di Danilo GALDINO

Osservando il settore ospiti del Castellani di Empoli, un brivido d’emozione da vita ad una riflessione: il nostro popolo continua ad essere il bene più prezioso che possediamo, la base solida e incrollabile su cui costruire ogni sogno, progetto e sfida. Ma cos’è un popolo?
Popolo: collettività relativamente omogenea di uomini accomunati da lingua, cultura, origini, tradizioni. Etnia, insieme di abitanti di uno stato, di una città. Folla, moltitudine di persone.
Far parte di un popolo è qualcosa di speciale, perché non c’è posto e luogo troppo distante per un popolo, non esiste cella o prigione capace di isolare un popolo; muri, limiti e confini non riusciranno mai a dividere un popolo.
Essere un popolo con un radicato senso d’appartenenza e una storia alle spalle fatta da figure nobili e leggendarie, permette di vincere il tempo, di scrivere la storia, di essere diverso da tutti gli altri.
Un popolo, un’etnia, è segno d’identità marcata, il nostro nome o cognome viene sempre accompagnato dal termine identificativo “il Laziale” e già questo è motivo d’orgoglio e fierezza. La nostra vittoria si consuma ogni giorno in ogni dove, rappresentare e far parte di qualcosa di straordinariamente unico ed elitario come il popolo Laziale ti permette di sorridere anche al buio o davanti alla morte.
“La Lazialità è un senso di appartenenza molto forte. Io sono arrivato qui che ero ragazzo, nel 1999, avevo appena compiuto 23 anni e adesso sono 19 anni che sono qui e sono Laziale a tutti gli effetti. Ho due figli nati a Roma, tutti e due Laziali, ed è qualcosa che ho dentro e cerco di trasmettere ai miei giocatori. Poi abbiamo la fortuna di vivere qui a Roma, abitando in centro io vivo la città: so che ci sono tanti Laziali che ci vogliono bene e hanno tantissima Lazialità, e tutte le volte mi dicono di ricordarlo ai ragazzi. Ma penso che non ce ne sia bisogno, perché tutti hanno grande senso di appartenenza.”
Queste parole del Mister Simone Inzaghi, sono la vittoria più bella per un intero popolo. Questo pensiero fu espresso mesi fa, ma continua ad essere ben chiaro a tutti, in primis a chi lo ha esternato pubblicamente con orgoglio. Vedere ad ogni triplice fischio prendere tutti i suoi ragazzi e portarli sotto il nostro settore è un’emozione travolgente. Sognavamo una Lazio dei Laziali, la sognavamo più di ogni altra cosa, la sognavamo quanto uno scudetto o una Champions League. Sognavamo una squadra che si comportasse come 11 tifosi in campo e tanti altri in panchina o a bordo campo, che si mescolasse e fondesse con tutti i figli del loro stesso sentimento sugli spalti.
Ciò che rende la Lazio nostra la differenza è proprio il suo popolo, non avremo i titoli della Juventus, del Milan, dell’Inter o del Real Madrid, ma la nostra storia e l’essere un Ente Morale, ci fa più ricchi e speciali di tutti gli altri.
Città d’Italia e d’Europe, stazione Termini o aeroporto di Fiumicino, centro sportivo di Formello o ponte Milvio, piazza della Libertà o sedi istituzionali, non importa che sia giorno o notte, non importa che sia un giorno feriale o festivo, non importa il motivo o l’avvenimento, il nostro popolo non tradisce mai un appuntamento e dimostra sempre di essere unico e ineguagliabile.
Siamo la rappresentazione più bella dei sogni degli altri, siamo ciò che vorrebbero essere tutti gli altri, siamo capaci di cose che vorrebbero fare tutti gli altri.
Per questo siamo tanto invidiati, criticati e osteggiati.
2.000… 5.000… 10.000… 30.000… I Laziali sfilano orgogliosi e fieri ovunque.
Il vento che soffia ininterrottamente da due anni è un vento libero e ribelle, un vento trascinante e che permette a tutti di volare. Un vento pronto a spazzar via qualunque cosa provi ad arginarlo. Un vento che continua senza sosta a sospingere un gruppo di Laziali che vince e lotta contro tutto e tutti. Lo insegna la storia:
NESSUNO PUÒ FERMARE IL VENTO!!!
Il nostro popolo si specchia continuamente nei suoi meravigliosi colori, ovunque noi andiamo ci basta alzare gli occhi al cielo per vedere sventolare le nostre bandiere.
Ovunque il popolo Romano sia passato e abbia lasciato traccia, c’è il nostro regale simbolo a ricordare chi siamo e da dove proveniamo.
Tempo per pensare alle ultime vittorie conquistate non ce n’è, dietro l’angolo si materializza già il prossimo ostacolo, un nuovo appuntamento sotto il cielo d’Europa. Giovedì contro i ciprioti dell’Apollon e domenica in campionato contro il Genoa servirà nuovamente il nostro popolo. Ieri è iniziata la vendita dei biglietti per il derby del 29 settembre, ma prima di quella data, ci saranno altre quattro partite importantissimi.
Niente distrazioni, little by little, poco a poco, un passo alla volta, rispettando tutti e senza mai temere nessuno. In qualsiasi momento del nostro cammino, quando la stanchezza ed i timori affioreranno, provando a prendere il sopravvento, basterà voltarsi e guardare un intero popolo fiero e indomito, pronto a rispondere sempre: “PRESENTE!”
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!!!

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