di Danilo GALDINO

In molti paesi del mondo questo giorno è considerato la Festa delle donne, ma in realtà l’8 marzo al pari di tutti gli altri giorni dell’anno è la giornata dell’amore.
Sì l’amore, perché nella vita di ognuno di noi c’è una o più donne che si amano, rispettano e proteggono.
Si scrive donna, si legge amore…
Nasciamo dall’amore e dal coraggio di una donna che si trasforma in madre, dall’amore che si nutre per una donna sbocciano i fiori più belli e profumati: i nostri figli. Una piccola grande donna è in grado di donare l’amore incondizionato ed eterno, perché un padre e un vero uomo non tradirebbe mai una figlia.
La società di oggi riesce a svilire e rendere commerciale ogni tipo di situazione, più o meno nobile, più o meno importante, la giornata internazionale per ricordare le donne è una di queste. Corteggiare, rispettare e vivere le proprie donne nel giusto modo è qualcosa che va fatto quotidianamente.
La Lazio e le donne, qualcuno si domanderà cosa hanno in comune? Beh, tutto… la Lazio nostra è una creatura speciale, affascinante, che fa palpitare forte il cuore, dona e trasmette entusiasmo ed energia, è qualcosa che non invecchia mai e non sfiorisce con il passare del tempo.
La Lazio nostra è un po’ mamma ed è sempre pronta ad accoglierti tra le sue braccia; è complice perché qualsiasi cosa tu faccia di giusto o sbagliato, lei non ti giudica e tradisce mai; è il riflesso che vedi nell’iride di tua figlia e nei sorrisi di tuo figlio.
La Lazio nostra e le nostre donne, sono il carburante che ci spingono ad affrontare tutto e tutti sempre con il giusto piglio.
Ieri pomeriggio c’erano donne e uomini di tutte le età a salutare e ringraziare la Banda Inzaghi per l’ennesima emozione regalateci in questi ultimi tre anni.
Se qualcuno avesse dei dubbi sul rapporto simbiotico che lega ormai da tempo questa squadra al suo popolo, dovrebbe immergersi per qualche ora in questi bagni d’amore che si ripetono costantemente. Per capire quanto siamo fortunati, basta volgere lo sguardo dall’altra parte della città, dove i tifosi giallorossi, vengono da tempo offesi, scherniti, ripresi e addirittura minacciati, dai loro calciatori e dirigenti.
L’8 marzo oltre a portare mimose, cioccolatini e bigliettini d’auguri, ha portato un nuovo esonero in serie A: Eusebio Di Francesco non è più l’allenatore degli altri. Fatale l’umiliante sconfitta al derby e la cocente eliminazione in Champions League per mano della squadra di Sergio Concecao.
Di piacevoli sorprese ed emozioni trascinanti, in quest’ultima settimana ne abbiamo ricevute veramente tante.
Il regalo più bello in un giorno così speciale non deve arrivare da un fioraio, da una pasticceria o da una gioielleria, ma la sorpresa che scalderebbe il cuore, emozionerebbe e farebbe felici donne di tutte le età, ma anche tutti gli uomini, lo aspettiamo dal rettangolo verde di gioco domenica sera a Firenze.
L’8 marzo però non é solo un giorno importante per tutte le donne che conosciamo, ma è anche un momento legato ad uno dei nostri angeli più belli: l’8 marzo 1995 nasceva Mirko Fersini.
Non è un caso, che poche ore fa, più di 5.000 Laziali erano presenti al campo intitolato al nostro giovane aquilotto.
Oggi come ogni giorno della nostra vita, è per tutte le nostre madri, le nostre compagne, le nostre figlie, le nostre sorelle, ma anche per tutti quei figli del nostro stesso sentimento che vivono quotidianamente le nostre stesse emozioni. Un bacio, una carezza, un abbraccio e un fiore a te… a te… a te… a te che sei, la più bella di tutte quante…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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