di Danilo GALDINO

Roma il 26 ottobre 1871 era popolata da 300.000 persone che rendevano i rioni della città qualcosa di particolarmente affascinante, caratteristico e unico.
Il 26 ottobre 1871 nella Città Eterna veniva alla luce uno straordinario artista: Carlo Alberto Salustri.
Nel corso degli anni questo splendido poeta e scrittore si fece apprezzare per le sue composizioni in dialetto romanesco.
Il suo pseudonimo anagrammatico di Trilussa divenne sempre più famoso e conosciuto.
Nei primissimi anni del 1900 lui come la stragrande maggioranza dei romani andavano a seguire con entusiasmo le gesta di giovani atleti che si cimentavano nello sport che era approdato nel nostro paese: il football. In Italia venne ribattezzato subito calcio e nei parchi ed i giardini del centro di Roma si davano battaglia varie realtà.
A Piazza d’Armi giocava la Lazio ed il suo grande centroattacco Sante Ancherani divenne presto beniamino per molti amanti di questo sport di ogni età.
Carlo Alberto Salustri era uno di questi…
“L’aquila vola alta, tutto il resto striscia…”
Con poche parole e pochi versi questo grande artista riusciva a spiegare perfettamente ogni cosa.
Oggi per il suo compleanno Trilussa, avrebbe commentato con romanticismo e fierezza la splendida impresa della Banda Inzaghi in terra francese. A distanza di 118 anni, a correre e lottare con una maglia degli stessi colori del cielo e l’aquila sul cuore come simbolo, ci sono sempre giovinotti che appassionano i cuori di molti romani.
“Se insisti e resisti, raggiungi e conquisti…”
Questo diceva e avrebbe detto anche oggi, il nostro Carlo Alberto Salustri.
La notte di ieri sancisse il ritorno della Banda Inzaghi, capace come nelle scorse stagioni, di andare in ogni campo d’Italia e d’Europa a imporre il proprio gioco.
Cuore, forza e determinazione, fanno sempre la differenza, in campo come per strada e sugli spalti.
Questa trasferta Marsigliese verrà ricordata come la vittoria dei poeti guerrieri Laziali, 512 leoni… che in ogni angolo del campo di gioco e della città, hanno per l’ennesima volta dimostrato il valore e la forza dei Laziali.
Come accade nelle notti importanti, sono proprio quei giocatori colpiti dalle critiche più aspre a salire in cattedra e far ricredere i tanti ipercritici: Wallace, Caicedo sempre più protagonista e per concludere Marusic.
Tre reti, tre punti e una prestazione da grandissima squadra contro la finalista dell’ultima edizione dell’Europa League.
Lo stesso Rudi “spocchioso” Garcia, a fine gara ha alzato le mani e decretato la supremazia schiacciante della nostra Banda. Ora il discorso Europa si fa più in discesa, ma non è ancora del tutto conquistata matematicamente la qualificazione. Adesso però, testa solo e soltanto a lunedì sera, dopo il Marsiglia di Garcia, arriva l’Inter di Spalletti…
Trilussa ed i nostri nonni ce lo hanno insegnato…
“Se insisti e resisti, raggiungi e conquisti…”
La nostra Banda Inzaghi è tornata, finalmente agguerrita, forte e cazzuta come la conoscevamo.
La radio sta dicendo che è meglio se restate in casa, perché i ragazzi sono, i ragazzi sono, i ragazzi sono in giro…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!!!

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