di Gian Luca MIGNOGNA e Pasquale TRANE

Il 22 Maggio 1915 l’allora Federazione Italiana Giuoco Calcio si riunì d’urgenza a seguito della “Mobilitazione Generale” indetta dal Governo Italiano. In tale circostanza, stante l’imminente entrata in guerra della nazione, il Comitato Direttivo della FIGC deliberò di “sospendere ogni match di campionato, dandone avviso ai clubs interessati”.  Il  relativo comunicato fu pedissequamente pubblicato sui maggiori quotidiani dell’epoca, quali “Il Messaggero” del 24 Maggio 1915 e “La Tribuna” del 25 Maggio 1915.

             

Il Messaggero del 24 Maggio 1915   

La Tribuna del 25 Maggio 1915

In virtù di quanto sopra, pertanto, non risultano affatto condivisibili alcune stravaganti tesi di altri storici, secondo i quali il 23 Maggio 1915 si ridisputò il match di ritorno del Campionato Meridionale (in realtà a due sole squadre) Naples-Internazionale Napoli (precedentemente annullato per irregolarità di tesseramento, come da relativo Bollettino Federale del 30 Aprile 1015), riportato su alcuni quotidiani partenopei tra cui “Il Mattino” del 25 Maggio 1915 ed invocato “ad opponendum” dagli oppositori antilaziali.

Bollettino Federale del 30 Aprile 1915 (ultimo pubblicato a causa della guerra)

Non v’è chi non veda, infatti, come qualsivoglia incontro disputatosi a “sospensione federale già adottata” non possa aver avuto alcuna valenza, alcuna ufficialità ed alcuna omologazione, tant’è che già alla mera lettura dei quotidiani napoletani d’epoca è chiaramente dato evincersi come nessuno di essi si spinga a far riferimenti alla successiva Finale Centro-Meridionale contro la Lazio e/o ad un’eventuale gara di spareggio tra l’Internazionale Napoli ed il Naples atta a stabilire chi tra esse avrebbe dovuto, semmai, confrontarsi con la Lazio per determinare la squadra Campione dell’Italia del Centro-Sud e la Finalista Nazionale espressa dal torneo centro-meridionale.

Il Mattino del 25 Maggio 1915

Le tesi pretestuosamente propinate dagli oppositori all’assegnazione dello Scudetto 1915 ex aequo a Lazio e Genoa e proposte in particolare dalla Fondazione Genoa, peraltro, non risultano nemmeno adeguatamente sorrette dal c.d. “criterio territoriale”, elaborato onde legittimare la sfida tra i club partenopei del 23 Maggio 1915, in quanto non necessaria di spostamenti sul territorio nazionale, poiché laddove tale criterio fosse stato effettivamente adottato dalla FIGC, invero, allora puranche l’ultimo incontro del Girone Finale Settentrionale in calendario a Milano il 23 Maggio 1915 tra l’Inter ed il Milan, per le medesime motivazioni e per il medesimo “criterio territoriale”, non sarebbe stato impedito dalla sospensione bellica dei campionati stabilita dal Direttorio Federale il 22 Maggio 1915.

Conseguentemente le conclusioni si palesano assolutamente chiare e concordanti, come raramente accade nel diritto (anche quello sportivo):

  1. il Titolo Meridionale rimase vacante, poiché i primi due match tra Internazionale Napoli e Naples furono annullati per irregolarità di tesseramento e la successiva ripetizione non poté essere regolarmente ultimata ed omologata;
  2. il 16 Maggio 1915 la Lazio fu Campione dell’Italia Centrale e senz’altro qualificatasi alla Finale dell’Italia Centro-Meridionale;
  3. nessuna altra squadra si qualifico a tale finale poiché il Titolo Meridionale non venne mai assegnato a causa dei precedenti provvedimenti federali e della sospensione bellica dei campionati indetta dalla FIGC il 22 Maggio 1915, sicché la Lazio fu automaticamente la squadra Campione dell’Italia Centro-Meridionale, l’unico club legittimamente qualificatosi alla Finalissima Nazionale (rimasta anch’essa indisputata) e perciò incofutabilmente meritevole dell’ex aequo tricolore.

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