di Danilo GALDINO (foto © Roberto PROIETTO)

“Una persona grata è grata in ogni circostanza. Un’anima che si lamenta, si lamenta anche se vive in paradiso.”
Grazie: Si usa per esprimere gratitudine e ringraziamento. Dietro queste 6 lettere c’è l’essenza del mondo, tanto che Cicerone spiegò che: “la gratitudine è non solo la più grande delle virtù, ma la madre di tutte le altre”.
Prima di iniziare qualsiasi tipo di dissertazione, analisi, commento e considerazione in vista della sfida di domani sera al Franchi di Firenze, dovremmo cominciare tutti con un bel grazie per la splendida settimana che ci hanno fatto vivere i nostri ragazzi.
Grazie a chi da luglio ad oggi ha trasformato lo scetticismo ed il pessimismo, in entusiasmo, soddisfazione e orgoglio. Grazie a chi ci ha sempre creduto e ha lavorato per cancellare il segno meno da ogni situazione che riguardasse il mondo Lazio. Grazie al Mister Simone Inzaghi e a tutto il suo staff tecnico, per l’ottimo lavoro svolto negli ultimi tre anni. Grazie a tutti i ragazzi della rosa che ci hanno regalato emozioni esaltanti frutto del loro sacrificio, sudore e determinazione. Grazie a tutti quei fantastici poeti guerrieri che dall’inizio della stagione sono sempre stati presenti sfidato il freddo, la pioggia, le distanze e ogni genere di limitazione. Grazie… è la prima parola che deve comporre qualsiasi pensiero oggi.
In questi ultimi sette giorni è accaduto tutto e il contrario di tutto, la nostra Banda Inzaghi ha sovvertito ogni pronostico del derby e ha umiliato per 3-0 la squadra giallorossa; le reti di Caicedo, Immobile e Cataldi si sono abbattuti come un ciclone sugli altri e spazzato via ogni cosa…
Eliminati in Champions League, allenatore esonerato, l’addio del Direttore Sportivo, giocatori contestati e messi in discussione da un’intera tifoseria delusa e inferocita.
Da Simone Inzaghi fino all’ultimo dei nostri magazzinieri, grazie per aver reso possibile tutto questo. Ora però bisogna tornare subito concentrati e pensare esclusivamente al campo per dare continuità a tutto quello che di buono si è visto e si è fatto recentemente.
Qualsiasi cosa accadrà a Firenze al termine della partita non dimenticate ciò che tutti questi ragazzi ci hanno fatto vivere, non bisogna dimenticare che per noi la stagione non è ancora finita e fino al 26 maggio prossimo di appuntamenti importanti ne avremo ancora molti da vivere. Non va mai dimenticato che questo gruppo ha impresso il proprio nome sull’albo d’oro dei vincitori alzando al cielo una Supercoppa in quel rocambolesco 13 agosto 2017 e anche in questa stagione stanno provando a ripetere qualcosa di simile, nonostante le solite difficoltà.
Firenze ed i suoi mille intrecci… Stefano Pioli, i figli dei nostri Simeone e Chiesa, il ricordo di Davide Astori, il rifiuto di vestire la maglia viola di Milinkovic e la sua voglia di Lazio, quel maledetto 15 maggio del 1999, l’arbitro Treossi e il fallo non fischiato su Salas, la famiglia Cecchi Gori…
Firenze resta sempre per tutti noi una città dai mille ricordi e significati, lo sanno bene i nostri ragazzi e dopo aver onorato al meglio la semifinale di andata di Coppa Italia ed il derby, proveranno a ripetersi anche domani sera.
Intanto però GRAZIE… per tutte le emozioni vissute e condivise fino ad oggi, tornare a vedere tanti Laziali di tutte le età felici e contenti, allo stadio come a Formello, è la nostra più grande vittoria. Vederli sorridenti cantare i nostri cori ed il nostro inno, prima, durante e dopo la partita, è il punto di partenza da dove ripartire ora e nel futuro prossimo.
Ho ancora la forza che serve a camminare, picchiare ancora contro per non lasciarmi stare. Ho ancora quella forza che ti serve quando dici: “Si comincia!”
Ho ancora la forza di non tirarmi indietro,
di scegliermi la vita masticando ogni metro, sempre spalla a spalla con tutti quei meravigliosi figli del nostro stesso sentimento.
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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