Alessandro Vocalelli è intervenuto sugli 88.100 di ElleRadio nella trasmissione Laziali On Air, condotta da Danilo Galdino e Fabio Belli:
“Ieri per i laziali è stata sicuramente una giornata positiva, i tifosi biancazzurri saranno stati sicuramente felici, oltre che per la netta vittoria sul Genoa, anche per le difficoltà della Roma. La Lazio però se vuole giocare un gran derby deve continuare sulla strada intrapresa e migliorare ancora, a partire dalla trasferta di Udine. I friulani sono la classica squadra che ha degli alti e bassi ma che riesce a mettere in difficoltà molte squadre. Sarà importante la gestione della trasferta, la Lazio tornerà in nottata da Udine per poi giocare nel pomeriggio la stracittadina, sarà fondamentale gestire al meglio le energie.”
“Parlando di Caicedo, si rischia sempre di sembrare presuntuoso dicendolo, ma pur non avendo avuto prima di queste ultime due partite segnali particolarmente confortanti dall’ecuadoriano, ho sempre avuto fiducia in Tare che per portarlo alla Lazio conosceva le sue qualità. Ma anche nelle precedenti apparizioni di Caicedo per il suo modo di giocare ed assistere i compagni si era visto che si trattava di un calciatore di buona qualità e sicuramente di grande generosità. Magari non vedrà straordinariamente la porta, ma la sua capacità di saper giocare bene al fianco di Immobile lo renderà particolarmente importante nell’economia della rosa di Inzaghi.”
“Discutendo prima del campionato ho avuto anche qualche scontro dialettico, credo che la Lazio sia una squadra generalmente sottovalutata. Tutti ritengono che sia una squadra che compie quasi un miracolo ottenendo risultati positivi, invece ritengo che le buone cose fatte siano il frutto di una qualità generale molto alta. Quando l’ho detto a qualcuno si sono rizzati i capelli, ma nell’undici titolare non vedo la Lazio molto lontana dal Napoli come qualità generale. Se alcune alternative si confermeranno di livello come sembra sulla carta, la Lazio potrà sicuramente confermarsi protagonista di questa Serie A.”
“La Roma gode di una discreta protezione da parte di movimenti d’opinione, si cerca sempre di mettere in secondo piano problematiche evidenti e così si fa anche il male di una squadra, perché la critica è un elemento fondamentale per crescere. Alla squadra giallorossa con determinate cessioni sono state tolte continuità e certezze: il calcio è fatto anche di equilibri, calciatori come Nainggolan e Strootman regalavano sicurezze anche nelle giornate in cui erano meno in forma. La Roma ogni anno smonta la squadra e cerca di rimetterla in pista ricominciando da capo, ma non sempre le cose riescono nei modi migliori. Il Napoli l’anno scorso ha fatto meglio per la continuità della rosa, e la Lazio sta facendo la stessa cosa: squadre come Napoli, Inter e Lazio, senza un’offerta nettamente convincente, ha tenuto giocatori richiesti com Koulibaly, Icardi e Milinkovic-Savic. Alla Roma non c’è stata un’offerta che, se appena dignitosa, non è stata accettata: era accaduto persino per chi è rimasto come Dzeko, che ha deciso poi in prima persona di non partire.”