di Danilo GALDINO (foto © Roberto PROIETTO)

Equilibrio… l’equilibrio è possedere la giusta quantità di qualsiasi qualità, che porta all’uniformità e l’armonia. L’equilibrio è anche la qualità fisica che ti permette di rimanere in piedi senza barcollare e senza cadere. La parola è comunemente usata anche per indicare l’equilibrio emotivo o mentale. Il sostantivo viene dal latino aequilībrium, composto da aequus, “uguale”, e lībra, “peso”, quindi di uguale peso, in riferimento a quello stato della bilancia in cui i due piatti si allineano orizzontalmente, essendo i pesi apposti di uguale peso. Ci vorrebbe un po’ più di equilibrio nelle valutazioni, perché se ogni giudizio viene concepito esclusivamente in base al risultato finale di una partita, si pecca di superficialità o incompetenza.
Dopo 72 ore dalla bellissima vittoria di domenica contro il Parma tutto quello che ci vuole è equilibrio.
L’equilibrio ci permette di comprendere che abbiamo ritrovato la Lazio nostra, quella capace di giocarsela alla pari con tutti gli avversari, di imporsi con piglio e personalità, in grado di tessere una manovra ben organizzata, imprevedibile e letale, un gioco che esalta le qualità del
gruppo e le caratteristiche dei suoi uomini migliori.
L’equilibrio ci permette di analizzare i numeri e le prestazioni delle ultime settimane nel modo giusto. Attraverso queste risposte possiamo coltivare la speranza di vivere un finale di stagione da protagonisti, rispettando tutti, ma senza temere nessuno.
Equilibrio… ci vuole tanto equilibrio per non salire sulle montagne russe degli stati d’animo, passando dall’esaltazione incontenibile al pessimismo cosmico, nel giro di poche ore.
Anche quando le vittorie non sono arrivate contro la Juventus, il Siviglia, il Milan ed il Genoa, l’atteggiamento in campo è sempre stato lo stesso, la voglia di giocare e fare la partita, la voglia di vincere e onorare la maglia da parte di tutti, la voglia di non abbattersi e rialzarsi sempre per ripartire.
L’equilibrio ci permette di guardare la classifica e ricordare tutto quello che era stato scritto e detto durante l’estate: le due squadre considerare le anti-Juventus attualmente si trovano a 15 e 22 punti di distacco dalla corazzata bianconera, sia il Napoli che l’Inter sono state eliminate dalla fase a girone di Champions e dalla Coppa Italia. I nerazzurri hanno perso anche la “scialuppa di salvataggio” Europa League. I soldi investiti su allenatori e calciatori importanti non hanno portato nulla e la loro stagione può considerarsi deludente. Il Milan che negli ultimi due anni ha investito più di 300 milioni sul mercato, è uscito dalla fase a gironi di Europa League, lotta con le unghie e con i denti per strappare un posto in Champions e anche quest’anno si gioca una semifinale di Coppa Italia contro la Lazio nostra. Ad oggi la stagione dei rossoneri è in linea con le aspettative iniziali. La situazione dei giallorossi invece è incredibile, sono passati dai soliti titoloni sui giornali carichi di speranza e aspettative letti a luglio e agosto, ad una serie di delusioni devastanti: ad oggi sono a 28 punti di distacco dalla Juventus, rischiano concretamente di non qualificarsi neanche in Champions League, sono stati eliminati dalla Coppa Italia dalla Fiorentina con un risultato tennistico e ormai familiare… 7-1. Il Direttore Sportivo che aveva fatto il mercato non c’è più, l’allenatore che aveva preparato la stagione non c’è più, stessa sorte per lo staff medico, molti giocatori pagati più di venti-trenta milioni hanno deluso le aspettative e non hanno più lo stesso valore. Per l’undicesimo anno consecutivo non hanno vinto niente. Un fallimento totale su tutte le ruote.
Con equilibrio e onestà si dovrebbe dire e leggere questo, eppure in modo scorretto si cerca di comparare situazioni differenti e squadre che erano partite con aspettative e traguardi totalmente diversi.
La Banda Inzaghi è in linea con ciò che immaginavamo e quelle che sono le sue potenzialità. Dopo un quarto posto sfuggito per 15 minuti, una finale di Coppa Italia mancata per un calcio di rigore sbagliato, una buona Europa League con una semifinale mancata a Salisburgo per venti minuti di blackout collettivo, anche in questa stagione la Lazio nostra dopo varie difficoltà iniziali, si sta ripetendo e sta onorando al meglio le varie competizioni.
Equilibrio… ci vuole equilibrio.
Si vuole veramente vedere la Lazio in Champions League? Perché ormai un po’ tutti sanno che questa squadra è costretta a giocare dall’inizio della scorsa stagione contro i poteri forti del calcio italiano, ma in troppi non fanno ancora nulla di concreto per aiutarla a centrare questo importante traguardo e sostenerla in questa sfida durissima.
La sosta porterà qualche giorno in più per ricaricare le batterie psico-fisiche e prepararci per il prossimo tour de force tra campionato e semifinale di Coppa Italia.
Il nostro destino passa per Milano e le sue squadre, non sarà facile, ma nulla di veramente importante lo è mai stato.
In questi giorni ci si rende ancor di più conto di quant’è bello esse Laziali, Laziali come noi, cor core e co’ li brividi ce stamo solo noi…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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