di Danilo GALDINO

Ricreazione: Pausa dallo studio o dal lavoro; distrazione, svago che ridà tono al fisico e allo spirito.
L’inizio e la fine della ricreazione scolastica, veniva sancita dal suono della campanella. Lo sentite voi?!? Il driiiiiinnn che da questa mattina riecheggia per tutti i vicoli, i rioni ed i quartieri della Capitale, indica che la “ricreazione” è finita.
Tanti, troppi, hanno trascorso le ultime due settimane a parlare di sciocchezze e pensare a distrazioni inutili che hanno distolto le attenzioni sulla realtà. Inizia oggi il mese più importanti della stagione: domenica sera l’Inter a Milano, mercoledì sera a Ferrara contro la Spal, domenica 7 aprile alle 18:00 il Sassuolo a casa nostra, sabato 13 aprile alle 20:30 il Milan a San Siro, mercoledì 17 aprile alle 19:00 il recupero con l’Udinese in casa, domenica 20 aprile alle 15:00 il Chievo sempre a casa nostra ed il 24 aprile alle 21:00 la semifinale di ritorno della Coppa Italia contro il Milan a Milano.
Ventotto giorni in cui questa stagione da bella potrebbe diventare straordinaria, sì perché correre non è facile, correre forte è veramente difficile, correre forte rischiando di subire come accaduto lo scorso anno continui sgambetti, spintoni e strattoni è per pochi eletti. Riuscire a tagliare il traguardo nonostante tutto e tutti, avrebbe un valore fuori dal comune e sarebbe ricordato come una straordinaria impresa conquistata tutti insieme.
Per realizzare qualcosa di incredibile servono imprese incredibili, vittorie che segnano il passo contro avversari importanti e sulla carta molto quotati.
Ieri sera si è conclusa la seconda partita della nazionale di Roberto Mancini contro una delle squadre meno competitive d’Europa. Il 6-0 di ieri è un buon risultato, ma non deve illudere più di tanto, perché l’avversario era il più scarso del girone. Basti guardare i dati statistici per capire che quella di ieri era una partita da equiparare ad un allenamento a porte aperte a Coverciano contro una squadra di serie C della Toscana: 41 tiri totali a 3; 78% di possesso palla per gli azzurri, 11 calci d’angolo ad 1.
Sicuramente iniziare il girone J per le qualificazioni al prossimo Europeo con due vittorie e 6 punti in classifica, permettono di sperare in qualcosa di buono per il futuro, ma di strada da percorrere per tornare ai fasti del 2006 ce n’è ancora tanta da fare.
Ciò che veramente fa spazientire è constatare che giornali, radio, siti e tanta gente, oggi ancora è troppo svagata e continua a parla di fantomatici nomi di calciatori che potrebbero approdare a Formello la prossima estate, anziché tornare ad essere concentrati e battaglieri. La “ricreazione” è finita per tutti e si deve tornare a pensare solo ed esclusivamente a sostenere questo gruppo e questo Mister in uno dei momenti più delicati della stagione. Chi ancora non l’ha capito, è pregato di svegliarsi dal torpore che lo imprigiona.
Se qualcuno ha mollato e non crede più, non spera più, ha deciso di non lottare più, si faccia da parte senza disturbare chi ancora non si è arreso.
Ventotto giorni, solamente ventotto giorni per imprimere a fuoco il nostro nome sulle pagine più importanti di questa stagione, ventotto giorni in cui bisognerà ripensare costantemente a tutto ciò che è successo dallo scorso anno fino ad oggi.
La Lazio ed i Laziali sopra ad ogni cosa…
A tutto il resto si penserà dopo per l’intera estate, ora bisogna solo credere e lottare, senza farci distrarre e depotenziare da qualsiasi voce, spiffero o rumore fastidioso.
Ora conta solo l’amore, sì l’amore che da sempre muove ogni passo e azione.
L’amore conta, l’amore conta…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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