di Danilo GALDINO

Il cuore…
Animo, coscienza, sentimento, bontà, sensibilità, umanità, compassione, pietà, generosità, affetto, amore, coraggio, ardimento.
Questi sono i sinonimi della parola cuore, ma cos’è il cuore? Il cuore per tutti noi è quella componente essenziale che in ogni ambito della vita fa la differenza permettendo di trasformare l’ordinario in straordinario. Chi mette cuore in ciò che fa, arriva dritto al cuore di tanti, come se per osmosi, in quel preciso istante, ogni cuore riuscisse a battere allo stesso ritmo contemporaneamente, a vivere quell’emozione all’unisono con la stessa intensità, a cogliere ogni piccolo particolare imprigionandolo all’interno di ogni singolo cuore.
“Forza, vecchio, cuore biancoazzurro!”
Siamo cresciuti con questo coro, che veniva puntualmente scandito in ogni momento di difficoltà vissuto accanto alla Lazio nostra. In tutti quei momenti a dare la scossa e riattivare i circuiti della determinazione, della tenacia e della forza, è sempre stato il popolo Laziale, il defibrillatore di quel cuore ultracentenario è sempre stata la Curva Nord.
Ne abbiamo viste, sostenute e seguite tante di Lazio nel corso della storia, quelle più amate e ricordate meglio, sono tutte quelle che hanno messo più cuore.
Servirà lo stesso cuore di 20 anni fa, quando il 27 agosto del 1999 a Montecarlo, battemmo gli “Invincibili” di Sir Alex Ferguson, conquistando la prestigiosa Supercoppa Europea. In quel momento non eravamo solo la squadra più forte del mondo, ma quella con più campioni e guerrieri dal cuore indomito.
Il cuore chiama cuore… il potere del cuore è dirompente, penetrante e irriducibile.
Cuore chiama cuore, rispondi cuore?
Questo messaggio di aiuto, dovrebbe insinuarsi nelle orecchie, nelle coscienze e nei cuori, di tutti i Laziali, ma stranamente molte anime hanno lasciato cadere nel vuoto questo invito e hanno voltano le spalle più volte a questo gruppo di ragazzi capitanati da un tecnico Laziale.
Domenica non si giocherà una semplice seconda giornata di campionato, domenica si affronterà ciò che sin dall’infanzia si combatte e detesta sportivamente: domenica è derby!
Un derby particolarissimo, perché mai nella storia di questa città si era disputato così presto. Molti sono ancora distratti dalle immagini, i panorami, le canzoni e le passeggiate delle vacanze estive, altri da un calciomercato che terminerà subito dopo la seconda giornata di campionato, ma questa partita si vive e respira 365 giorni l’anno ed ha sempre avuto bisogno di tanto tanto cuore.
Circa cento giorni senza calcio giocato, senza stadio e senza Lazio, dovrebbero aver alimentato la voglia di partecipare, il senso di responsabilità è l’amore incondizionato dovrebbero obbligarci a non mancare per nulla al mondo a questo appuntamento. Cento giorni senza emozioni forti, senza quelle presenze ormai familiari, senza quelle risate e speranze condivise, pesano come un macigno. Chi della Lazio non è mai sazio, vive con disagio una settimana di stop forzato per la sosta delle nazionali, figuriamoci un’intera estate.
Tra centotrenta ore servirà il cuore, lo stesso cuore che ci ha permesso di vincere 3-0 l’ultimo derby giocato, lo stesso cuore che questa Banda Inzaghi ha dimostrato di possedere in più di un’occasione. Il cuore del nostro popolo che ci ha permesso di recuperare svantaggi, situazioni difficili e torti di ogni genere.
Al cuore non si comanda… Ama chi t’ama, e rispondi a chi ti chiama…
Questo è ciò che ci è stato tramandato dai nostri padri.
Domenica servirà uno stadio biancoceleste tutto cuore, serviranno tanti e tanti cuori impavidi e disposti a qualsiasi sacrificio pur di primeggiare. Chi resterà sordo e indifferente al richiamo del cuore, dovrebbe interrogarsi su cosa è diventato nel corso tempo e perché.
Chi non sorride felice pensando alla Lazio nostra è caduto in un buco nero, chi insulta o schernisce gratuitamente un giocatore della Lazio nostra è ormai schiavo delle tenebre e prigioniero dell’incolmabile insoddisfazione. Chi non esulta dopo una bella vittoria come quella di Marassi e non si accende di entusiasmo, non ha più un cuore perfettamente funzionante.
Al tuo cuore che batte come il nostro, diamo appuntamento a domenica, come sempre dalla stessa parte ci troverai… quella del cuore…
Oggi più di ieri… Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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