di Danilo GALDINO

Sognare è per pochi… perché sognare implica fatica estrema, sacrificio costante, rischi che non tutti sono disposti a correre.
Sognare non è per tutti…
Sognare è qualcosa che si impara da bambini. Sì, è quella l’età migliore per sognare, perché si è puri, intraprendenti, incoscienti e testardi. Crescendo, chi più, e chi meno, quasi tutti smarriscono queste componenti ed i mille dubbi che questa vita impone, soffocano i sogni e la voglia di continuare a farlo. Ci si arrende al volere di chi ti vuole omologato, di chi manipola e gestisce a proprio piacimento e vantaggio.
Quegli irriducibili sognatori, che nonostante l’avanzare degli anni, continuano a non desistere, a ribellarsi al volere altrui, e a vivere con la stessa vitalità, determinazione e voglia di osare senza porsi limiti.
Ma chi è un sognatore? È semplicemente un uomo che non ha represso la sua componente fanciullesca, la stessa di quando passava le giornate a sperimentare, scoprire e inseguire tutto e tutti. I bambini non si stancano mai, non si fanno troppi problemi, non si curano del giudizio altrui, ridono, piangono, magari si disperano e fanno i capricci, ma poi la loro testardaggine li riporta a ritentare, fino alla conquista.
Ritentare fino alla conquista, ritentare fino alla conquista, e poi ancora una volta, e un’altra ancora, fino a che ciò che desideravano con tutto il cuore prenda forma.
Come un incantesimo senza tempo, che ciclicamente si ripete anno dopo anno, ieri mattina è stata presentata la nuova campagna abbonamenti 2019/2020.
“Sappiamo farvi emozionare”, questo è lo slogan coniato quest’anno che accompagna l’immagine di un bellissimo aquilotto felice e sorridente, con gli occhi sognanti e le braccia al cielo, esultante per la Coppa Italia vinta poche settimane fa.
Sì è vero, ci avete fatto emozionare e molti di noi sono convinti che continuerete a regalarcene altre di emozioni, come quelle condivise in questi ultimi tre anni con la Banda Inzaghi. Emozionare fa rima con sognare… sono complementari e l’uno alimenta l’altra.
Bambini, donne e anziani da sempre sono i patrimoni più preziosi di un popolo, quelli che vanno protetti e coccolati sempre, in guerra e in pace, nei giorni più duri e in quelli più esaltanti, nelle sconfitte e tra le vittorie. Chi non riserva un trattamento speciale nei confronti di questi tesori inestimabili, commette un errore mortale.
La Società Sportiva Lazio questo errore non lo ha commesso e merita un elogio da parte di tutti. I prezzi vantaggiosi e le agevolazioni studiate quest’anno per i bambini, le donne, gli over65 e gli studenti, permetteranno a tanti Laziali di continuare a sognare accanto al proprio amore.
Sognare è per pochi… perché sognare implica fatica estrema, sacrificio costante, rischi che non tutti sono disposti a correre.
Sognare non è per tutti…
Sognare è qualcosa che si impara da bambini, ed osservando bene lo sguardo di quel piccolo aquilotto, riconoscerete il vostro stesso identico sguardo.
Quello sguardo che vi accompagna ogni volta che salite le scale della nostra curva Nord o degli altri settori dello stadio Olimpico, quello sguardo che trovate sul viso di tutti i figli del vostro stesso sentimento schierati accanto a voi.
Anche quest’anno, ci saranno sicuramente mani lerce e sporche, che vorranno soffocare la componente sognante e fanciullesca, che è in te. Non permetterglielo mai, lotta e ribellati, insisti e resisti, perché solo chi non smette di credere realizza ciò che per molti è considerato impossibile.
I sognatori, quasi sempre vengono mal giudicati e criticati da chi non li comprende o peggio ancora li invidia e teme. Chi continua ad inseguire i propri sogni viene definito: utopista, superficiale, disubbidiente, o più semplicemente folle. Chi si è fatto domare, addomesticare e inaridire, non comprende più certi comportamenti, quindi resta spiazzato e intimorito davanti alla sana “follia di un sognatore”.
Il Laziale da sempre, è uno degli esempi più belli dell’esser sognatore, perché per amare ostinatamente e incondizionatamente qualcosa, fregandosene di tutto e tutti, devi essere uno spirito libero e possedere quel pizzico di sana follia.
Quello che stiamo vivendo oggi non è casuale, ma è frutto di tanti sacrifici, di tanta passione, di innumerevoli scontri. Quello che emoziona oggi, era presente solo nella testa e nel cuore dei più audaci, di chi non si piega, di chi non dirà mai “Sì, signore!”, senza aver prima lottato fino allo sfinimento. La coccarda tricolore che avremo sul petto per i prossimi dodici mesi sintetizza perfettamente tutto questo.
Un sognatore non si stanca mai di correre e lottare, di partecipare ed essere presente. Un sognatore non si può fermare, perché c’è sempre un nuovo viaggio da intraprendere e affrontare, una nuova vittoria da conquistare. La strada che porta alla realizzazione di un sogno, è lunga e in salita, è faticosa e a tratti estenuante, ed è per questo che la stragrande maggioranza desiste, molla e rinuncia.
Chi sogna lotta, chi sogna è libero, chi sogna vive…
Al termine di una tappa, ne inizia immediatamente una nuova, per questo non smetteremo mai di correre e volare con te Lazio nostra, sì con te che ci fai battere forte il cuore senza chiedere nulla in cambio, nient’altro che amore e fedeltà.
Da oggi finalmente potremmo sottoscrivere il nostro abbonamento, quell’atto d’amore che puntualmente ci trasmette emozioni uniche e indimenticabili.
Ho imparato a sognare con la Lazio nel cuore che non ero bambino, che non ero neanche un’età.
C’è che ormai che ho imparato a sognare e non smetterò…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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