di Danilo GALDINO

La quiete prima della tempesta… non è solo un modo di dire, ma c’è una precisa ragione scientifica che si cela dietro alla sensazione di estrema calma, prima che si scateni il finimondo. Quando si forma una tempesta, l’aria calda e umida viene raccolta dall’atmosfera circostante e sospinta verso le nubi più alte del temporale in arrivo. Successivamente l’aria scende verso il suolo più mite, asciutta e stabile.
Coloro che si trovano in una zona o un luogo dove sta per scatenarsi una tempesta, percepiscono una sensazione di calma estrema, come se nulla si muovesse, facesse rumore o fosse inanimato.
Questo è lo stesso scenario del calcio mercato della Lazio nostra, tranne il tuono De Vrij di fine campionato, che ha generato parecchio rumore, provocando diversi danni, si avverte da settimane una sensazione quasi surreale, come se la situazione contrattuale di Felipe Anderson e Jordan Lukaku, e l’interessamento dei top team europei al nostro carro armato serbo Sergej Milinkovic Savic, avessero bloccato ogni particella o atomo del mondo Lazio. La quiete prima della tempesta… perché volente o nolente, nei prossimi giorni si scatenerà tutto ciò che si è accumulato in questi ultimi mesi:
Dei quaranta-cinquanta nomi di calciatori italiani, europei ed extracomunitari, accostati alla Lazio nostra, qualcuno verrà preso ed ufficializzato, questa settimana sono state prenotate due visite mediche presso la Clinica Paideia. In entrata ed uscita si potranno scatenare vere e proprie tempeste mediatiche. Il Mondiale è iniziato con non poche sorprese, le squadre considerate alla vigilia tra le favorite alla vittoria finale hanno steccato quasi tutte la prima gara: Germania, Spagna, Brasile e Argentina. Sicuramente nei prossimi giorni si potranno riscattare e mettere in mostra tutto il loro grande potenziale tecnico e d’esperienza. I giorni di tuono più forti e importanti a livello di mercato, si consumeranno al termine del Mondiale, e gli investimenti che superano i cento milioni di euro verranno messi a segno nelle ultime due settimane di luglio.
Tra le bombe d’acqua più potenti che si scateneranno in giro per l’Europa, ci sono Cristiano Ronaldo, Neymar e Milinkovic Savic. Sì tra i giocatori più forti, corteggiati e costosi del mondo, c’è anche un Laziale. Ieri al debutto vincente con la sua Serbia, ha fatto capire a tutti gli appassionati di calcio perché squadre come il Real Madrid, il Barcellona o il Psg, sarebbero disposte a spendere più di 150 milioni di euro. Una cifra del genere per un calciatore che milita nella serie A italiana, non è mai stata spesa prima e solo questo dovrebbe essere spunto di varie riflessioni: in primis si dovrebbe dare il giusto valore a lavoro svolto dal D.S. Igli Tare e dalla S.S.Lazio, perché quando fu scovato il ragazzo e venne soffiato alla Fiorentina, si era già messo in evidenza al Mondiale Under 20, con la sua nazionale.
Tutti coloro che ancora credono che il campionato italiano sia lo stesso di 20-30 anni fa, dovrebbero prendere atto che l’Italia non è più un punto d’arrivo per tutti i più importanti giocatori del mondo, ma è una vetrina che permette di arrivare dove la ricchezza è sconfinata, gli ingaggi sono fuori mercato, lo spettacolo viene esaltato, le strutture sono all’avanguardia, gli scandali non sono all’ordine del giorno e il calcio riempie costantemente tutti gli stadi. La Spagna e l’Inghilterra sono l’eldorado del calcio europeo, e le società più ricche e blasonate possono venire a fare la spesa in qualsiasi momento. Negli anni 80, 90 e fino a una decina d’anni fa, erano i club italiani a dettare legge in giro per il mondo, e tutti i calciatori più forti ed i “Palloni d’Oro” venivano ammirati nei vari stadi d’Italia, ora il processo di migrazione è inverso.
Per noi Laziali, ma un po’ per tutto il sistema calcio nostrano, sarebbe importante avere anche nella prossima stagione un calciatore come Sergej Milinkovic Savic nel campionato di serie A, ma davanti a montagne di milioni d’euro, è impossibile per chiunque dire no.
La quiete prima della tempesta…
Ancora pochi giorni e manager, calciatori e società non potranno più svicolare, non potranno più giocare a nascondino e ripararsi dietro a frasi di circostanza, tweet o post sui social, non potranno più depistare ed essere ambigui.
Meno di un mese al ritiro di Auronzo di Cadore che partirà il 15 luglio.
Tutti desideriamo chiarezza e vorremmo sapere di che colore sarà il cielo sopra le nostre teste: desidera chiarezza il Mister Simone Inzaghi, desiderano chiarezza i giocatori, ma sopratutto desidera chiarezza il popolo Laziale. Sì quel popolo che già si è organizzato per colorare dei colori del cielo, le tre cime di Lavaredo, che è già pronto a rispondere presente per l’apertura della campagna abbonamenti.
Dei tanti e tanti nomi sparati, inventati e buttati la dai vari giornali, siti e radio, non ce ne facciamo nulla, serve attivare il circuito delle convinzioni e dell’entusiasmo. Le parole scandite da uno dei nostri più grandi condottieri a Gubbio nell’estate del 1986, valgono anche in questa occasione:
“Chi vuole resti, chi non se la sente può andar via subito…”
La nuova stagione che sta per partire sarà bella, impegnativa e ricca di momenti importanti da condividere tutti insieme, quindi sarà fondamentale la voglia ed il pieno desiderio di dare tutto per la nostra maglia. Vale per ogni singolo calciatore, vale per tutto lo staff tecnico, vale per ogni dipendente di questa società e vale per tutti i Laziali. Si parte tutti insieme e si arriverà fino in fondo tutti insieme, dei non convinti, dei titubanti, degli insoddisfatti e di quelli che aspettano di salire sul carro solo in occasione delle conquiste raggiunte, non ce ne faremo nulla.
Manca poco, la quiete prima della tempesta, sta per terminare. Noi siamo già pronti come sempre, per far sventolare le nostre mille bandiere…
Oggi più di ieri, Avanti Lazio… Avanti Laziali!!!

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