di Danilo GALDINO

È finita… È finita…È finita un’altra stagione e adesso si può dire chi ha torto e chi ha ragione, chi ha vinto e chi no, chi ha deluso e chi ha raggiunto i traguardi prefissati, chi ride e chi piange. Le tante parole spese dalla scorsa estate, le montagne di titoli e articoli scritti e letti sui vari quotidiani per tutti questi mesi, dovranno essere ricordati bene, perché ora siamo arrivati alla resa dei conti, ai verdetti e ai bilanci finali.
L’albo d’oro italiano non lascia spazio a molte interpretazioni:
Campione d’Italia: Juventus
Coppa Italia: LAZIO
Supercoppa: Juventus
Questo è quello che si leggerà e ricorderà tra cinque, dieci, venti, cinquant’anni, tutto il resto verrà dimenticato più o meno in fretta, perché solo chi vince entra nell’Olimpo degli immortali. Dei piazzamenti mancati o raggiunti, della classifica più o meno soddisfacente, degli addii o delle Coppe sfiorate, con il passare dei giorni non se ne parlerà più.
L’ultima giornata di campionato è stata vibrante, intensa e ricca di colpi di scena. Nel corso dei 95 minuti si sono sorpassate e contro sorpassate continuamente le tre squadre lombarde che si giocavano i due piazzamenti Champions. Il Milan che era partito bene segnando due reti a Ferrara, alla fine non è riuscito nell’impresa di superare al fotofinish Inter e Atalanta che hanno dato vita a rimonte rocambolesche.
Gli altri hanno “festeggiato” un altro doloroso addio: dopo quello di Totti ieri quello di De Rossi. Baci, abbracci, lacrime, sorrisi, orrori grammaticali (ma INQUELLI siamo ormai abituati…), applausi e fischi, hanno fatto dimenticare per qualche ora, una realtà deludente, promesse mai mantenute e una stagione fallimentare sotto tutti i punti di vista. Appena terminata la sbornia di romanticismo e nostalgia, in molti si renderanno conto del ridimensionamento che è in atto e dei vari cambiamenti che comporterà quest’ultimo anno vissuto. I preliminari d’Eurapa League da giocare quando tutti staranno comodamente in vacanza o a preparare la nuova stagione in qualche ritiro precampionato, inciderà parecchio sul nuovo corso giallorosso che si prospetta essere molto diverso da ciò che si è visto precedentemente.
Il Napoli che ha ricoperto d’oro Carlo Ancelotti per riportarlo in Italia e vincere qualcosa, ha fatto peggio dello scorso anno, mentre la Juventus che si è svenata per portare Cristiano Ronaldo in Italia ha noiosamente rivinto l’ottavo scudetto, ma si guarderà la finale di Champions del 1 giugno a Madrid, come tutti noi italiani dal divano di casa.
In coda festeggiano la salvezza Fiorentina e Genoa, mentre scendono in serie B: il Chievo Verona, il Frosinone e l’Empoli di Andreazzoli che continua a vivere il 26 maggio come un giorno di estremo dolore sportivo. In attesa di sapere chi salirà in serie A tra il Cittadella e l’Hellas Verona nella finale playoff, la Lazio nostra ha chiuso un campionato non esaltante con una sconfitta a Torino che sposta poco o nulla.
Ci sarà molto da lavorare e cambiare in queste prossime settimane d’estate, serviranno diversi acquisti di qualità per rinforzare una rosa che ha palesato qualche limite di troppo, andranno sostituiti nel giusto modo i giocatori importanti che partiranno, le pedine fondamentali con qualche anno di troppo e quegli elementi che hanno dimostrato di non essere affidabili. Questi sicuramente sono i nodi che dovranno sciogliere Simone Inzaghi con Claudio Lotito, la permanenza del nostro Mister è legata a certe garanzie tecniche ancor prima di quelle economiche. Nei prossimi tre giorni sapremo bene quale sarà il nostro futuro, scopriremo chi ci guiderà nella prossima avventura targata 2019/2020 e finalmente tutti i dubbi e le perplessità di quest’ultima settimana, svaniranno di colpo ed inizieremo ad avere le idee più chiare.
Un altro anno è passato, un altro trofeo è stato vinto e messo in bacheca, nonostante tutto e tutti, siamo stati protagonisti fino alla fine e lo saremo sicuramente anche nella prossima.
Come sempre il futuro sarà un grande punto interrogativo per tutti, ma la voglia di ricominciare insieme è sempre tanta. No, non posso giurare che ogni giorno sarò bello, eccezionale, allegro, sensibile e fantastico. Ci saranno dei giorni grigi, ma passeranno sai, spero che tu mi capirai. Nella buona sorte e nelle avversità, nelle gioie e nelle difficoltà, se tu ci sarai… Io ci sarò!
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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