di Danilo GALDINO (foto © Antonio FRAIOLI)

“Niente puoi raggiungere se non lo sogni. Tutto ciò che esiste, è prima stato concepito come un sogno, tutto ciò che è stato realizzato, è stato prima pensato. Una cosa è certa, se non immagini… non realizzerai”.
Tra i vari pensieri che ci ha regalato Stephen Littleword, questo è tra i più illuminati, perché alla base di ogni grande impresa che gli uomini hanno realizzato nel corso della storia, c’è sempre stato un sogno.
Ma cos’è un sogno?
Molti in modo superficiale si limitano ad associare la parola sogno alla definizione che si trova sul vocabolario della lingua italiana: “Attività mentale che si svolge durante il sonno, caratterizzata da impressioni visive, sensazioni e pensieri non coordinati tra loro logicamente, ma esprimenti desideri, ricordi, emozioni inconsce.”
Tanti, troppi, non comprendono che sognare da coscienti e con gli occhi aperti, non é folle utopia, ma ideare, progettare, pianificare e vedere, ciò che tanti hanno paura ad affrontare o addirittura immaginare. Perché? Perché perseguire un sogno implica sacrificio, fatica, rischi… quindi sognano solo le persone più coraggiose, audaci e anticonformiste.
Il nostro sogno più grande non si interrompe o svanisce al risveglio, non dura una manciata di minuti ad occhi chiusi, il nostro sogno ci accompagna un’intera vita, ha i colori del cielo e come tutto ciò che è veramente straordinario, unisce, aggrega e viene condiviso da un’infinità di persone.
Ad ogni stagione il nostro sogno magicamente riparte da zero e sta solo e soltanto a noi trovare la forza, la determinazione ed il coraggio di sostenerlo.
I prossimi 5 giorni saranno molto importanti per il nostro sogno, perché ci avvicineranno ad una doppia sfida in Europa e in Italia, che non ammette distrazioni di alcun genere. Chiudere al meglio prima dell’ennesima sosta della nazionale, sarebbe fondamentale per certificare una qualificazione che in molti credevano impossibile dopo il brutto capitombolo di Francoforte e un quarto posto in campionato che in parecchi avevano dimenticato dopo il brutto tonfo contro l’Inter.
Chi intende restare accanto al proprio sogno, ai propri fratelli e a difesa di un amore così grande, sarà come sempre al solito posto.
Il tuo sogno si nutre di amore, coraggio, tenacia, perseveranza e sana follia propositiva. Il mio sogno si nutre del tuo stesso sentimento…
Chi ancora non comprende le difficoltà che da tre stagioni siamo puntualmente costretti ad affrontare sul nostro cammino, vive in modo superficiale e altamente condizionato da chissà quale interessi.
Adesso serve giocare senza indugi e tentennamenti, crederci e osare, schierandosi accanto ai propri fratelli, consci delle grandi difficoltà che si materializzeranno, ma consapevoli che nulla è impossibile per questa Banda ed il suo popolo.
E allora, perché hai le carte e passi?
Giocati i tuoi assi, in due il rischio è minimo, siamo in condominio. Che chi mangia polvere, lascia i denti mordere, perché quelli come noi, non li schiacceranno mai… sei uguale a me, altro che no, sei come me in ogni atomo…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!!!

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