di Danilo GALDINO

Il premio Nobel per la letteratura il gallese Bertrand Russell spiegò che: “In ogni cosa è salutare, di tanto in tanto, mettere un punto interrogativo a ciò che a lungo si era dato per scontato.”
Certezze e dubbi, dubbi e certezze… convinzioni e insicurezze di una persona si fondano su questi due aspetti. I più bravi manipolatori mentali inseriscono continuamente punti interrogativi accanto alle certezze per trasformarle in dubbi logoranti. Questo è l’esercizio più in voga che vien fatto dalla stragrande maggioranza di professionisti o pseudo tali che si occupano di Lazio e sport a Roma. Sfiancare costantemente il popolo biancoceleste che è da sempre viene considerato uno scomodo pericolo, ed esaltare, coprire e giustificare tutto ciò che si vive dall’altra della città.
Dubbi e certezze… certezze e dubbi…
Partiamo dalle certezze: ieri sera l’Arsenal ha battuto il Valencia ed il Chelsea ha superato ai calci di rigore i tedeschi dell’Eintracht Francoforte. Il quadro di chi è arrivato in fondo ad una competizione è ben definito: Liverpool e Tottenham in Champions League; Chelsea e Arsenal in Europa League; mentre in Italia lo scudetto per l’ottava volta consecutiva lo ha vinto la Juventus e la finale di Coppa Italia vedrà difronte la Lazio nostra e l’Atalanta.
Queste squadre sono riuscite in questa stagione a fare quello che tutte le altre sognavano in estate, l’egemonia inglese a livello europeo è stata schiacciante. In Italia prosegue il monopolio bianconero e le uniche squadre che in questi ultimi otto anni, sono riuscite a conquistare le briciole di trofei lasciate dalla Juventus sono Lazio, Milan e Napoli. Tutte le altre niente… solo parole, chiacchiere, promesse mai mantenute e dichiarazioni che si sciolgono come ghiaccioli al sole con l’avvicinarsi della primavera e dei primi caldi.
Certezze e dubbi… verità incontestabili e realtà artefatta…
Esiste solo una squadra in Italia negli ultimi venti anni è stata capace di imprese memorabili, di capovolgere sul campo pronostici considerati scontati. Una sola società storicamente ha fatto cadere le formazioni marchiate con il termine di “invincibili”: il Manchester United di Alex Ferguson, l’Inter del Triplete di Jose Mourinho e la Juventus pluricampione d’Italia di Massimiliano Allegri.
Solo e soltanto la Lazio nostra è riuscita in imprese che i tifosi di tutte le altre squadre possono solo sognare.
Certezze e dubbi…
In questa stagione calcistica, la nostra Banda Inzaghi ci ha regalato più dubbi che certezze, un campionato iniziato in salita, pieno di sali e scendi come le montagne russe di un parco giochi. Un girone d’andata dove si è vinto con le piccole e perso con le squadre più attrezzate; al contrario nel girone di ritorno si è vinto bene con l’Inter e stravinto nel derby, ma abbiamo sbagliato troppe partite con avversari nettamente più scarsi di noi. In Europa stesso discorso, si sono alternate grandi imprese a brutte sconfitte, superando una fase a gironi non facile e uscendo poi ai sedicesimi di finale contro il Siviglia.
La Coppa Italia è stata fino ad oggi, l’unica competizione dove si è vista sempre una squadra forte, autoritaria e capace di superare Inter e Milan nel loro stadio.
Certezze e dubbi…
La certezza è che non esiste un solo tifoso italiano che in cuor suo, non vorrebbe alzare al cielo un trofeo. Tutti partono con grandi speranze e ambizioni, ma puntualmente chi è costretto ad un ruolo di spettatore passivo, tende sempre a sminuire il valore di ciò che è in grado di conquistare. Anche in questa stagione abbiamo ascoltato frasi del tipo: “La Juve vince solo in Italia!!!”, “Mo pure ‘a la Coppa Italia e la Supercoppa so’ trofei?!?”, “L’Europa League è la serie B d’Europa!”, “Un quarto posto vale come un trofeo!”.
Cambiamo i dialetti, cambiano le varie città, ma i concetti dei perdenti, degli invidiosi e di chi vorrebbe ma non è, sono sempre gli stessi.
Certezze e dubbi…
Dieci anni fa qualcuno si inventò che il vincitore della decima Coppa Italia avrebbe dovuto esporre sulla maglia la stella d’argento. Indovinate chi era la squadra che “casualmente” in quel momento aveva vinto nove volte la manifestazione? La Juventus è arrivata a 13 Coppe Italia e le stelle continuano a brillare solo in cielo, nei sogni e sulle sciarpe celebrative stampate anticipatamente come consuetudine da qualche lupo che perde il pelo, ma mai il vizio.
Certezze e… eh?!?… eh???… Cazzate!!!
Di quelle che siamo costretti a leggere e ascoltare ogni santissimo giorno degli ultimi 11 anni vissuti. Montagne e montagne di cazzate inventate per addolcire l’amaro in bocca di tanti eterni sconfitti, per mitigare due lustri di insuccessi storici, delusioni cocenti, figuracce in campo nazionale ed internazionale, promesse mai mantenute, investimenti sbagliati e problemi da occultare.
Sicuramente per gli scienziati della comunicazione e per quei tifosi particolarmente labili, i “veri” trofei nazionali ed europei, non avranno lo stesso valore delle vittorie morali e delle “Coppe Morali” festeggiate mesi prima. Una Supercoppa o una Coppa Italia, non hanno la stessa valenza del recorde di followers sui social network degli ultimi mesi.
Certezze e dubbi… verità inconfutabili e “recorde fantasiosi”…
Queste sono certezze, che nel corso degli ultimi mesi qualcuno ha provato a trasformare in dubbi.
Dubbi e certezze… sappiamo bene come lavorano certi killer mediatici armati di penne taglienti e maschere mimetizzanti, che provano a stordirci con storielle inventate e ingenti quantità di pessimismo. A noi non rimane che non farci condizionare e restare vigili, tra sei giorni c’è una finale, tutti insieme come dall’inizio della stagione, noi e loro, loro e noi, un’unica cosa.
Stelle d’argento… stelle e strisce… le stelle sono tante milioni di milioni… le stelle stanno in cielo e i sogni non lo so, so solo che son pochi quelli che si avverano.
Non rimane che vivere la realtà con il sorriso sulle labbra e lasciare agli altri la loro isola che non c’è, fatta di grandi illusioni e mastodontiche bugie, di stadi avveniristici mai realizzati, di grandi nomi mai arrivati, di ricchi sponsor mai visti e montagne di vittorie morali… seconda stella a destra questo è il cammino, e poi dritto fino al mattino… bla, bla, bla…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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