di Danilo GALDINO (foto © Antonio FRAIOLI)

Quantità: Proprietà di tutto ciò che può essere misurato, definito nelle sue dimensioni. Gran numero, mucchio di cose; moltitudine di persone.
Qualità: qualsiasi caratteristica, proprietà o condizione di una persona o di una cosa che serva a determinarne la natura e a distinguerla dalle altre. Caratteristica o proprietà positiva.
In queste due parole apparentemente simili si trovano mille e più risposte alle domande che la vita da sempre ci pone. Quantità e Qualità…
Sin dalla nostra infanzia ci troviamo davanti a questo bivio. Da una parte il cartello che indica la via della quantità, un percorso apparentemente in pianura, a tratti in discesa, affollato da tante persone che camminano e si mescolano tra loro, senza sapere dove arriveranno di preciso e cosa troveranno. Greggi e greggi di menti labili e fragili che pascolano, facendosi il più delle volte trascinare dalla corrente imposta da altri.
Dall’altra parte il cartello “QUALITÀ” che indica una strada brulla, che si sviluppa in salita, tra rocce e sentieri sconnessi e difficilmente percorribili. Una via poco trafficata, impervia e che mette a dura prova chiunque l’attraversi. Alla fine di questa lunga salita, si arriva alla cima della qualità, una vetta dove l’aria è incontaminata, i colori sono cangianti, la vista è straordinaria.
Quantità e Qualità… tutti noi nel momento in cui abbiamo deciso di ammalarci inguaribilmente di Lazio, abbiamo intrapreso la strada della qualità, confrontandoci e scontrandoci costantemente con la quantità.
In ogni ambito c’è questa netta differenza e questo bivio che differenzia il cammino, nonché il risultato finale. Non è facile nella quantità trovare un elevato tasso di qualità, ma per superare avversari apparentemente insuperabili c’è bisogno di entrambe le componenti. Nelle prossime tre sfide di campionato ci sarà bisogno del supporto, della presenza e dell’estremo sostegno di tutti. Non essere spettatori passivi di ciò che si vive, ma protagonisti determinanti. L’atteggiamento ed il comportamento che si ha sugli spalti, per strada e tra la gente, si riflette sul campo. Lo straordinario rapporto simbiotico che si è creato in questi ultimi tre anni, tra la Banda Inzaghi ed il suo popolo, è sotto gli occhi di tutti. Questa coesione genera fastidio e invidia in tutte quelle componenti che ci osteggiano e combattono quotidianamente. Nei prossimi nove giorni scenderemo in campo tre volte, prima della Santa Pasqua scriveremo il destino di questo campionato: sabato alle 20:30 la super sfida di Milano contro il Milan, mercoledì 17 aprile alle 19:00 recupereremo in casa la partita contro l’Udinese e sabato 20 aprile alle 15:00 ospiteremo il Chievo Verona.
In queste tre gare c’è gran parte del nostro destino, in questi nove giorni c’è molto del nostro futuro, in queste tre sfide c’è il ricordo costante di un recente passato beffardo e deludente. La notte del 20 maggio scorso, è un ricordo costante che riaffiora ogni volta che si ascoltano le note dell’inno della a Champions League. Anche ieri sera, vedendo pareggiare la Juventus in terra d’Olanda contro l’Ajax il pensiero è andato a quella rocambolesca rimonta nerazzurra che non ci ha permesso di partecipare dopo parecchi anni alla manifestazione europea più prestigiosa.
In questi prossimi nove giorni sarà fondamentale restare concentrati, determinati e umili. Servirà rabbia ed entusiasmo, bisognerà restare vigili e attenti, essere presenti e non permettere a nessuno di ripetere quegli strani errori che la scorsa stagione frenarono le nostre ambizioni.
Qualsiasi sia il giorno e l’orario, sarà fondamentale avere entrambi le componenti: quantità e qualità.
Serviranno spalti stracolmi ed infuocati per realizzare un meritato sogno che si coltiva e alimenta da quasi due anni.
Per chi lo avesse dimenticato, siamo a un passo da chi ci precede in classifica ed occupa la quarta posizione, siamo in piena corsa per qualsiasi traguardo.
Saranno giornate intense e la qualità verrà messa a dura prova dagli attacchi della quantità avversa, pioverà di tutto sulle nostre teste fino al 26 maggio. In caso di vittorie e successi, la solita pioggia sporca generata dalle nuvole della comunicazione, si abbatterà sicuramente per depotenziare un ambiente e un popolo, ma per chi è da sempre attenta qualità, tutto questo non è una novità.
Ora è il nostro momento, quello che abbiamo atteso tutta un’estate, quello che abbiamo desiderato per mesi e mesi, quindi accada quel che accada, facciamoci trovare pronti, senza mai dimenticare che per noi il cielo è e resterà sempre più blu…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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