di Danilo GALDINO

Il poeta francese Alfred de Musset spiegó che: “Per riuscire nel mondo, prendete bene in considerazione queste tre massime: vedere, è sapere; volere, è potere; osare, è avere…”
Non rimane che continuare a vedere e vigilare su tutto quello che ci circonda per trovare le giuste risposte e cercare di sapere sempre più verità; di continuare a voler vivere da protagonisti e non, come accade a molti altri, d’anonimi figuranti; e continuare a osare sempre senza indugi e tentennamenti per conquistare ciò che sogniamo e desideriamo ardentemente.
Le festività sono terminate ieri con l’Epifania e da oggi tutti i nostri ragazzi torneranno ad allenarsi e prepararsi per una seconda parte di stagione importantissima e piena di insidie.
In queste ultime ore prive di calcio giocato il calciomercato impazza e sta sfornando continuamente nomi di ogni genere. Sembra di essere alla Borsa di Milano o negli anni ‘80 fuori allo stadio Olimpico scoperto: “Compro! Compro! Compro! Vendo… vendo e compro!”
Non sono né broker finanziari, né bagarini old school, ma i nuovi esperti di mercato che hanno fonti e contatti di fantasia e sparano una serie infinita di nomi, trattative e contatti su social network, siti e redazioni di giornali e giornaletti. Gli insider, gli influencer, gli amici virtuali di tutti, che durante il giorno svolgono lavori agli antipodi con il mondo del calcio, ma che hanno sentito e parlato con quello o quell’altro Mister X, o amico dell’amico.
Nelle ultime 48 ore la Lazio nostra, ha venduto e piazzato in giro Rossi, Caceres, Murgia, Basta, Patric, Wallace e Milinkovic… ah no, il campione serbo per ammissione del suo procuratore dice di essere felice alla Lazio e che a gennaio non si muoverà.
In entrata siamo passati da Sala della Sampdoria, ad Anderson parcheggiato questa estate alla Salernitana, poi Darmian e Zappacosta che voglio andare via dalla Premier, a nomi importanti come l’albanese Hysaj del Napoli o al giocatore Malcom del Barcellona che il povero Mangiante di Sky sta ancora aspettando all’aeroporto da questa estate, fino ai giovani sudamericani Elmas, Gaich e Cipriano.
Sembra una gara continua a chi la spara più grossa e la scrive per primo.
Questo è il mercato virtuale che siamo costretti a vivere e sopportare dodici mesi l’anno e che esplode in tutta la sua potenza in queste settimane di gennaio.
Chissà se la Banda Inzaghi già a partire da sabato pomeriggio nel primo impegno stagionale della Coppa Italia contro il Novara, potrà schierare qualche volto nuovo. Ciò che è sicuro che affronteremo le prime due della classe alla ripresa del campionato, senza Marusic squalificato per due turni e unico interprete del ruolo di esterno destro, ritenuto all’altezza e affidabile.
I veri nuovi acquisti di questa seconda parte di stagione non saranno presentati alla stampa e alle tv, perché molto probabilmente gli innesti più importanti non arriveranno da altri club, ma direttamente dalla nostra rosa: Berisha, Badelj, Durmisi e Lukaku. Tutti questi giocatori sono stati out per mesi frenati da malanni e infortuni vari. Come sempre il vero fuoriclasse e l’unica certezza che prenderà la squadra sulle spalle, guidandola e spingendola fino alla vittoria, provando a sovvertire la volontà dei poteri forti, sarà il popolo Laziale.
Non possiamo guardare troppo lontano perché il futuro è per tutti un grande punto interrogativo, ma possiamo sicuramente goderci al meglio il presente.
Il presente più bello si chiama comunque S.S.Lazio 1900. il presente più entusiasmante è composto dai Laziali… poterli vivere continuamente in ogni modo e in ogni luogo. Tra 40 ore arriverà una data che solo il nostro popolo è in grado di vivere in un certo modo. Nessuna tifoseria italiana da sempre si ritrova spontaneamente, in migliaia di persone di ogni età, nel luogo dove tutto ebbe inizio: 9 gennaio a Piazza della Libertà per celebrare e festeggiare la nostra Lazialità.
Come tutti gli essere umani non avremo certezze sul futuro, ma ad oggi continuiamo ad essere la rappresentazione più bella dei sogni di tutti gli altri.
Quant’è bello esse Laziali, Laziali come noi, cor core e co’ li brividi ce stamo solo noi…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!

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