di Danilo GALDINO

È finito… ieri si è concluso il calciomercato estivo anche per gli altri paesi. Termina quel periodo che dalla fine del campionato o anche prima, riempie le giornate di tanti addetti ai lavori, tifosi o semplici persone curiose.
Adesso di cosa parleranno tutto il giorno?
Sergej Milinkovic Savic andrà al Psg, al Real Madrid, alla Juventus o al Milan a gennaio o sicuramente il prossimo anno… Qualcuno più audace parlerà della campagna d’indebolimento e ridimensionamento degli altri? Di cessioni eccellenti e remunerative? Sia mai!!! È un’opera di rifondazione, potenziamento e ringiovanimento della rosa.
Il calciomercato è una dimensione unica e particolarissima, perché permette a tutti di cambiare abito, di potersi trasformare in ciò che si vorrebbe essere, ma che in realtà non si è… un po’ come il carnevale per i bambini, ma anziché trovare persone mascherate da Zorro con i baffi disegnati con i pennarelli, trovi broker finanziari che parlano di borsa e investimenti credendo che il dow-jones sia il cantante di “sex bomb”. Poi ci sono gli esperti di calcio internazionale e paesi stranieri, ma il viaggio più lungo che hanno fatto nella loro vita è stato Roma-Sperlonga. Il ruolo dell’allenatore che normalmente è il più gettonato, di colpo viene scalzato da quello di Direttore Sportivo: “Potevamo prendere questo… se te lo dico io fidate. Sono 3 anni di fila che vinco al fantacalcio con i colleghi del lavoro”.
Da oggi in tanti rinfileranno nell’armadio la giacca di Igli Tare e torneranno prepotentemente a fare i Simoni Inzaghi…
Tra giornalisti e presunti tali, che buttano in pasto ai lettori, nomi su nomi e creano interessamenti o trattative inesistenti, sono passati giorni, settimane e mesi. A breve sbucheranno fuori ragionieri, contabili e revisori dei conti, che paradossalmente durante la loro carriera scolastica, inanellavano più 2 in matematica di una schedina.
Il gioco del telefono senza fili alimentato da molti giornalisti faziosi, contribuisce ad alimentare notizie distorte e sempre più lontane dalla realtà: “Stavorta s’è imbertato 50 mioni…” “Ho sentito uno prima dire alla radio che abbiamo 60 mioni.” “Ma che stai a di?!? So’ 80 perché c’è devi mette pure li sordi dello sponsor novo del picchetto.” “E allora so’ 100 perché ce stanno pure i diritti TV… fidate che lo so bene, visto che tutti i mesi pago Sky.”
Forse da oggi è il caso che tutti tornino a fare ciò che gli compete… i tifosi!!!
Già a partire da domani sera con il Frosinone, sarebbe importante rivedere uno stadio con almeno 40.000 Laziali pronti a sostenere ad oltranza la Banda Inzaghi.
Queste ultime 24 ore sono state come un giro sulle montagne russe delle emozioni: in mattinata è uscito un importante comunicato chiarificatore della Curva Nord, dopo un paio d’ore abbiamo scoperto che quest’anno le palline dei sorteggi non sono tanto amiche della Lazio nostra. Dopo aver iniziato il campionato con i Campioni d’Inverno dello scorso anno e con chi da 7 anni di fila vince il Tricolore, anche in Europa non è andata meglio. Nonostante fossimo tra le teste di serie non ci siamo fatti mancare nulla. Inseriti nel girone H insieme al Marsiglia finalista della scorsa Europa League, i tedeschi dell’Eintracht di Francoforte ed i ciprioti dell’Apollon con cui esordiremo il 20 settembre all’Olimpico.
Mentre si aspettava di conoscere giorni e orari del calendario europeo, una brutta notizia ha gelato e travolto tutti quanti noi.
Un altro pezzo di quella straordinaria Banda del 74 è volato in cielo a riabbracciare i suoi amici e compagni di squadra. Mario Facco oltre ad essere una brava persona, sempre gentile, garbata e disponibile, era un grande Laziale che non dimenticheremo mai.
Il calcio giocato ripreso ieri con l’anticipo a San Siro, ha regalato sorprese ed emozioni fino al 95’, quando il neo entrato Cutrone ha insaccato la palla della vittoria che ha permesso al Milan di fare i primi 3 punti e tagliato le gambe alle ambizioni e le certezze degli altri.
Ora tocca solo a noi rialzarci ed iniziare a fare punti.
Ora tocca a te decidere cosa fare?
Continuare a brontolare o agire? Continuare a lamentarti o andarti a prendere quel ruolo di protagonista assoluto.
Da oggi si potrà tornare tutti a fare i tifosi, accantonando conti, plusvalenze, prestiti, diritto di riscatto, commissioni, e tutto il resto. Ora tutti, nessuno escluso, possiamo tornare a pensare solo al campo, solo allo stadio e solo a ciò che più amiamo. Ora tutti possono tornare a sventolare la propria bandiera, gridando con forza e amore incondizionato quelle cinque lettere che fanno vibrare forte il cuore: LAZIO… LAZIO… LAZIO…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!!!

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