di Danilo GALDINO

Tutti abbiamo dei desideri, dai bambini alle persone con i capelli color argento.
I desideri possono durare pochi minuti o per una vita intera, possono essere realistici e realizzabili, o al contrario possono risultare inverosimili e utopistici. Alcuni studiosi, hanno fatto più di un’indagine per stilare una classifica dei 5 desideri più importanti o più desiderati nella vita dell’uomo.
Al primo posto c’è il desiderio di restare per sempre giovani e non invecchiare mai, al secondo c’è il desiderio di essere felici ed appagati, al terzo posto il desiderio di diventare immortali e lasciare un segno ai posteri, al quarto posto si vorrebbe tornare indietro nel tempo, al quinto c’è il desiderio di non perdere mai la persona amata.
Riflettendoci bene noi che viviamo con la Lazio nostra nel cuore abbiamo realizzato tutti ciò che viene desiderato da un uomo. Perché? Perché, il nostro amore incondizionato è l’elisir di lunga vita, le emozioni che ci regaliamo continuamente ci permettono di restare eternamente giovani e non invecchiare mai. La consapevolezza e la gioia dell’esser Laziali ci rende continuamente felici e appagati. La condivisione di momenti speciali e la trasmissione di un sentimento ci permette di diventare immortali e lasciare per sempre un segno nel cuore di tante altre persone. La Lazio nostra ci consente di tornare continuamente indietro nel tempo attraverso ricordi indelebili e incancellabili. Il desiderio di non perdere mai la nostra amata dipende solo ed esclusivamente da noi, perché la nostra amata è sempre la pronta ad attenderti senza chiederti nulla fuorché amore e sostegno. Solo tu puoi decidere di perdere o abbandonare ciò che ami incondizionatamente.
È insito nell’uomo un’inspiegabile e latente insoddisfazione, ed il più delle volte si desidera e brama, tutto ciò che non si possiede.
Il grande filosofo greco Epicuro, fondatore di una delle maggiori scuole filosofiche dell’età ellenistica e romana, spiegò di:
“Non rovinare quello che hai, desiderando ciò che non hai. Ricorda che ciò che ora hai, un tempo era tra le cose che speravi di avere…”
Ciò che abbiamo ora è tutto quello che desideravamo da tanti e tanti anni: una squadra che rappresentasse in ogni gesto, parola e comportamento, quel che il Laziale è da sempre. Sognavamo la Lazio dei Laziali, e finalmente si è materializzata davanti ai nostri occhi.
Una squadra che profuma di Lazio, che ricorda squadre e personaggi che hanno lasciato un segno indelebile nei cuori di tutte le generazioni.
Una squadra che contrasta con forza e tenacia, i tantissimi nemici, avversari e detrattori che dall’alba del 1900 ad oggi, vedono la nostra società come un pericolo, come qualcosa di troppo ingombrante e scomodo, come un’entità elitaria, nobile e storica, che suscita invidie e gelosie.
Quattro stagioni fa eravamo a interrogarci tutti dove fosse finita la squadra guidata dal Mister Pioli, quella capace di conquistare un terzo posto in classifica e raggiungere due finali nazionali. Quel gruppo si era dissolto nel giro di pochi mesi facendoci sprofondare nuovamente nel purgatorio delle incertezze, delle amarezze e delle sconfitte deludenti. Quella squadra svanì proprio dopo un derby perso in malo modo e da quello che sembrava per tutti la fine invece era l’inizio di qualcosa di inaspettatamente e incredibilmente bello. Dal castigo di Norcia ad un nuovo derby da affrontare in modo totalmente diverso, al fianco di una Banda di Laziali che incendia e infuoca i cuori di tutti noi.
“Non rovinare quello che hai, desiderando ciò che non hai. Ricorda che ciò che ora hai, un tempo era tra le cose che speravi di avere…”
Alla vigilia di una delicata stracittadina , e ad appena 48 ore dalla splendida vittoria di Udine, la consapevolezza di avere tutto ciò che speravamo di avere un tempo e desideravamo più di ogni altra cosa, ci spinge ad affrontare ogni ostacolo con un bel ghigno di sfida e senza alcun timore.
La formazione giallorossa nonostante l’avvio di stagione poco convincente va rispettata, ma non temuta. Nonostante abbia diversi giocatori di qualità, la nostra Banda Inzaghi non ha nulla da che invidiare alla squadra di Di Francesco che era partita questa estate con il solito appoggio mediatico, per un campionato di vertice, ma la realtà dice che attualmente è quattro punti sotto a noi dopo solo sei giornate.
Le vittorie ed il conseguente entusiasmo, sono i migliori antidoti per combattere la stanchezza degli impegni ravvicinati.
Per raggiungere un traguardo prestigioso bisogna darci dentro sempre, continuamente, senza tregua. I vincenti vivono costantemente sotto pressione, continuamente in discussione e sotto esame. Un vincente è l’unico che non deve e può godersi il gusto ed il sapore delle proprie vittorie, se ne deve nutrire, ma dopo appena all’albeggiare del nuovo giorno deve ricominciare tutto da zero. Essere dei vincenti implica fatica, sacrificio, concentrazione e umiltà, quindi la fantastica serata friulana di mercoledì, va immediatamente presa è chiusa nel forziere dei ricordi più belli ed emozionanti, perché il futuro è oggi ed il nostro viaggio è ancora lungo.
Stanotte come sempre non si dormirà, perché l’attesa che precede l’evento più sentito dell’anno, non muta con lo scorrere del tempo.
Non sarà semplice vincere il derby, perché nessuna vittoria in una stracittadina è figlia della facilità o della casualità, ma con questa squadra e questo popolo, nulla è impossibile, niente è irraggiungibile.
Vincere è ciò che desideriamo più di ogni altra cosa, semplicemente perché città de Roma te vojo bene e er Tevere me scorre nelle vene, nun pò esse che con un “la” c’hanno rovinato una città…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!!!

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