di Danilo GALDINO

“Signore dai forza al mio nemico e fallo vivere a lungo, affinché possa assistere al mio trionfo…”
Questa preghiera e richiesta a Dio è stata rivolta da una delle figure più importanti della storia francese e del mondo: Napoleone Bonaparte!
A distanza di un paio di secoli, queste stesse parole vengono rivolte ogni mattina da molti Laziali, costretti a lottare continuamente contro tantissimi nemici più o meno dichiarati. La nostra stagione non è stata strepitosa come quella dello scorso anno, numeri e statistiche non sono esaltanti come quelli che 12-18 mesi fa lasciarono a bocca aperta tutta l’Europa, ma ugualmente la Banda Inzaghi non sta tradendo le nostre aspettative ed è ancora l’unica squadra italiana impegnata su tre fronti. Questo campionato rispetto a quelli passati è molto equilibrato sotto tanti punti di vista. Nel corso di questi mesi è stata una continua corsa fatta di sorpassi, contro sorpassi, inaspettate cadute, incredibili accelerazioni, soste imposte, rallentamenti forzati. Nessuno allo start pensava che la Banda Inzaghi avesse i cavalli nel motore e carburante a sufficienza per andare alla stessa velocità degli altri team più pubblicizzati. In molti si sono dovuti ricreduti e ravvedere settimana dopo settimana, vittoria dopo vittoria, ed i nemici sono aumentati sempre più giorno dopo giorno.
Dopo la quarta giornata del girone di ritorno la classifica è la seguente:
Juventus 63 punti
Napoli 52 punti
Inter 43 punti
Milan 39 punti
Atalanta 38 punti
Altri 38 punti
LAZIO 38 punti
Torino 34 punti
Partita dopo partita, la situazione si sta definendo sempre più e si è creato un mini torneo nel campionato, con 5 squadre raccolte in soli 5 punti a contendersi due posti in utili per partecipare alla prossima Champions League ed i restanti per l’Europa League. Ogni partita avrà un peso importante e anche un solo punto strappato con le unghie e con i denti il 26 maggio prossimo, peserà come un macigno e farà la differenza. Chi ha storto il naso per le nostre ultime due vittorie, non ha ben chiaro cosa sta accadendo in questa stagione. Ieri ad esempio il Frosinone ha sbancato Marassi, dando una bella spallata alla Sampdoria per la corsa all’Europa. L’Atalanta ha dovuto faticare parecchio per superare la Spal in casa ed il Napoli sabato ha pareggiato è stato inchiodato sul pareggio a Firenze.
Nessuno quest’anno vince senza mai soffrire o palesare qualche difficoltà, nessuno passeggia puntualmente sul proprio avversario di turno, ogni partita nasconde per tutti mille incertezze e pericoli. Nonostante un calendario da brividi, noi siamo la in corsa appaiati insieme a tutte le altre squadre di testa che dovranno prima o poi affrontare anche loro le prime due della classe.
Inizia da oggi la settimana europea, quella in cui saremo protagonisti di una grande sfida, contro uno degli avversari più accreditati per la vittoria finale della manifestazione. Il titolato e blasonato Siviglia è la vera prova del fuoco per tutti noi, superare il turno ci catapulterebbe anche quest’anno tra le sedici squadre più forti dell’Europa League. Non sarà facile, anzi servirà una vera e propria impresa tra andata e ritorno, ma questa Lazio nostra in questi ultimi tre anni ci ha insegnato che nulla è impossibile. Anche gli avversari che sulla carta avevano tutti i pronostici favorevoli dalla loro parte, sono stati spesso schiantati e superati.
Tutto può accadere quando è il cuore a guidare ogni azione, quando la determinazione ed il desiderio spingono ogni movimento in campo.
Dietro ai successi della Banda Inzaghi, c’è tanto orgoglio, senso d’appartenenza, riconoscenza e coraggio. Alla base di tutto ciò che di speciale ed emozionante si continua a vivere da tre stagioni, c’è un giovane e capace allenatore che non manca mai di rimarcare alcuni concetti fondamentali a tutti, nemici e non, che ogni volta ha risposto alle provocazioni sempre allo stesso modo: da Laziale!
“Io sono alla Lazio da 20 anni ed è la cosa più bella che potesse capitarmi”.
Queste parole da circa mille giorni, sono musica celestiale e poesia travolgente, per le nostre orecchie. Sono la vittoria più grande per chi ha sempre sognato di essere rappresentato in campo e fuori, da qualcuno che provasse i nostri stessi sentimenti.
Affianchiamo questo allenatore e questa fantastica Banda, sosteniamoli in questa ennesima prova difficilissima, perché sicuramente non sarà facile per noi, ma non sarà semplice neanche per tutti i nostri avversari sconfiggerci.
“Signore dai forza al mio nemico e fallo vivere a lungo, affinché possa assistere al mio trionfo…”
Pronti a vivere tre settimane fondamentali per il nostro futuro, pronti a far sventolare come sempre le nostro mille bandiere, senza timori e paure, con rispetto ed umiltà, e con quella sana rabbia propositiva che muove ogni nostra azione.
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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