Stefan Radu è il veterano della squadra biancazzurra, l’ottavo giocatore più presente nella storia del club. Un giocatore una garanzia. Il veterano è Stefan Radu, uomo guida del gruppo laziale. Nella storia della Lazio ormai di diritto, è pronto per il suo undicesimo ritiro con i colori biancocelesti, essendo arrivato a Formello a gennaio 2008. Una vita a Roma, ottavo giocatore di sempre per presenze nella storia del club, a pochi gettoni dai giocatori che lo precedono nella speciale classifica.
Sono 315 le presenze totali del romeno con la Lazio, con Ledesma a quota 318, facilmente raggiungibile a breve. Al sesto posto un giocatore bandiera per i biancocelesti, Vincenzo D’Amico a quota 338 presenze. Considerando le 41 presenze totali collezionate tra campionato e coppe nell’ultima stagione, il romeno potrebbe avere nel mirino anche l’ex campione d’Italia del 1974. Vicini anche Luca Marchegiani a 339 gettoni, e il bomber degli anni ’40 e ’50 Aldo Puccinelli con 342 presenze. Più distanti Paolo Negro, fermo a 376, Pino Wilson, capitano del primo scudetto, che è a quota 394 e Giuseppe Favalli, primo in assoluto con 401 presenze.
Contratto in scadenza nel 2020, ormai Stefan terminerà la sua carriera nella Lazio, essendo granitico il rapporto con i colori della squadra. Radu è uno che ancora si emoziona quando quotidianamente entra a Formello per allenarsi. Nell’ultima stagione ha proposto un rendimento di grandissimo livello, forse la migliore annata da quando veste la casacca della Lazio. La sua carriera in biancazzurro l’ha vissuta quasi esclusivamente da terzino sinistro nella difesa a quattro, un vero e proprio must negli ultimi anni a Formello. Con Inzaghi e il varo della difesa a tre, il romeno ha trovato, evidentemente, la sua collocazione ideale, a metà strada tra il ruolo di terzino, e quello di centrale che ricopriva da giovanissimo. Quantità e qualità, perfetto nell’anticipo, efficace nel far ripartire l’azione. Perfetta l’intesa coi compagni sul campo e fuori dal campo, Stefan Radu si appresta a vivere un’altra annata con in serbo ancora tanto da dare, e tanti record da battere.
(fonte: sslazio.it)