di Danilo GALDINO

“Credo che solo una cosa renda impossibile la realizzazione di un sogno: la paura di fallire!”
Quando Paulo Coelho scrisse “L’Alchimista” era il 1995 e come sempre le sue parole ed i suoi pensieri per tantissimi lettori, sortirono l’effetto che ha una torcia dentro un lungo tunnel buio: illuminano e indicano la strada da percorrere. Nel 1995 la Lazio nostra era già da tre anni nelle mani di Sergio Cragnotti e si era tornati a sognare dopo anni e anni di incubi. Aveva come Presidente Dino Zoff, come allenatore Zdeněk Zeman, il Capitano e Re dei bomber era Beppe Signori. Quella squadra seppelliva gli avversari sotto montagne di reti segnate da campioni come Bokšić, Casiraghi, Winter, Fuser ed alla fine di quel campionato si piazzò al terzo posto in classifica.
“Credo che solo una cosa renda impossibile la realizzazione di un sogno: la paura di fallire!”
Il nostro sogno anno dopo anno rinasce in una notte di mezza estate, proprio come quello di William Shakespeare, e quest’anno è iniziato il 18 agosto in una serata conclusasi con una sconfitta interna contro il Napoli. Un sogno però non può svanire con un paio di cadute e settimana dopo settimana, ha iniziato a prende sempre più corpo, regalando momenti di soddisfazione, piacere e felicità.
È insita in ogni essere umano la paura di fallire, perché la fiamma della paura di perdere ciò che si ha e quel che si è conquistato appartiene a tutti, dai più valorosi e coraggiosi, ai più insicuri e pavidi.
Questa fiamma però è come il fuoco, capace di inghiottire e bruciare i più fragili e influenzabili, ma può trasformarsi in una delle fonti d’energia più potenti per chi non la teme e l’affronta sempre con rispetto.
Il nostro sogno non ha un obiettivo o un traguardo ben definito, perché il sogno è la gioia di essere protagonisti del nostro destino e vivere il sogno stesso.
Il prossimo turno di campionato che ci appresteremo a vivere domenica sera, può regalare grandi sorprese, ma come sempre sta solo e soltanto a noi continuare ad alimentare questo sogno senza paure di fallire, anche in caso di mancato successo bisognerà perseverare e lottare fino al termine della stagione.
Davanti a noi, ci saranno gli stessi volti di quei calciatori, che a pochi metri dal traguardo, ci soffiarono la qualificazione Champions League dalle mani. Sarà ancor più stimolante affrontare l’Inter di Spalletti, D’Ambrosio, Icardi, Vecino e tutti gli altri.
Servirà la stessa Lazio vista il 31 gennaio in occasione dei quarti di finale di Coppa Italia. Una squadra concentrata, vogliosa e affamata, sostenuta come sempre da tutti quei Laziali che non indietreggiamo mai di un metro e affrontano tutto e tutti, con il coraggio e la spavalderia di chi ha vinto mille battaglie, superando spettri, fantasmi e la morte stessa.
Sarà lunga questa settimana che ci dividerà dallo scontro con i nerazzurri, ma ci permetterà di prepararci con calma e attenzione a tutti i particolari che merita un match così delicato.
Intanto sabato scorso, la Nazionale ha superato la Finlandia per 2-0, grazie alle reti di due giovani talenti come Barella e Kean, domani dovrà giocare contro il Liechtenstein. Chissà se il nostro Ciro riuscirà a sbloccarsi e dedicare la sua rete all’amico Francesco Acerbi, o se invece conserverà il goal per l’appuntamento di domenica, proprio come ha fatto in Coppa Italia.
Sappiamo benissimo che sarà difficile, e non solo perché l’Inter è una squadra piena di giocatori importanti. Sarà dura realizzare il nostro sogno, perché le figure che gestiscono il carrozzone calcio italiano, non ci amano particolarmente, ma la storia insegna che noi siamo gli “immortali”, che non si sono mai piegati allo strapotere di chi ci voleva morti. Noi siamo la componente ribelle e indomita che puntualmente rende la vita difficile a chi pianifica e manovra il business pallonaro nostrano. Noi non conosciamo insicurezze, incertezze, timori, perché siamo stati forgiati per affrontare ogni cosa e sconfiggerla in nome di un amore ultra secolare.
Non ci sarà spazio in imprese ardue come queste, per chi ha paura di cadere, i tentennamenti eventuali dovranno essere sopraffatti dalla voglia di volare.
Noi siamo i soliti, quelli così, siamo difficili, fatti così. Noi siamo quelli delle illusioni e delle grandi passioni. Noi siamo quelli che vedete qui… Noi siamo liberi, liberi, liberi di volare, liberi di sbagliare, liberi di sognare, liberi di ricominciare.
Noi siamo la rappresentazione più bella dei sogni di tutti gli altri… Noi siamo la S.S.Lazio 1900!
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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