di Danilo GALDINO

Eraclito spiegava che: “Gli occhi sono testimoni più fedeli delle orecchie…”
Dopo tanti e tanti secoli, queste parole sono ancora una verità sacrosanta e incontestabile. È ciò che andrà fatto nei prossimi giorni, osservare senza ascoltare le tante chiacchiere che ogni giorno si concentrano sulla Lazio nostra e su tutto quello che ci circonda. I nostri occhi sono stati spesso testimoni di tutto quello che si è fatto bene o un po’ meno bene, a livello di mercato negli ultimi anni, quindi il suono differente delle mille campane che sentono le nostre orecchie non ha alcun valore.
Il valzer delle panchine ogni giorno sta portando qualche importante novità e per un tassello che si incastra altre squadre restano scoperte. Viviamo la stessa situazione di quando passavamo ore e ore a giocare in qualche bisca o sala giochi con il videogame “Tetris”. Bisogna aspettare che arrivi il momento giusto per incastrare tutto perfettamente e passare a livello successivo: le operazioni di calcio mercato.
Ieri l’allenatore grande rivelazione di quest’ultima stagione Gasperini, ha spiazzato tutti quelli che lo davano già sulla panchina giallorossa per cominciare una nuova avventura nella Capitale. La firma del prolungamento del contratto con la sua Atalanta dei miracoli, fa capire che a Bergamo non scherzano e intendono proseguire un sogno che va avanti da tre stagioni. Ora chi allenerà una squadra che è rimasta fuori dalla Champions League, costretta a cedere i suoi pezzi migliori per fare cassa e far quadrare un bilancio modello “profondo rosso” di Dario Argento. In queste settimane tutti i nomi che i giornali aveva sparato in prima pagina e accostato all’ex squadra di Di Francesco e Ranieri, hanno rifiutato le avance più o meno veritiere. Un segnale chiaro che getta sconforto in una piazza sempre più delusa e arrabbiata verso una società statunitense che in otto anni ha promesso mari e monti, ma non ha mantenuto nulla di ciò che aveva sbandierato in ogni sede. In questo ballo di panchine esce da Milanello a testa alta e da gran signore Gennaro Gattuso, uno dei pochi professionisti che in Italia ha dato dimissioni, rinunciando a diversi milioni di euro e pretendendo che solamente il suo staff fosse pagato e liquidato dal Milan. Qualsiasi sarà il suo futuro, un uomo così merita un grande in bocca a lupo. L’uscita di scena di Ringhio e Gasperini, lascia spazio a varie ipotesi più o meno suggestive e praticabili per quelle due squadre che hanno bucato la qualificazione Champions arrivando quinte e seste in classifica. I problemi economici del Milan e la spada delle sanzioni e squalifiche UEFA che pende sulla testa del Diavolo rossonero, possono cambiare i piani e le considerazioni di tutti quegli allenatori che sono stati contattati.
In tutto questo la Juventus aspetta la finalissima del 1 giugno per svelare il nome del sostituto di Massimiliano Allegri, ma il litigio di Maurizio Sarri con David Luiz e l’allontanamento dal campo d’allenamento alla vigilia della finale di Europa League contro l’Arsenal, che si giocherà questa sera a Baku, non è passato inosservato e fa pensare. In tutto questo Simone Inzaghi cosa farà? Cosa dirà a Claudio Lotito? Questa attesa e questo lungo silenzio, sta logorando e sfiancando più di un Laziale, che spera in giornata di avere qualche risposta positiva per vivere queste giornate di un “maggio novembrino” in modo più tranquillo e sereno.
Di voci, spifferi, bisbigli e frottole, le nostre orecchie ne sentono tante da settimane, ma i nostri occhi osservano attenti ciò che realmente accade intorno a noi.
Siamo un’ottima squadra che nelle ultime tre stagioni ha fatto bene in Italia. Negli ultimi tre anni solo la Lazio nostra ha strappato qualcosa dalle mani ai cannibali dei trofei bianconeri, ma l’ottavo posto di questo campionato, ha fatto emergere limiti e lacune generali, che vanno obbligatoriamente risolti e migliorati. Servono idee chiare e investimenti di qualità per migliorare una squadra che deve proseguire a crescere e vincere. Lo sanno bene tutti i Laziali, lo sa bene il Mister Inzaghi e lo dovrebbe saper bene anche la società, quindi non si può e deve perdere tempo prezioso. Serve chiarezza e unità d’intenti da parte di tutti, il desiderio e la volontà di ripartire compatti e animati dallo spirito battagliero e convinto che spinge i vincenti.
Osservare e restare attenti, fiduciosi e consapevoli di ciò che siamo, questo è ciò che va fatto in queste settimane.
Bisogna lottare ogni giorno contro tutto e tutti, com’è stato per un’intera stagione, bisognerà farlo con ancor più energia nei periodi in cui proveranno a descrivere come in ogni estate una realtà ridimensionato e poco esaltante.
Din don… Din don… Din don… il rumore delle mille campane è fastidioso e fuorviante, ne sentiremo ancora tante da qua all’ultimo giorno di mercato, quindi tappiamoci le orecchie e ricordiamo le varie immagini che i nostri occhi hanno visto: valanghe di reti realizzate, azioni spettacolari, abbracci ed esultanze da veri tifosi innamorati di Lazio, maglie sempre intrise di sudore, tenacia estrema, intraprendenza e determinazione in ogni campo. Nessuno potrà cancellare ciò che i nostri occhi hanno visto negli ultimi tre anni.
Questa Banda Inzaghi è un’ottima squadra e molti di noi, vorremmo continuare a difenderla, proteggerla e sostenerla ad oltranza.
Questo gruppo è ricco di qualità, di giocatori che tutti vorrebbero avere nelle proprie squadre. Questa squadra dovrà semplicemente continuare a correre e giocare meglio di come ha fatto nelle ultime tre stagioni, non curante delle tante voci destabilizzanti che rimbomberanno nelle loro e nelle nostre orecchie.
Serve chiarezza da parte di tutti, serve essere cristallini e non tergiversare troppo, servono parole e fatti che spazzino via le nuvole che sovrastano i cieli biancocelesti di Roma. In questo momento solo Simone Inzaghi può far tornare il sole: le sue azioni, le sue decisioni e le sue parole, potrebbero essere l’arcobaleno che squarcia le nubi e illumina ogni angolo della nostra città.
Nonostante tutto però, alza gli occhi al cielo e ti accorgerai che per noi il cielo è sempre più blu…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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