle 19:00 al San Paolo ci sarà lo scontro diretto tra le due squadre che ci precedono di due e cinque punti: Napoli – Atalanta farà per ovvi motivi perdere punti e terreno a qualcuno.
Chi intende restare accanto al proprio sogno, ai propri fratelli e a difesa di un amore così grande, sarà come sempre al solito posto.
Il tuo sogno si nutre di amore, coraggio, tenacia, perseveranza e sana follia propositiva. Il mio sogno si nutre del tuo stesso sentimento…
Chi ancora non comprende le difficoltà che da quattro stagioni siamo puntualmente costretti ad affrontare sul nostro cammino, vive in modo superficiale e altamente condizionato da chissà quale interessi.
Adesso serve giocare senza indugi e tentennamenti, crederci e osare, schierandosi accanto ai propri fratelli, consci delle grandi difficoltà che si materializzeranno, ma consapevoli che nulla è impossibile per questa Banda ed il suo popolo.
Torino e poi il Milan a Milano… immediatamente il pensiero corre al 11 dicembre 2017 e Giacomelli… Torino e poi il Milan a Milano e subito ricordi perfettamente l’ultima vittoria in campionato contro i rossoneri: 3 settembre 1989! Sono 30 anni che non torniamo a casa con 3 punti in tasca… 30 anni… una vita per tutti. Ora è il momento di crederci e premere il piede sull’acceleratore, adesso serve un’altra vittoria, e poi un’altra ancora. Serve credere e osare, credere e lottare, credere e restare uniti, credere per afferrare quel sogno che inseguiamo da tempo. E allora, perché “hai le carte e passi?
Giocati i tuoi assi, in due il rischio è minimo, siamo in condominio. Che chi mangia polvere, lascia i denti mordere, perché quelli come noi, non li schiacceranno mai… sei uguale a me, altro che no, sei come me in ogni atomo…”
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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